1 PELLEGRINI A SANTIAGO. A PIEDI? NO, CON IL TRENO ”AL ANDALUS”

A BORDO DI UN PRESTIGIOSO ”TRENO HOTEL” LUNGO UNO DEI PIU’ INTRIGANTI ITINERARI PREVISTI NEL 2014….
gpb x mondointasca.org del 14/11/13

spa al andalus sala pranzo ridSpagna dei treni, Spagna di un turismo diverso e consolidato. Quando poi ne parlano i periodistas (giornalisti), le curiosità dei vari percorsi aumentano il desiderio di parteciparvi. Le scelte sono tante e tutte interessanti….

La rete dei sentieri per Santiago
Oltre che guapa (bella) Veronica Portell è responsable comunicaciòn Renfe, ma mentre son certo che il lettore, sagace traduttore, ha capito che Veronica è (ottima) professionista della comunicazione, credo sia meglio spiegargli che Renfe è l’acronimo di Red Nacional de los Ferrocariles Españoles. Che sarebbe l’equivalente ispanico di Trenitalia (ex FFSS) ma va anche precisato che in Spagna esistono “due ferrovie”, la citata Renfe e la Feve, per via (è il caso di dirlo) di due scartamenti. Sui binari di maggior scartamento (1 metro e 67 cm. misura massima e diversa dal resto d’Europa, voluta a metà ‘800, dicesi, per motivi strategico-militari) corrono in tutta la Spagna i treni della Renfe. Mentre la Feve (altro acronimo) oltre a possedere vasta una rete di Ferrocariles nel nord del Paese su Vias più Estrechas/strette (1 metro) ha a lungo operato con treni turistici, il Transcantabrico (belli i suoi itinerari sulle coste dell’Atlantico) e il mitico non meno che regale (portava i monarchi d’Inghilterra dalla Manica agli ozi dorati della Costa Azzurra) Al Andalus.
Treni a gogò sulla ‘Piel del Toro’

Al Andalus nella nuova stazione di Zaragoza

Catello di Sàdaba, Aragòn

Catello di Sàdaba, Aragòn

Recentemente, entrata laFeve a far parte della Renfe, quest’ultima, non paga del successo dei treni Ave (al cui confronto le nostrane ex FFSS sono assai indietro e le incalza la concorrenza degli Itali di Montezemolo) ha deciso di creare un vero e proprio Turismo su Rotaia. Non una èclatante novità, datosi che nel mondo (doverosamente descritti in questo magazine) i treni turistici, in primis il mitico Orient Express, esistono da sempre e pure in Spagna giravano da tempo Hotels su Rotaia. E’ però vero che la programmazione 2014 nella lunga temporada spagnola (va dalla primavera all’autunno, basta spostarsi tra nord e sud) presentata dalla Renfe costituisce una novità nell’offerta turistica. Sono infatti tante le proposte di viaggi, diversificate nel tempo e nella Piel del Toro (così è familiarmente chiamata in Spagna la geografia del Paese), si spazia dal sud andaluso al nord cantabrico.

Ferrocarriles tra il verde e la Storia

In 3 giorni (2 notti) i viaggi denominati San Valentino e Rutas del Vino de Galicia y Bierzo prevedono rispettivamente romantiche effusioni nella (in febbraio) tiepida Andalusia e accettabile tasso alcolico nel nordovest della Spagna. Dura invece di 4 giorni (Ruta Vino del Duero y Rioja ) il tour nella terra iberica più generosa di vini (ma non si beve soltanto, nella Rioja nacque la lingua di Cervantes). E occorrono 5 giorni per vivere due esperienze di viaggio certamente uniche, due clasicos del Turismo in Spagna, la Semana Santa e il Camino de Santiago. Infine, in 6 giorni (5 notti) si viaggia, tante le partenze programmate, alla scoperta dellaAndalucia Maravillosa (il cavallo di battaglia della Renfe) o si percorre unItinerario Iberico (da Madrid a Zaragoza, attraverso la Castilla y Leòn) oppure, nella Ruta Extremadura, si viaggia da Siviglia a Madrid passando per la regione ultimo polmone verde d’Europa (sennò tante cicogne mica avrebbero scelto di risiedere in Extremadura).

Comodità su rotaie
Trattandosi di una branca del Turismo se non nuova certamente diversa, preciserei che i citati viaggi (sovente a tema e non banali) possono coinvolgere una clientela di livello economico medio-alto, dotata di buona cultura, che soprattutto ama godersi la vita (mangiando cose sfiziose), trattarsi bene (un drink giusto senza fretta) e prendersela con calma (in primis non dovere quotidianamente fare e disfare le valigie). E quanto al costo le tariffe non sono economiche (ma nemmeno deluxe) e si ammorbidiscono considerando che il tutto compreso non includendo soltanto i canonici ‘mangiare e pernottamenti’ si estende al trasporto (treno e un bus al seguito) nonché a escursioni, assistenza dello staff di bordo e passatempi (un Hotel su Rotaia costituisce una sorta di minivillaggio con tanto di vagone sociale che, se proprio non night club, la sera si trasforma in dancing).

Periodistas in groppa a un treno
andalucia - folklore 3Ma torno alla guapa Veronica Portell, che un bel giorno mi invia una mailinformante che la Renfe sta arruolando una pattuglia di scribi planetari (infatti incontrerò colleghi – ça va sans dire ben più bravi e perbene di me – provenienti persino dal Messico e da Singapore) e mi propone di farne parte. Obbiettivo di questo commando del periodismo turistico? Santiago de Compostela, che i periodistas raggiungeranno al termine un Caminopercorso in groppa al Al Andalus dopo giorni trascorsi tra piaceri sibaritici non meno che professionalmente faticosi (mentre scrivo ‘sta lamentazione mi si sta allungando il naso). È pleonastico annunciare che nelle prossime 2 puntate narrerò – beninteso in versione telegrafica e succinta (anche i lettori possiedono una pazienza) – quanto (piacevolmente) sperimentato viaggiando da Zaragoza a Santiago de Compostela. – Continua giovedì 19 novembre

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2 SUL TRENO-ALBERGO ”AL ANDALUS”, VERSO SANTIAGO, FEDE SUI BINARI (2)

Racconto a puntate di una gita da Zaragoza a Santiago de Compostela lungo il Camino de Santiago (ma senza le pedestri fatiche del pellegrino)
gpb per mondointasca.org del 21/11/13 

spa al andalus salone ridSecondo atto di un ‘pellegrinaggio’ poco mistico ma, in compenso, molto cameratesco e altrettanto dissetante. Partenza da Saragozza con le comodità e delizie lussuose de El Andalus

Santiago e San Pietro al Museo de los Caminos (Astorga, León)
….. Arruolato da Veronica Portell – “responsable comunicaciòn” della Renfe, la Trenitalia di Spagna – nel viaggio “Camino de Santiago” sul Treno-Albergo “Al Andalus”, ecco il diario della bella gita (ça va sans dire, deluxe) di mezza estate ….

Zaragoza, la Basilica del Pilar
Sabato 20 luglio – In bus da Milano all’aeroporto di Bergamo (costava 10 euro, adesso 5 da quando un vettore onesto ha rotto il cartello di 2 colleghi più rapaci). Anche in questo Duty Free prezzi più alti che a Parigi in Faubourg Saint Honorè e a Milano in Montenapoleone. Volo Ryanair a Zaragoza pieno, della lowcost irlandese puoi dire ciò che vuoi, ma non che non abbia favorito il turismo: chi compra per primo posti viaggia per poco, a bordo una ventina di giovinastri va Zaragoza a festeggiare un addio al celibato (!) e tornano domani (con le normali tariffe Iberia e/o Alitalia, ciao Pepp). Notte nella capitale aragonese in un buon 3 stelle, il Principe, 30 metri dalla Plaza del Pilar, la doppia solo 50 euro, previo giro col mio amico Noe (con lui nel febbraio scorso si andò alla scoperta di tartufo nero nel sud Aragòn) in alcune tascas (bar pop che non se la tirano). In serata simpatica rappresentazione storica stradale offerta ai turisti dal Turismo di Zaragoza.
Benvenuti (ripetuti) col Rebujito

Omaggio a Goya
Domenica 21 luglio – Lunga passeggiata fino alla moderna stazione di Delicias, costruita per l’Ave, a mezzodì, oltre al numeroso staff schierato fianco al Al Andalus, ci attende la già lodata Veronica con Josè Antonio Rodriguez, Responsable Trenes Turistico de Lujo e Marcelino Cortes Jefe de Expediciòn (che sarebbe poi il direttore del Treno-Albergo). Conosco Josè Antonio dai tempi del Transcantabrico, mitico Treno-Albergo della Feve operante nel nord della Spagna (nella precedente puntata ho informato sulla collaborazione commerciale da poco intercorrente tra Feve e Renfe). Non resta pertanto che festeggiare la rimpatriata con un primoRebujito (rinfrescante drink da un po’ di tempo di moda in Andalusia e composto dal vino Fino, o dal suo gran rivale, la Manzanilla – che vuole anche dire camomilla, ma non in questo caso – con gazzosa, e i più chic vi aggiungono una fogliolina di menta). E altri Rebujito saranno testimoni delle presentazioni durante l’acto de Bienvenida, da cui la conoscenza degli altri, tanti (Renfe ha fatto le cose a lo grande) scribi invitati da tutto il mondo e ça va san dire più vip e capaci dello scrivente (basta poco).
‘Periodistas’ da ogni dove

Paesaggio sub pirenaico

Paesaggio sub pirenaico

Personale di bordo di Al Andalus pronto ad accogliere gli ospiti
Oltre alla ovviamente numerosa presenza spagnola, eccomi (ma semprehablando castellano, questa, la vera, attuale ricchezza della Spagna) diventare amico di Laura e Carlos, bravi periodistas nel mì Mexico lindo y querido (l’Excelsior è davvero un quotidiano “autorevole”, come un tempo dicevano i mezzibusto Raitivù del cairota Al Arham). Ecco poi un venezuelano e (se sei in giro e ti guardi intorno, un argentino non manca mai) Jorgelina (piccola Giorgia) della Naciòn (altro quotidiano “autorevole”, stavolta di Buenos Aires). Né poteva mancare la stampa Yanquì, da Yankees (alias United States) in Messico più noti come Gringos da Grin (green, il verde del dollaro) e Go (andare, dopodiché i messicani invasi aggiungevanoHome e ne risultava un invito-ingiunzione ai Marines ad andare fuori dalle balle). In effetti nel corso della gita ferroviaria il newyorkese Gerry Dawes risulterà un filino rompiballe ma non si invocò, ne si sperò in una sua cacciata, per l’alcolico motivo che a bordo de Al Andalus il sullodato periodista non solo presentava e commentava i vini ma pure se li faceva omaggiare a ogni fermata del treno dai massimi produttori delle zone attraversate. Wonderful Gerry, hic!
Tutti a bordo. Si parte!

Festa al bar a bordo di Al Andalus
Dopo un almuerzo (seconda colazione) e un giro per Zaragoza (potrei ormai farvi la guida ma non ho la patente) Al Andalus inizia il Camino. Cena a bordo, e datosi che si è forse mangiato meglio sul Treno-Albergo che nei pur validi ristoranti scelti dalla Renfe nelle escursioni, si evince che ad appagare le mie papille gustative non poteva che provvedere uno staff gastronomico davvero in gamba. E idem per il sumiller (la somiglianza del vocabolo mi consiglia di non precisare che trattasi

Folklore andaluso

Folklore andaluso

del sommelier francese) bravo nella scelta dei vini quanto generoso nel porgerli (a proposito di alcolemie in Spagna, meglio non guidare bebidos, ciucchi, anche se di poco: hanno recentemente rincarato multe e rincrudito pene per chi non sa sopportare la sete).
Al Andalus albergo notturno

Il comfort di una cabina doppia
Al Andalus diventa albergo notturno nella stazione di Miranda, una delle tante, in Spagna se ne contano 7, questa, de Ebro.
Lunedi 22 luglio – Da Miranda (de Ebro) si andrà ad Astorga, ma mi accorgo che per descrivere doverosamente a fondo una giornata così importante del mio giro su Al Andalus andrei ben oltre il minimo sindacale. Chiedo pertanto al cortese lettore di rinviare alla prossima puntata la sua gradita voglia di sapere (e non perda l’occasione, perché, viepiù confortato dalle coccole del sullodato treno-albergo, mi sono goduto la rivisitazione delle Medulas, dalle quali Roma – sempre notoriamente poco incline alla fatica – ricavò tanto oro necessario per i suoi ozi imperiali).

2 La prima parte pubblicata il 14 novembre: Pellegrini a Santiago. A piedi? No. Con il treno Al Andalus