TT … Titola (Tuonando) il “Corriere della Sera” di oggi: “Linea dura contro la movida“.
Roba, che, la (macchè ‘dura’…) durissima reazione hitleriana (ricordate il film “Il giorno più lungo”?) sulle spiagge della Normandia (sede dello sbandieratissimo Vallo Atlantico) all’arrivo di tutte quelle centinaia di navi trasportanti mezzo esercito Usa, fu uno scherzo da ragazzi, roba da educande (tant’è che gli invadenti Yankees e i British arrivarono, senza fare un plissè, o quasi, prima a Parigi eppoi a Berlino).

O me bela Madunina, proteggici da quelli della movida…
E adesso, altra “invasione” (vabbè forse meno storica ma non per questo meno preoccupante).
Un esercito di fiulòt milanès (nè trasportati su mezzi da sbarco e tantomeno paracadutati, arrivano sparpagliati sui vagoni della MM, mica infilati in tanks e carri armati) sta invadendo piazza del Duomo & dintorni.
Ma questa invasione non va bene per via del Coronavirus.
Eppertanto si tratterebbe (soltanto) di dirgli di stare a casa (sennò … e potrebbero bastare i ‘puntini e puntini’ …. beninteso senza dover ricorrere agli ormai banditi – e ad ogni buon conto evviva! – scappellotti).
Pertanto (e al massimo) si dovrebbe (ma, si potrebbe? è politicaly correct?) alzare (ma solo un filino) la voce e dirgli: “Tornate a casa per via del Covid e, in centro, per un pò” (almeno fin quando non ve lo dice, mica dei pirla, bensì l’autorità sanitaria) “non veniteci più” (sempre per via del Covid).
Invece… il Corrierone: “Linea dura contro la movida“.
A’ la guerre comme à la guerre…. anzi … Ohèi, la peppa!!!!
Mah….
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