Vaccinazioni …. fatto salvo il genuino (e dicesi per davvero) eroismo (perchè, basta!, con la stampella del pur magnifico Enrico Toti…. ci sono infatti tantissimi altri eroismi….) degli Addetti ai Lavori Antivirus (chapeau!) … ciò premesso … e a proposito di ‘sta puta pandemìa (‘I’ accentato, me racumandi), a leggere i giornali (e a “vedere/sentire” le tivù… beninteso tutte, mica solo mammaRai) …. ti vien da pensare “Quante vakkate si dicono nel tuo nome” (come ben disse M.me Roland, periodo storico: revolution française, però non riferendosi alla pandemia bensì alla Libertè)… .
E a questo proposito non resta che citare l’odierno titolo (prima pagina) del “Corriere”: “Basta furbi, vaccini agli anziani””…. Cuntent?
E qui giunti (nonchè sempre a proposito di quel baloss del virus, e della Sanità nel Belpaese…) vai tu a narrare la menata che “siamo tutti uguali” (p.f. contatela al gonzo….)…
Imperocchè, e tanto per capirci, non andrebbe mai dimenticato che (da che mondo è mondo) qualcuno “è più uguale“.
Questo, chèrie, è il Belpaese al tempo del Virus …
E questa, avrebbe detto Kipling, è (anche) un’altra storia. Sulla quale è meglio glissare (se è vera, la faccenda che di ‘sta vicenda epidemica si sapeva già ma si voleva salvare l’income di bottega, ivi compreso il salvataggio del business del turismo, hotels obligent).
Dopodichè, qui giunti (e come, ben, disse l’ahinoi poco noto martire meneghino, Amatore Sciesa) non ci resta che sospirare Tiremm Innanz….
Mah.
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