Nell’Oltrepò pavese i miei amici di Rovescala (un sincero evviva ai fratelli Agnes, sapienti nutrici che mi “allattano” ormai da decenni, e che la terra sia lieve – copyright del Giuanìn Brera, a sua volta riposante sull’altra sponda del Po – al Giuliano Dellafiore) han pensato bene di metter su una bella Festa del Vino (laddove intendesi Bonarda ma beninteso c’è tanta altra ‘roba’ interessante, ancorchè secondo lo scrivente ciucatè, il ‘bianco’ costituisca molte volte una ancorchè buona ‘bevanda’ anzichè un vino…). E quanto alle date della Vinicola Festa quei di Rovescala hanno scelto tre domeniche di Marzo allorquando i gastroenocuriosi sentono più impellente l’assetato bisogno di festeggiare l’arrivo della primavera con una bella gita.. . Orsù, dunque, cos’è questa sciocca paura (anzi pigrizia) di andare a degustare un bel mezzolitro (ma come dico sempre a proposito di vinosi assaggi: si potrebbe anche ‘fare di più’ … basta solo far passare un pò di tempo -e i collinosi panorami dell’Oltrepò, specie in primavera, meritano davvero un pochino di meditazione- prima di incorrere nell’etilometro della Stradale…. ) … hic ….
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