I Caminos della storia, le vicende di un popolo e di una fede ora blandita, ora osteggiata, raccontate in una pubblicazione che raccoglie 24 località spagnole che attraverso il tempo hanno ospitato le comunità ebraiche della penisola iberica
Assisto a una conferenza di Assumpciò Horta, segretario generale della Red de Juderias de España – Caminos de Sefarad. E ai non hispano hablantes che per di più non avessero buona conoscenza o nutrissero poco interesse per le vicende
storico/religiose di Spagna, preciso che le Juderìas, o aljama, sono i
quartieri ebraici (in Italia, ghetti, parola di origine venexiana) e in ebraico Sefarad significa Spagna. La señora Horta, pertanto, dirige un’associazione (sede in Girona, Catalunya) dedicata allo studio e all’informazione sulla presenza ebraica in Spagna, il tutto documentato in un opuscolo descrivente 24 località con huellas (tracce, impronte) israelitiche. Uno stampato che dà la possibilità di percorre un Camino, itinerario, ancorché sia doveroso commentare che i posti da visitare sono disseminati in svariati e lontani punti del Paese, eppertanto è ardua la loro totale conoscenza.
Storia e presenza degli Ebrei in Spagna
Una pubblicazione comunque importante, i Caminos de Sefarad (concisa, concreta e per di più comodamente tascabile) che gli acculturati aficionados alla storia e alle religioni dovrebbero possedere e consultare, prima della partenza per la Spagna eppoi durante il viaggio. Mentre Assumpciò parla, controllo velocemente se le località menzionate sono tutte a me note e (te pareva) ne ho conferma. Non solo, da bravo saputello ne conosco due in più, non presenti nel Caminos, le huellas israelitiche di Ubeda e Valencia (la citata neoamica mi spiegherà che la Red de Juderìas va molto cauta nell’affiliare le località, da cui si evince che la presenza ebraica in Spagna fu ancor più importante e diffusa). Ma è forse il caso (per chi viaggia non solo per buttar via il tempo nel sol y playa, e sembra che, fortunatamente, il loro numero aumenti) di approfondire la conoscenza della vicenda sefardita. Che, nonostante l’etimologia, non coinvolse soltanto la Spagna: l’espulsione degli Ebrei dalla Spagna cambiò infatti anche la storia di altri Paesi, dal Portogallo a quelli affacciati sulle coste orientali del Mediterraneo, in occasione di quella che si potrebbe definire una sorta di Diaspora di ritorno (dal XVII secolo Salonicco, 68% di ebrei, in gran parte sefarditi, fu chiamata la Gerusalemme dei Balcani).
Le date “Sefardite”. Dai Romani all’invasione Musulmana
Non resta quindi che elencare la storia di Sefarad eppoi commentare le località ebraiche riportate nei Caminos. Settanta a.C.: Tito distrugge il tempio di Gerusalemme – 135 d.C.:Adriano (per inciso uno dei due imperatori di Roma nati in Spagna) espugna Masada e caccia gli ebrei dall’attuale Israele – anno 220: lapide in ebraico rinvenuta a Adra – 315: il Concilio di Elvira ‘dà una regolata’ ai rapporti con gli ebrei – 415: gli ariani visigoti proteggono gli ebrei – 589: Convertito al cattolicesimo re Recaredo ristabilisce le norme repressive del Concilio di Elvira – 612: da re Sesibuto editto di espulsione – 629: Ebrei espulsi dal regno franco di Dagoberto – 675: Ritorno degli ebrei durante il regno di Wamba – 711: Invasione musulmana della Spagna (ma si crede che il condottiero Tarik, berbero, fosse della tribù ebrea di Simeone – 845: Re Ramiro delle Asturie brucia un po’ di maghi e cartomanti e (già che c’è) alcuni ebrei – 863: Muhammad I convoca a Cordoba un Concilio di cristiani, musulmani ed ebrei – 974: documento del conte Fernan Gomez de Castilla concedente (ma com’è buono lui) parità tra judios e cristiani.
Dal Mille alla scoperta dell’America
Anno 1075: nasce Yehuda Ha-Levi (garantente che nel 1130 sarebbe arrivato il messia, ma toppò, perché Moshe Dray, che tale si proclamò in Cordoba, era un falso – 1088: i judios ortodossi decidono dove devono abitare i non ortodossi Caraitas (in arrivo dalle terre arabe) – 1215: il IV Concilio Laterano impone agli ebrei di ostentare un segno distintivo – 1232: Tribunale dell’Inquisizione – 1252: muore Fernando III di Castilla e l’epitaffio sulla sua tomba è scritto in castigliano, arabo ed ebraico – 1256: Bolla del papa Alessandro IV che “concede” al re Teobaldo IV di Navarra di proibire l’usura ai judios – 1266: a Zaragoza si costruisce un ponte sull’Ebro coi soldi delle imposte pagate dagli ebrei – 1278: ancorché re Pedro III proteggesse gli ebrei la Call (ghetto, in catalano) di Girona è saccheggiata per volere del vescovo Pere de Castellnou. 1290: espulsione degli ebrei dall’Inghilterra – 1306: espulsione degli ebrei dalla Francia – 1315: il vescovo di Mallorca decide di ridurre privilegi e multare ijudios (nelle Baleari detti chuetas) – 1350: Samuel Ha-Levi nominato (ma lo farà fuori undici anni dopo) dal re Pedro I tesoriere del regno di Castilla – 1391: comincia un gran pogrom nella Castilla – 1406: muore Enrico III di Castilla, il suo medico, il judìo Mayr, viene accusato della morte e così viene accoppato anche lui – 1483: Torquemada è nominato Inquisidor General (e a quel punto “non ce n’è più per nessuno…”) – 1488: si completa l’espulsione degli ebrei dall’Andalusia – 1492: Edicto de expulsiòn decretado en los reinos de Castilla y Aragòn …
Di tutto quanto sopra, restano tracce nelle 24 località elencate nei……
….. “Caminos de Sefarad” presentato da Assumpciò Horta. Posti di Spagna più o meno ricchi di tracce judias che indicherò e commenterò alla prossima puntata.
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