La vicenda (del 2 Agosto, “Festa degli Uomini”) l’ho già raccontata, imperocchè non mi resterebbe che chiedere scusa a chi sto vessando con questa ‘ribattuta’.
Dopodichè – e ad ogni buon conto… – torno a narrarla, non dimenticando che c’è gente che… dimentica facilmente (a cui aggiungere quei pochi che tuttora potrebbero ignorare…).
Secondo autorevoli fonti storiche, sembra che le origini della ricorrenza risalgano all’epoca napoleonica. E datosi che la Festa degli Uomini si celebra/va soprattutto nel Vej Piemont, sta a vedere che il tutto non possa esser fatto risalire all’arcinota battaglia di Marengo (una forse non eccessivamente ridente località dell’alessandrino, nessuno è perfetto), combattutasi, per l’esattezza, il 14/6/1800.
Insomma, per farla breve, stravinta la succitata battaglia (Francia 2 – Austria 0, senza nemmeno andare ai calci di rigore), per festeggiare la vittoria Napoleone inventò la dorata, omonima moneta, non senza avere, in precedenza, passato  in rassegna la truppa (proprio come avrebbe fatto, poco meno di 2 secoli dopo, il ministro italiano della Difesa, Randolfo Pacciardi, un buon ‘difensore’ – ja ja ja… – molto meglio, però, negli anni più recenti, l’interista Mauro Bellugi….).
Napo sfila pertanto davanti alle F.A. (Forze Armate) non senza, però, buttare l’occhio sull’inguine (un tempo dicevasi anche patta) dei suoi soldati (più storicamente nonché culturalmente noti come grognards…). E scopre che, se si parla dei loro “attributi” – più nobilmente detti anche “gioielli”, e, volgarmente, balle (leggasi oggetti del corpo umano maschile facilmente rompibili dalle consorti…) – esisteva una certa confusione: chi, infatti, le sistemava a destra (le balle), chi le sistemava a sinistra.
Giunti a quel punto, stufatosi (e con i suoi problemi a proposito di quella balossa della Josephine…), l’Empereur decise di imporre un filino di ordine e, una volta per tutte, ai soldati sentenziò: “Les deux à gauche” (traduzione per chi non è mai stato sulla Promenade des Anglais: “Le due a sinistra”).
Solo che, svolgendosi questa vicenda storica nella pianura alessandrina, la napoleonica, drastica decisione, fu ascoltata dai residenti, umili indigeni, senza che da parte loro si comprendesse una beata fava. (Nè si può dare loro torto: poareti, non avendofatto lingue’ alla Bocconi, i villici non potevano che capire un bel niente di tanto intricata vicenda internazionale … ma se si tratta di problemi linguistici, ad esempio, più recentemente molti turisti italici credono / dicono di sapere l’inglese dopodichè vanno a Londra e per potersi alimentare cercano i soliti ristoranti italiani a Soho perchè in un british Fish n’ Chips non capirebbero la già accennata beata fava….).
Qui giunti, fu così che i mandrogni, invece di alloggiare le (cosiddette) balle a destra di quell’utile spartiacque (noto anche come patta), pensarono bene che “le due” (machas entidades) andassero sistemate “agòsc” (che, invece, altro non è che l’8° dei dodici mesi dell’anno…)… .
Ecco, infine, spiegata la “storia del 2 Agosto” ….