GARBIÑE …  DAVIDGANDY  …  JONATHAN (e p.s. le tette di Clara Calamai…) …

muguruza aGARBIÑE, di cognome fa Muguruza, 22 anni, (bellissima, ed è pure alta 1 e 82) tennista spagnola (nata a Caracas da madre venezuelana e padre dal cognome di evidente origine basca), ha vinto l’Open di Francia nel mitico stadio Roland Garros.
Bella anzi bellissima nonché sempre sorridente campionessa di tennis e (pure) spagnola. Di lei si è pertanto follemente invaghito (te pareva) l’umile (non meno che vetusto) facitore di queste righe.

cds 31 5 david gandy, il + bello del mondo, 'il mio mito, non kate ma carlo .... pure ricchione!!!!DAVID (che secondo il Corriere della Sera del 31/5 non solo si chiama Gandy ma è pure “il più bello del mondo”) ha fatto sapere (anche questo “lo dice” il suddetto, autorevole quotidiano milanese) che “Il mio mito non è Kate ma Carlo” (sul Corriere è proprio scritto così….). ….
Sarà anche “il più bello del mondo”, ma, mica mica, ‘sto David fosse pure un pochino ricchione (che non sarà una malattia da mettersi a letto, ma, invaghirsi di Carlo … est modus in rebus … )?

mom-fineJONATHAN, 27enne, belga (eppoi i francesi dicono che i belgi sono dei pirla…), probabilmente rottosi le balle di stare a casa, ha pensato bene di andare in giro per il mondo non senza (però) rassicurare la mamma mediante una foto (da qualche goduriosa spiaggia tropicale) in cui appaiono uno scritto rassicurante (Corriere della Sera, 4/6, “Mom, I’m fine – Mamma sto bene” ) nonché, al suo fianco, 3 belle (nonchè sorridenti come nemmeno una mogliera che fosse una riesce mai a sorridere) gnocche 3.
Chiamalo scemo. 


per mondointasca.org

Addis Abeba, Museo nazionale... foto dei tempi "imperiali"????Faccetta Nera...

Addis Abeba, Museo nazionale… foto dei tempi “imperiali”????Faccetta Nera…

nella foto in hp: Addis Abeba, museo Nazionale (istantanea risalente a quando nel Belpaese si cantava Faccetta Nera da cui si evince che vigeva una “censura razziale” nel senso che le tette nere in bellavista, quelle sì, mentre le nostrane tette bianche, quelle, invece, no … almeno fin quando Clara Calamai peccaminosamente -e fu gran festa e brividi cochon maschili- seppur fugacemente le esibì ne “La Cena delle Beffe”, 1942…)