per mondoiintasca.org – nella foto della hp: Chi non vota per Herrera nella vita più non spera….

Belèn, tercera "Grande de Argentina" (dopo Herrera e Zanetti)

Belèn, tercera “Grande de Argentina” (dopo Herrera e Zanetti)

Nemmeno le campagne elettorali (nonostante quella meraviglia di cose che ti promettono (prima del voto, poi cazzi tuoi…) possono essere solo e soltanto un unico giulebbe (antan si diceva anche “Rose & Fiori”) -tipo le tette della Belèn- col risultato che qualche arrapato elettore rischia anche di prenderselo in quel posto….
A Milano, nel simpatico “Safari di Caccia al Voto” è stata organizzato un Meeting elettorale (antan dicevasi ‘bicchierata’ ma ormai non fa più chic) al “Ricci”, un bar/pasticceri “tra gli altri” della Belèn Rodriguez (così, almeno, garantisce il Corriere/Milano del 26/5, e di qui in avanti tutto il virgolettato si riferisce a quanto ‘giurato’ dal quotidiano, che però sarebbe meglio se stesse un filino più aggiornato, ad esempio ricordandosi che Juan Carlos non è più re di Spagna da un bel po’ di tempo e adesso c’è Filippo VI, vedi pag. 6 stessa data e stessa edizione Milano). Tornando al “Ricci” e alla Belèn, c’è stata (come appunto riferisce il Corriere) una piccola fola che (probabilmente arrapata e comunque sexyvogliosa, ndr) “aspettava proprio lei, la showgirl” e invece non c’era (“intanto sul social posta un abito….”) epperò c’era “Mr Chili” (il candidato Parisi, notoriamente poco arrapante e oltretutto senza tette, come da accusa dell’altro candidato, Sala, ndr) che ha detto di capire (proprio così: “Vi capisco”, precisa il Corriere) la delusione degli intervenuti ma sembra che tra i delusi non meno che incazzati intervenuti ci sia stato uno che ha confessato di essere andato lì per fare un selfie per il Parisi e non per la Belèn (per la serie -stavolta le virgolette non sono del Corriere…- “Di pirla in giro ce ne sono ancora tanti….”).

Sarebbe il caso che quelli che hanno (o dovrebbero avere) a cuore il Turismo italiano (esclusi quindi l’omonimo ministero e l’Enit) stessero un filino “attenti all’acqua” nelle più importanti città del Belpaese.
A parte alluvioni variè (tragedie del Vajont e del Polesine) e a parte Roma (al Tevere lì ci pensa il papa), a Milano il Lambro (subito dopo un po’ di pioggerella) fa danni, a Venezia dei problemi creati dall’Acqua Alta si parla da sempre, e adesso a Firenze (nonostante il sorriso di quella leggiadra gnocchetta della Boschi –di cui l’umile estensore di queste umili righe è da sempre follemente innamorato-) sempre per colpa dell’acqua è venuto giù mezzo Lungarno.

(in omaggio) il solito Aforisma….
“La Bibbia ci rivela il carattere del nostro Dio con precisione minuziosa e inesorabile (…) E’ probabilmente la biografia più accusatoria che sia mai stata stampata”. Mark Twain.