varie - tennis - raquetaQuattro campi nel centro di una meravigliosa città, Ferrara, tra le più (se non la più) importanti capitali dei miniStati dell’Italia del Rinascimento, il momento storico più fulgido della penisola italiana. Quattro campi incastonati tra la Orangerie (adesso ristorante dall’elegante colonnato) e – affacciata sul corso Giovecca, asse centrale di Ferrara – la cinquecentesca residenza di Marfisa (figlia di Francesco d’Este e di una sua morosa, nipote del grande Alfonso I°, amante delle arti e protettrice di Torquato Tasso). E se non bastassero le benemerenze storiche, architettoniche e sportive (nato nel ’30, sui 4 campi del Club hanno giocato importanti nomi del tennis italiano) si aggiungano due eccelsi personaggi della letteratura e della cinematografia, soci storici del “Marfisa”: Giorgio Bassani e Michelangelo Antonioni. Li ammiro in una foto mentre visito quello che ritengo uno dei più importanti tennis clubs del mondo, pur così piccolo. Grazie a Paola, socia del “Marfisa” che mi ha accompagnato nella visita di questo circolo davvero ‘esclusivo’ (e non per i danèe e/o stolte mondanità).