E vabbè sarò (anche) ripetitivo ma….
…. da qualche anno l’11 novembre (San Martino), oltre a ricordarmi (importantissimo) che Il Mosto si fa vino… mi assale il vezzo di raccontare la storica vicenda di Vittorio Emanuele II (lui, sì, che scopava, mica il Berlusca… per info …. la Bèla Rosìn…).
San Martino, si diceva. O meglio, a San Martino, nel senso di 11 Novembre, scadevano i contratti nel mundillo della agricoltura, talchè i cosiddetti (ma posso anche sbagliare, sono decenni e decenni che non vado a mondine…) fittavoli smammavano (traslocavano) per lasciare il posto ai nuovi conduttori dei campi.
Orbene, V.E.II è impegnato nella battaglia di (si legge tuttodunfiato…) “SanmartinoeSolferino” e, quando si accorge che gli Austriaci stanno per spazientirsi, si rivolge ai Suoi con il (ben) noto (almeno nelle scuole del Viej Piemont, quindi ‘fatal’ Novara compresa) Grido (si fa per dire) di battaglia: “Fioeui in cò o piuuuuuma san martìn o i fan fait san martin a nuj”. NB Spero d’aver scritto piemontesemente quanto proclamato dal monarca, imperocchè, con riferiemento al mio torinese, nacqui – per fortuna non dinasticamente – ma solo perchè colà un parente era capo ginecologo…) a Torino, ma appena nato ho subito cominciato a tenere per l’Inter (il che, ça va sans dire, sarà mica una malattia da mettersi a letto … anzi ….).
Insomma, oggi è San Martino … e … oltre al dettaglio che …. Il mosto si fa vino … come diceva quel capofamiglia (in occasione dell’arrivo della nuova colf) e come dico io (a proposito del nostro ministro della Salute) … che dio ce la mandi buona …. (o no?)….
Scrivi un commento