x mondointasca.org … nella foto di copertina, a Madrid, Carlos III y las mujeres, meno focoso di Cassano….
Se la letteratura universale può vantare un “Grande Gatsby”, nel suo piccolo la Bit ha esibito un “Grande Sgarbi”.
All’uscita del padiglione Romagna-Emilia il bravo non meno che polemico “critico” ha mandato affanculo (peraltro simpaticamente e scherzosamente) un capannello di curiosi ammiratori (o ammiratori curiosi) che l’aveva circondato.
Il footballeur Cassano ha dichiarato: “A Madrid (giocava nel Real, ndr) ho sbagliato, ero sessodipendente”.
Da cui l’antico detto emiliano (per l’occasione rivisitato e arricchito di aggiunta): “Tira più un pelo di gnocca che una coppia di buoi …. e di un tiro in porta”.
Finalmente (che palle, poveretta) Isabella Bossi Fedrigotti (“Lettere al Corriere”, edizione Milano) ha ricevuto una lamentela diversa dalle solite che però (e si parla di turismo, meglio dicasi degli utenti degli aeroporti) denuncia la (scientifica & ‘finanziaria’, ormai campano quasi soltanto con le multe ….) rapacità dei Comuni….
Eh sì, finalmente (almeno per un numero del Corriere) non alle prese con lettori lamentanti o i muri milanesi imbrattati oppure (mai una volta che appaia un altro argomento) le assai ammirate (ma quasi mai asportate) cacche dei cani ai giardinetti e/o sui marciapiedi, la brava (non meno che paziente) giornalista ha ricevuto la lettera di un incazzato lettore –per la precisione il signor Maurizio Poggi- che alla Malpensa ha sforato di 12 minuti 12 il tempo/limite del parcheggio/arrivi dopodiché trascorso qualche giorno s’è visto arrivare una multa di 93.40 euro (!!! Un filino caruccia, o no? Commenti la cortese aficiòn lettrice), appioppatagli mercè un perfido marchingegno elettronico (manufatto a Bologna) eppertanto “virtuale ispiratore” della suesposta (ed è legalmente ‘possibile’ definirla caruccia, anzi schifosetta?) multa che “però” è stata mandata per raccomandata partita da un ufficio postale di via Coriano in quel di Rimini.
A Villa Borromeo (Arcore) è in mostra la carrozza del re Umberto I.
Antan in Lombardia si diceva “avere il buon tempo”, nel senso –ad esempio- di un avere un cacchio da fare (tipo –appunto- andare vedere una carrozza e vabbè del re). Ma non disperiamo, chissà che tra più di un secolo, sempre ad Arcore, qualcuno senza un cacchio da fare non vada a vedere l’auto che il Silvio usava per portare Dudù dal veterinario.
Mondointasca Spigolature omaggia una lezione di “italiano corrente” a Bernie Ecclestone, plurimiliardario Padrone della F1, che nel tira e molla (milioni di euro di business, interessi spaventosi) tra Lui e quelli del GP dell’Autodromo di Monza (da tempo indecisi su chi e cosa decidere ….) ha lamentato trattarsi di “una situazione all’italiana”.
Per la precisione si chiama “ciurlare nel manico”….
La vita è fatta di punti di vista ….
Mezza Italia (e forse qualcuno in più) ha visto il Festival di San Scemo. Solo per 1000 euro (netti, cash, e a serata) l’umile estensore di queste disperate righe avrebbe visto il Festival di San Scemo (ma c’è anche chi paga Sky per vedere l’Inter….).
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