SMI Maria Teresa d’Austria (e beninteso di Absburgo….)

Maria Teresa d’Austria, “illuminata” Absburgo e “Mamma” della Scala ...

Caro editorpadrone di mondointasca.org (e scuse anticipate per il disturbo) ….
Bravo, perfetto, complimenti (chapeau!) a Nitti per il suo scritto dedicato alla “Grande” Sua Maestà Imperiale Maria Teresa d’Austria (beninteso una celebre Absburgo,  e me racumandi la B tra A e S, scrive così  anche il Claudio Magris …).
Maria Teresa a Vienna, ricorda Nitti. Epperò, “già che c’era” (e senza… rancore neh…), Nitti poteva (vabbè, geograficamente avrebbe ‘sforato’) anche dedicare 2 righe 2 alla Maria Teresa “milanese”. Mi riferisco a quello che Maria Teresa fece, lasciò agli antenati di quei milanès i cui discendenti (la parte sana della popolazione, il cosiddetto popolino), poi, salutò il (criminale, almeno per i borghesi del Casati) maresciallo Radetzky fianco al corteo funebre che ne riportava le spoglie a Vienna (cimitero degli Eroi, spero che Nitti vi sia andato). E sembra pure che, quasi “scusandosi” per le 5 Giornate, i pover crist mormorassero “In stà i sciur”. In risposta a quelli che ‘tenevano, ahiloro, per i Savoia’, un filino sfigati quanto a fughe, sconfitte & batoste tipo quelle di Novara, Lissa, Custoza (vabbè, lì, due, da cui il motto del piacevole bianco locale “Finalmente una vittoria” ) … dopodichè nel 1866 i Savoia pretesero (pure!) il Veneto avendo vinto una guerra senza aver vinto una battaglia, ma questa, direbbe il solito Kipling, “E’ un’altra storia”… .
La Maria Teresa che volle, creò la Scala, e anche in ‘sto caso, pochi giorni fa, tutti lì, il 7 dicembre, a narrare di damazze (a me qualcuna sembra anche vestita da veglione di carnevale, o no? non so, non mi intendo…) che vanno a ‘vedere e farsi vedere’, magnate ‘dopo Scala’ con menu, nani & ballerine,  ma nessuno che abbia ricordato la sovrana creatrice di questo teatro invidiato da tutto il mondo.
La Maria Teresa che a Milano, oltre a tante altre opere pubbliche, eccelse anche in beneficienza (le Stelline). Ma soprattutto la Maria Teresa, del secolo dei Lumi, quindi arte e letteratura, e a Milano istituì pure il Catasto (innovazione tanto storicamente importante quanto poco elogiata…) senza contare, poi, last but not least, il museo di Brera…. (che più?).

El Domm sovrasta un tripudio di vessilli nerazzurri…

Mica per niente (son stato anch’io a Vienna…) quando tra le tombe absburgiche nel Kapuziner mi soffermai davanti alla tomba (vabbè, tanto monumentale quanto ‘pesantuccia’…) di SMI Maria Teresa e udii una scolaresca milanese schiamazzante, pensai bene (non senza rampognare la non intervenente prof accompagnatrice) di spiegare ai ragazzini meneghini chi era contenuto in quel sarcofago e quale riverente silenzio dovevano dedicare a una persona che aveva reso grande e importante la loro città (talchè oggi vi giro con piacere, e orgoglio, così organizzata e civile, a fronte di certe capitali ricolme di degrado e monnezza, e ci siamo capiti…).
Ma tiremm innanz, come appunto disse uno di quelli che (con tutto il rispetto) preferiva agli Absburgo quei “pidocchiosi” (non è farina mia, l’ha detto il Giuanin Brera fu Giovanni) dei Savoia.
E arriviamo a oggi, con la Maria Teresa che riposa ai Kapuziner e l’odierna bellissima Milano (a proposito, diretur, quando una bella gita descrittiva tra le mura spagnole a scoprire un po’ di ministoria?). Una città (oltretutto curiosamente diventata bella mèta turistica) che alla citata Imperial Regia Sovrana deve (molto di) più di quanto ci conta su la Storia (che, però, oltre che, ahinoi scritta da chi vince, è, per fortuna, immortale, eppertanto, col tempo, e come il tempo, è soggetta a variazioni, dipende da chi la racconta …).

per mondointasca.org