alba tramonto nicaragua - chinandega - punta aposentillo ridDella nota (ancora un po’ e Lapo oscura Renzi e il referendum) vicenduola parasexy di New York mi ha prodotto un certo effetto il generoso uso della parola “transgender”. Un neologismo non privo di contenuto scientifico, eppertanto non volgare, quindi usabile soprattutto se si deve ‘stare accorti’ in considerazione della preclara “casta” di uno dei due protagonisti (con quel nonno, dotato, vabbè, di ben altri gusti, ma nessuno è perfetto).
Da cui si evince che sempre (anche, se non soprattutto, nella cronaca mondana) i danèe contano, eccome (non parliamo, poi, se il ricco nasce – pure – “bene”).  

Tutto ciò premesso mi viene in mente (chissà, forse a proposito di quanto sopra) una storiella che mi contò il ‘maestoso’, non meno che mio fedelissimo dubat, e sempre rimpiantissimo Mimì ….

Il figlio al padre: “Papà, sono gay”. Il padre: “Hai una Ferrari?”, il figlio: “Ma papà, lo sai che giro in motorino”. Il padre: “Vai in vacanza nei soliti posti chic e frequenti locali esclusivi?”; il figlio: “Ma papà, mi vedi sempre con gli amici al bar sotto casa e a fare il bagno andiamo alla piscina comunale”. Il padre: “Ti piace vestirti in doppiopetto rosso e bazzichi nel giro della moda?”; il figlio: “Ma papà, lo vedi bene che ho sempre addosso i jeans e passo il tempo con i compagni di scuola”. Il padre: “Allora, figlio mio, non sei Gay, sei soltanto un Ricchione….”.

nella foto di copertina: Cile, deserto di Atacama – Nicaragua, tramonto sulla costa del Pacifico