Non per fare il saputello ma, a vario titolo (accompagnatore alias tour leader da studente universitario, poi tour operator, nonché da alcuni lustri pure cronista di viaggi) sono “nel giro” del turismo (diciamo) da sempre. Eppertanto ritengo di “poter dire la mia” sulle attuali vicende del Turismo nel Belpaese, anche perchè mi sembra che le gazzette cosiddette “di categoria”, e più in generale la stampa specializzata in Viaggi & Turismo, descrivano, sì, tanti bei posti, ma forse evitano (perché, alla fine della fiera, tutto finisce nella antico greca Polis, politica, argomento delicato, preferibilmente da non toccare) di commentare quel che accade “a monte” o di contorno a un viaggio, una notte in albergo, un giro della città.
Il tutto, beninteso, facendo chiarezza (molti confondono, e parlano vagamente di Turismo, in generale) tra Turismo Incoming (quelli in arrivo) e Turismo Outgoing (quelli in partenza), due branche talvolta financo opposte (può andare bene uno, e male l’altro).
Sul Turismo Incoming, la vedo male, basta prendere atto di quel che accade a Roma (ohèi, la capitale del Belpaese, e per di più, la più importante mèta di un viaggiatore in Italia, mica Roccacannuccia….). E quel che accade a Roma è sotto gli occhi di tutti (hanno spento i fuochi che la stavano circondando, ma non si sa con che acqua, visto che sta mancando anche quella per dissetare (e lavare) romani e turisti….
Ma va in vacca anche il Turismo Outgoing (come detto, chi va in gita all’estero), epperò nella vicenda che segue sono coinvolti anche i turisti Incoming, in visita, incasinati nel loro viaggio di ritorno per kaos nei voli perpetrato in due abbastanza importanti aeroporti del Belpaese.
Turisti Outgoing che, il 1° di Agosto (mica un qualsiasi 14 di novembre, o 22 di marzo….) si ritrovano a Linate e/o Malpensa e come antipasto delle loro (antan si aggiungeva pure uno strappalacrime “meritate”) vacanze viene loro ammannito (così, tanto per gradire) uno scioperetto che oltre a farli incazzare (erano già con la testa su una spiaggia greca o in un museo statunitense), li preoccupa (come quasi sempre accade, il bagaglio resta a terra, casini a recuperarlo) e in molti casi gli costa tempo e altri soldi (difficili “riprotezioni” su altri voli, problemi tariffari etc etc etc).
Il tutto (lo sciopero che però non è sciopero imperocchè per prenderti meglio per il culo lo chiamano “assemblea sindacale straordinaria”, a beh…) è officiato, appunto l’1 agosto, nella cosiddetta “fascia sindacale di garanzia” (altissima stagione o quel che l’è …. solo che, perfino i Soviet, per fare quel pò pò di rivoluzione, aspettarono Ottobre, appunto Rosso, grazie al sindacalista Vladimiro Ulianov al secolo Lenin ….).
Beninteso, su ‘sta vicenda dei due aeroporti milanesi (mentre per la Crisi Turistica di Roma sarà tutto risolto dai mezzibusto tivù che il 15 agosto risolveranno tutti i problemi turistici del Belpaese proclamando trionfanti “Tutto esaurito a Venezia”) nessuno farà un plissè, il tempo passa e sistema tutto, i giornali (di categoria, di settore o di quel che l’è… ) continueranno a giurare “Ma che belle le Maldive”, “Ma che bella Parigi”, e tutti vissero felici e contenti (in attesa del 1° d’agosto del 2018….).
per mondointasca.org
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