MANUALE DI VENDITA 2002
per le agenzie viaggi italiane
……….SAPERNE DI PIU’ PER VENDERE MEGLIO E DI PIU’………
a cura di Gian Paolo Bonomi
Geografia – Storia – Clima – Le Regioni – Città – Come arrivare – Distanze – Comunicazioni – Gastronomia – Itinerari – Folklore – Ferias e Fiestas – Stagionalità – Ricettività alberghiera – Musei Treni Turistici – Sport –Parchi Nazionali – Tour Operators – Rappresentanze – Informazioni generali
omaggio degli Uffici Spagnoli del Turismo
Milano 20121 – Via Broletto 30 00187 Roma – Piazza di Spagna 55
Tel. 02.72.00.46.25 (agenzia) – 02.72.00.46.17 (pubblico) Tel. 06.678.28.50 (agenzie) . 06.678.31.06 (pubblico)
Fax 02.72.00.43.18 [email protected] Fax 06 679.82.72 [email protected]
www.turismospagnolo.it www.tourspain.es
PER GLI AUTOMOBILISTI – DISTANZE IN KM. TRA LE PRINCIPALI LOCALITA’
Almerìa
666 Avila
795 730 Barcellona
950 420 611 Bilbao
793 261 599 163 Burgos
451 637 1122 1014 857 Cadice
323 496 878 780 623 237 Cordoba
1165 532 1131 669 510 1048 996 La Coruna
501 274 562 551 394 647 413 769 Cuenca
163 531 854 815 658 291 168 1030 447 Granada
894 264 812 376 217 960 726 317 502 760 Leòn
865 800 70 681 669 1192 948 1201 632 924 882 Lloret de Mar
558 109 623 394 236 623 389 605 160 424 337 693 Madrid
207 642 974 926 768 249 163 1140 557 123 870 1044 534 Malaga/Torremolinos
606 318 962 733 576 319 257 763 499 446 483 1032 338 403 Mèrida
763 100 782 396 237 604 594 466 370 629 198 852 206 739 285 Salamanca
1013 483 569 97 226 1078 844 732 614 879 439 639 457 990 846 459 San Sebastiàn
1175 542 1141 679 520 976 1006 73 779 1041 327 1211 615 1060 692 451 742 Santiago de Compostela
417 515 1029 921 763 124 144 917 552 257 679 1099 529 215 196 481 984 845 Siviglia
512 138 690 462 304 577 343 672 186 378 404 760 68 488 302 236 525 682 483 Toledo
432 460 365 604 580 773 539 958 210 492 688 435 346 612 665 557 562 969 680 372 Valencia
754 425 308 307 296 940 706 803 330 741 509 378 319 852 668 529 265 813 847 387 324 Zaragoza
NB Distanza da Ventimiglia a La Jonquera, al confine spagnolo, 535 km – da La Jonquera a Barcellona 145 km.
Distanza da Benidorm a Valencia 132 km – ad Alicante 45 km.
Le distanze dal centrocittà dei più importanti aeroporti spagnoli sono riportate nelle Informazioni Generali
pag 3
INFORMAZIONI GENERALI SUL REGNO DI SPAGNA
GEOGRAFIA Dati geografici sul regno di Spagna pag
STORIA La Spagna nei secoli pag
CLIMA Varietà di meteorologia e temperature pag
REGIONI – COMUNIDADES L’attuale Stato spagnolo pag
LA GRANDE OFFERTA TURISTICA – ITINERARI CULTURALI – TRENI ALBERGO pag
FERIAS FIESTAS FOLKLORE CORRIDE pag
INFORMAZIONI PRATICHE aeroporti – in auto – negozi – alberghi – viabilità – ristoranti pag
VETTORI – ALBERGHI – TRENI Uffici e rappresentanze in Italia pag
INFORMAZIONI SULLE SINGOLE DESTINAZIONI TURISTICHE DELLA SPAGNA
Come arrivarci, quando andarci, clima, attrazioni, monumenti, musei, gastronomia, ricettività, Ferias
MADRID Città e Comunidad pag
BARCELLONA Città pag
BILBAO Città pag
SIVIGLIA Città pag
ANDALUSIA Granada – Malaga – Cordoba pag
BALEARI Maiorca – Minorca – Ibiza – Formentera pag
CANARIE Tenerife – Gran Canaria – Lanzarote – Fuerteventura – Gomera – Hierro – La Palma pag
CASTILLA LA MANCHA Toledo – Cuenca – ESTREMADURA Caceres – Merida pag
CASTILLA Y LEON Salamanca – Burgos – Avila – Segovia – Valladolid – Leòn – LA RIOJA pag
LA SPAGNA VERDE DEL NORD GALIZIA – ASTURIE – CANTABRIA – PAESI BASCHI pag
LA SPAGNA PIRENAICA NAVARRA – ARAGONA – CATALOGNA pag
LA SPAGNA MEDITERRANEA COMUNIDAD VALENCIANA Valencia – MURCIA pag
COSTA BRAVA Lloret de Mar, Tossa de Mar pag
COSTA DEL SOL Torremolinos, Benalmadena pag
IL REGNO DI SPAGNA
GEOGRAFIA
Con una superficie di 505.000 kmq la Spagna (40.000.000 di abitanti) è grande 1.7 volte l’Italia (57.000.000 di abitanti per 301.000 kmq). Nella superficie sono comprese le isole Baleari (5.000 kmq tra la Sardegna e la costa di Valencia), le Canarie (7.500 kmq nell’Atlantico, di fronte alle coste africane, a più di 1.000 kilometri dalla Spagna metropolitana) e le città autonome di Ceuta e Melilla ‘enclaves’ sulla costa del Marocco. La Spagna confina a nord con la Francia e Andorra, a ovest con il Portogallo e solo 14 km dello stretto di Gibilterra, comunicante il Mediterraneo con l’Atlantico, separano all’estremo sud la costa spagnola dal continente africano. A est, le coste del Mediterraneo. Tra i sistemi montani, le cime dei Pirenei non superano quella del Teide (3.717 metri, Tenerife, Canarie) e sono inferiori anche alle altitudini dell’andalusa Sierra Nevada (il Mulhacen, 3.482 metri, tra Granada e il Mediterraneo). Al centro del Paese, si estende un grande altopiano, la Meseta (altitudine media 700 metri). Tre i fiumi più importanti: l’Ebro (attraversa Aragona e Catalogna), Guadalquivir (Andalusìa), Tago (Castilla La Mancha). Per meglio localizzare la posizione delle principali città spagnole rispetto all’Italia, Barcellona si trova alla stessa latitudine di Roma, mentre il parallelo di Madrid passa a sud di Salerno.
STORIA
Abitata anticamente dai Celti al nord e dagli Iberi sulle coste meridionali mediterranee, la Spagna fu colonizzata da Fenici, Greci e Cartaginesi per divenire importante provincia dell’impero di Roma (al quale diede due imperatori, Adriano e Traiano). Dopo le invasioni barbariche (Vandali, Svevi, Goti) nel 711 gli Arabi sbarcarono all’estremo sud dell’Andalusìa e vi rimasero fino al 1492 (splendide, in Andalusìa, le testimonianze della loro cultura). Nello stesso anno, con la Scoperta dell’America da parte di Colombo, finanziato dai Reyes Catolicos, nasceva l’immenso impero spagnolo (sul quale “non tramontava mai il sole”) di Carlo V e Filippo II. Un dominio (esercitato dal regno di Spagna definitivamente unificato nel 1512) destinato a durare 4 secoli (ultimi possedimenti, perduti nel 1898, Cuba e le Filippine). Dopo guerre civili nel XIX secolo, anticipanti quella dal 1936 al 1939, la storia contemporanea della Spagna democratica registra il ritorno della monarchia con re Juan Carlos I e l’attuale grande sviluppo economico, politico e culturale.
CLIMA
L’estensione della sola Spagna continentale (senza considerare le isole Baleari e le Canarie) comporta grandi differenze di clima, tali da potersi dichiarare che la Spagna è una destinazione turistica per tutte le stagioni (con particolarità quanto mai intriganti: in inverno, ad esempio, è infatti possibile sciare sulla Sierra Nevada e poco dopo tuffarsi nel mare della costa Tropical). Ma oltre alle grandi distanze tra nord e sud, a produrre tante variazioni di temperature e piovosità nella penisola iberica concorrono anche la sua posizione tra l’oceano Atlantico e il Mediterraneo nonché l’altitudine del grande altopiano all’interno del Paese, la Meseta. Poiché ogni regione ha una meteorologìa particolare, è pertanto preferibile dare dettagli sul clima nella descrizione di ogni singola regione o Comunidad.
REGIONI – COMUNIDADES
Con la Costituzione del 1978 lo Stato spagnolo è stato suddiviso in 17 regioni o Comunidades (e due città autonome, Ceuta e Melilla) dotate, in differente misura, di un alto livello di autonomia. Eccettuata la politica estera, la Giustizia e la Difesa, una Comunidad può legiferare in tutte le materie. Le Comunidades sono: Galizia, Asturie, Cantabria, Paesi Baschi (costituiscono -in funzione dell’affinità e del richiamo turistico- la Spagna Verde) – Navarra, Aragona, Catalogna (Spagna Pirenaica) – Comunidad Valenciana, Murcia (Spagna Mediterranea) – Castilla y Leòn, La Rioja (Spagna centrosettentrionale) – Comunidad de Madrid – Castilla La Mancha, Estremadura (Spagna centromeridionale) – Andalusìa – Baleari – Canarie.
LA GRANDE OFFERTA TURISTICA – ITINERARI CULTURALI – TRENI ALBERGO
Con una vastissima scelta di vacanze balneari e di soggiorni nelle città ricche d’arte e cultura, la Spagna si attesta ai vertici del turismo mondiale. Alle innumerevoli proposte di carattere ludico, culturale, enogastronomico, religioso, sportivo, termale, dedicate al tempo libero, si aggiunge infatti –ulteriore carta vincente dell’industria del tempo libero in Spagna- il folklore di Ferias e Fiestas, innegabilmente il più ricco nel mondo. Ma non solo. In Spagna sono inoltre percorribili Itinerari di grande interesse.
Il Camino de Santiago conduce dai Pirenei a Santiago de Compostela, in Galizia, attraverso località storiche e artistiche (in Navarra, Aragona, La Rioja, Castilla y Leòn, Galizia) attraversate nei secoli da moltitudini di pellegrini diretti alla tomba dell’Apostolo (Vedi: Spagna Pirenaica e Spagna Verde).
La Ruta de la Plata, la Via dell’Argento, da Siviglia a sud ad Astorga al nord, quasi sul Mare Cantabrico, fu aperta dai Romani per il trasporto del metallo dalle miniere alle città commerciali. In Andalusìa la Ruta del Toro, con importanti ganaderìas, allevamenti, si incrocia con quella dei Pueblos Blancos, candidi paesi imbiancati dalla calce nella cornice di verdi. montagne.
Interessante anche un itinerario (Cordoba, Caceres, Toledo, Hervàs, Ribadavia, Gerona, Tudela) sulla Presenza Ebraica in Spagna.
E non mancano i treni turistici, veri e propri alberghi sulle ruote. Al Andalus porta il viaggiatore in una Sei Giorni di viaggio nelle più belle località andaluse (Vedi: Andalusìa).
El Transcantabrico accompagna lungo le coste della Spagna settentrionale, attraverso i Paesi Baschi, la Cantabria, le Asturie, la Galizia, da San Sebastiàn a Santiago de Compostela (Vedi: Spagna Verde).
FERIAS FIESTAS FOLKLORE CORRIDE
Il valore aggiunto alle già grandi risorse turistiche della Spagna è costituito dal Folklore. che si traduce in Ferias e Fiestas lungo tutto l’anno.
L’anno comincia (prime ore del 1 gennaio) e finisce (notte di San Silvestro, la Nochevieja, 31 dicembre) con l’ormai popolarissimo bagno di folla -rintocchi a mezzanotte, Uvas della Suerte e ‘cava’ spumante- alla Puerta del Sol di Madrid e in tante altre Plaza Mayor della Spagna.
All’Epifania (nella maggioranza delle famiglie spagnole i regali natalizi sono tuttora scambiati alla ‘Befana italiana’) i Reyes (magi) portano di doni ai bambini alla testa di Cabalgatas (parate, con carri, animali esotici, musiche e dolciumi) che (nel pomeriggio del 5 gennaio) attraversano le più importanti città.
‘Matanza (il sacrificio del maiale con festa gastronomica) nei weekends da gennaio a marzo al Burgo de Osma.
San Sebastiàn (20 gennaio) è festeggiato (Tamborrada) nell’omonima città dai cittadini che si travestono da cuochi e provvedono a preparare manicaretti, trasformando l’intera città in un’apoteosi enogastronomica.
Importante Carnevale stile Rio a Tenerife, animato quello di Cadice, taurino a Ciudad Rodrigo (Salamanca).
All’inizio della primavera (19 marzo) i Saturnalia romani rivivono alle Fallas di Valencia (le valencianas in bellissimi costumi offrono in processione una montagna di fiori alla statua della Vergine, innumerevoli e colossali falò bruciano a mezzanotte del giorno di San Giuseppe, corride).
A Pasqua impressionanti processioni (i Pasos, carri con scene della Passione) nella Semana Santa (dal lunedì al sabato) a Zamora, Lorca, Valladolid, Malaga, nella celeberrima Siviglia (ove due settimane dopo si svolge la famosa Feria) e in molte altre località. In Aragona (Teruel e Calanda, la cittadina di Bunuel) le manifestazioni pasquali sono accompagnate dall’assordante rullo dei tamburi (‘tamboradas’).
In primavera divertono (sfilate, costumi, scoppi, musiche) le ricostruzioni storiche delle battaglie tra ‘Moros y Cristianos’ (la più nota ad Alcoy, Alicante, verso il 23 aprile San Giorgio).
Nel nordovest, nella tarda primavera, in appositi recinti, i ‘curros’, si tosano i cavalli selvatici (Rapa das Bestas).
A Jerez de la Frontera una Feria dedicata al Caballo ha luogo in maggio (data mobile): sfilate, concorsi, corride, esibizioni della famosa Escuela Andaluza de Arte Ecuestre (‘Sinfonia a caballo’).
A Pentecoste nelle Marismas ‘maremma’ del Guadalquivir (ai confini del Parco di Donana) si venera la Vergine del Rocìo con un pellegrinaggio esplodente in suoni e colori (più di un milione di persone visita la Basilica), ‘romeros’ delle ‘Hermandades’ che intraprendono il Camino a piedi o a cavallo scortando un addobbato carro trasportante l’immagine della ‘Blanca Paloma’ (il ‘Sinpecados’).
Corpus Christi –Domini- a Toledo, Fiesta de Interès Turistico Internacional, tappeti di fiori sulle strade di tante altre località spagnole (a La Orotava, Tenerife, disegni ricavati dalle sabbie laviche del Teide).
Dal 15 maggio ai primi di giugno, San Isidro è festeggiato a Madrid (corride in tutti i tardo-pomeriggi), in attesa di brindare a un altro santo, San Fermìn (6 – 14 luglio) durante gli hemingwayani Sanfermines di Pamplona (alle 8 del mattino si liberano i tori nell’Encierro, cortei di bande, pantagrueliche libagioni, corride pomeridiane, notti insonni).
La Feria, tipicamente spagnola, è un periodo di festeggiamenti religiosi, folkloristici e culturali (musiche e libagioni sopra tutto): si svolge per più giorni (processioni e altre manifestazioni religiose, una o due corride quotidiane) e in Andalusìa vede l’allestimento di un Parco Divertimenti (il Real) con stand e padiglioni (Casetas).
Ferias a Cordoba (maggio), Malaga e Almerìa (metà e fine agosto), San Mateo a Logrono, Rioja (21 settembre), culminanti in quella della Vergine del Pilàr a Saragozza (12 ottobre). Nel Paìs Basco, le Ferias di Vitoria, San Sebastiàn e Bilbao sono concentrate nei primi 20 giorni di agosto. Dettagli delle Ferias più importanti nella descrizione delle singole destinazioni turistiche.
La corrida (a piedi, rare quelle a cavallo, ‘rejoneo’) dura poco più di due ore (6 tori per 3 toreri) e inizia nel tardo pomeriggio (da poco, nelle località calde e balneari, si svolgono anche in orari notturni; sono state inoltre inaugurate anche Plazas de Toros con tetto mobile per garantire l’effettuazione in inverno e con ogni tempo). I posti , tutti a sedere, si dividono in Sombra (sempre al riparo dal sole), Sol (sempre al sole, a meno che una nuvola…) e Sol y Sombra (dopo un po’, il sole gira e…). Le tribune sono divise in settori ‘a spicchi’ chiamati ‘tendidos’, con i posti migliori, le ‘barreras’ e ‘contrabarreras’ (prima e seconda fila) affacciati sul ‘callejòn’ il passaggio degli addetti ai lavori, seguono i posti-tribuna ‘tendido’ e più su la balconata, ‘andanadas’. Ovvie la grande differenza di costo di un biglietto: in una normale corrida si va dalle 20 alle 140.000 lire circa. Trovare biglietti (‘entradas’) per le corride più importanti, è arduo (o si prenotano con largo anticipo o si ricorre al ‘mercado negro’ fortunatamente, di norma, non esoso). I neofiti evitino troppi ‘olè’ e non si vestano di giallo (porta male). Vedi Siti Taurini in Informazioni Pratiche, più sotto.
INFORMAZIONI PRATICHE aeroporti – in auto – negozi – viabilità – alberghi – ristoranti …
AEROPORTI In Spagna operano 35 aeroporti con regolare traffico aereo. Distanze in kilometri tra i più importanti aeroporti e il centrocittà: Alicante 12 – Almerìa 9 – Barcelona 12 – Bilbao 9 – Granada 17 – Gran Canaria 22 – Ibiza 8 – Jerez 11 de la Frontera – Lanzarote 6 – Madrid 16 – Malaga 10 – Menorca 15 – Palma di Maiorca 11 – Pamplona 4 – San Sebastiàn 20 –Santiago de Compostela 12 – Siviglia 12 – Tenerife Nord 13 – Tenerife Sud 60 – Valencia 8.
I collegamenti dall’Italia con le varie aeree sono elencati nella presentazione di ogni singola destinazione turistica.
In Italia i voli Iberia operano a Milano, Roma, Bologna, Venezia, Torino.
AGRITURISMO Molto sviluppato, soprattutto al Nord. Per informazioni, rivolgersi agli Uffici del Turismo Spagnolo o consultare i siti di organizzazioni e centri booking [email protected] www.centur.com e www.agrotur.com
ALBERGHI Gli alberghi sono suddivisi in 5 categorie, da 1 a 5 “stelle” (ad alcuni ***** si aggiunge GL Gran Lusso). Le “stelle” sono riportate su una targa all’ingresso dell’albergo. Il trattamento alberghiero più comune comprende il pernottamento e la prima colazione (desayuno). Gli ‘Hostal Residencia’ non servono pasti principali (possono invece servire la prima colazione – desayuno). I Paradores (prevalentemente ricavati da edifici storici e artistici) appartengono a una catena alberghiera statale (per contatti vedi Aerei Alberghi Treni). Catene private per la promozione di alberghi ‘storici’ e di particolare valore ambientale la Hosterias Hospederias Realas [email protected] , Pequenos Hoteles con Caracter www.rusticae.es e (in Andalusìa) la Hoteles con Encanto [email protected] . Salvo qualche eccezione, gestita dai tour operators italiani per la propria clientela, in Spagna non esistono esempi di Villaggio Turistico “all’italiana”.
ANIMALI Non è prevista la quarantena. Richiesti: un certificato (recente) che l’animale importato gode buona salute e di vaccinazione antirabbica.
AUTOMOBILE Per guidare in Spagna è richiesta la patente (valida quella italiana), il libretto di cricolazione dell’auto e l’assicurazione di responsabilità civile. Obbligatoria (multa immediata) la cintura di sicurezza (cinturòn). Carburante: i costi fluttuano, restano comunque inferiori di circa il 25% rispetto a quelli di benzina e diesel in Italia.
Le autostrade, autopistas, sono a pagamento, le Autovias, superstrade con doppia carreggiata, sono gratuite.
BANCHE Aperte (9.00/14,00) dal lunedì al venerdì.
CASINO’ In Spagna il gioco d’azzardo è legale e si svolge in 23 casinò (generalmente fuori città).
COMMERCIO Uffici commerciali spagnoli in Italia: Milano, tel. 02.78.14.00, fax 02.78.14.14, [email protected] – Roma, tel. 06.37.28.206, fax 06.37.28.365, [email protected]
CORRIDE Vedi anche: Ferias Fiestas Folklore Corride. La stagione tradizionale va da marzo a ottobre. Nelle principali città le corride si svolgono la domenica pomeriggio (recentemente, nel sud, anche in notturna). Durante una Feria sono previste corride per tutta la sua durata. Siti taurini www.burladero.com www.mundotoro.com
DOCUMENTI In base agli accordi di Schengen per entrare in Spagna non occorrono documenti (è sufficiente presentare, se richiesta, la carta di identità).
FESTIVITA’ Oltre alle festività in ogni singola Comunidad, sono giorni di festa nazionale: 1, 6 Gennaio – Giovedì Santo, Pasqua (in alcune Comunidades anche il lunedì di Pasqua) – 1 Maggio – Ascensione – 29 Giugno – 25 Luglio – 15 Agosto – 12 Ottobre – 1 Novembre – 6, 8, 25 Dicembre.
FUSO ORARIO Uguale, stessa ora in Italia e in Spagna (un’ora in meno alle Canarie).
GASTRONOMIA I dettagli (piatti e vini regionali) sono forniti nelle Informazioni sulle singole destinazioni turistiche. Per chi ama assaggiare il piatto giusto nel posto giusto, la ‘paella’ è tipica della costa mediterranea, il ‘gazpacho’ dell’Andalusia e del sud in generale, il ‘cocido’ di Madrid, la cacciagione della Castilla y Leòn, il pesce e i ‘mariscos’ (frutti di mare) della Spagna Verde. Le ‘Tapas’ (assaggi, stuzzichini, minirazioni, contorni all’aperitivo), un’interpretazione tutta spagnola della gastronomia, sono specialità di tutta la Spagna (ovunque i ‘Bar de Tapas’). Importante guida gastronomica annuale www.ya.com/gourmetour (è inoltre disponibile informazioni [email protected] un minidizionario gastronomico italiano-spagnolo-italiano con segnalazioni di ristoranti).
LINGUE Lo spagnolo (Castellano – Castigliano) è la lingua parlata in tutto il Paese. Esistono altre lingue ufficiali: il Catalano (parlato in Catalogna e nelle sue varianti nella Comunidad Valenciana e nelle Isole Baleari) – il Basco (Paesi Baschi) – il Galiziano (Galizia). Informazioni su Lingua e Cultura spagnola per stranieri, presso gli Uffici Spagnoli per il Turismo www.mcu.es e l’Instituto Cervantes (Milano, tel. 02.720.23.450, Roma, tel. 06.855.19.49, Napoli, tel. 081.55.20.468, www.cervantes.es).
MUSEI Gli orari e i giorni di chiusura dei più importanti sono riportati nella presentazione di ogni singola località.
NEGOZI La maggior parte dei negozi segue l’orario degli uffici (9.00/14.00 – 17.00/20.00) mentre i Grandi Magazzini osservano l’orario continuato (10.00 –21.00 talvolta anche più tardi e la domenica).
PARCHI TEMATICI E DI DIVERTIMENTO Isla Magica. A Siviglia, sull’isola della Cartuja, Parco Tematico basato sul centrosud America nel XVI secolo, su 7 aree. Ristoranti internazionali. – Port Aventura Universal Studios. A Salou (Tarragona), cinque spazi, su 115 ettari, dedicati ad altrettanti angoli del mondo. – Terra Mitica. Il Parco Tematico più grande d’Europa, vicino a Benidorm, Alicante: un milione di metri quadrati, trenta grandi attrazioni dedicate alla Storia Antica, 21 negozi, 35 bar e ristoranti. In estate aperto dalle 10 alle 24.
PARCHI NAZIONALI Il più noto Parco Nazionale di Spagna è quello di Donana (a circa 100 km da Siviglia) nelle ‘marismas’ paludi alla foce del Gualquivir regolate dal corso del fiume. Suggerita la visita a fine inverno e in primavera, quando i 75.000 ettari del Coto de Donana ospitano molta fauna avicola di passaggio tra una flora rigogliosa per le piogge. Nella Castilla La Mancha, il Parco delle Tablas de Daimiel (a circa 200 km da Madrid) attrae per gli uccelli acquatici. La Montana de Covadonga (Asturie, Cordillera Cantabrica, sotto i Picos de Europa) è il più antico di Spagna, 1918. Nei Pirenei, interessanti i Parchi di Ordesa y Monte Perdido (Aragona) e di Aigues Tortes y San Mauricio (Catalogna). Bellissimi i Parchi delle Canarie: a Tenerife, Las Canadas del Teide, si sale fino a 3.717 metri tra pini e cedri – a Lanzarote, il Parco di Timanfaya inquieta per i paesaggi vulcanici – a La Palma, la Caldera de Taburiente è un Parco ospitato nell’immenso cratere di un vulcano estinto – a La Gomera, nel Parco Garajonay eccellente flora (alloro, faggi, erica visitati da ricci e pipistrelli).
RISTORANTI Classificazione: da 1 a 5 forchette. Orari (comunque variabili secondo latitudine e stagione): 14.00/16.30 – 21.00/23.00. Mance come in Italia.
TELEFONO Dalla Spagna in Italia: 00 + 39 + prefisso città + numero. Dall’Italia in Spagna: 00 + 34 + prefisso città + numero. Per i telefoni cellulari italiani non occorre comporre lo 0.
VALUTA Cambi fissi: una peseta vale 11, 637 lire, un Euro vale 166,386 pesetas e 1936,27 lire. Dal gennaio 2002 si paga in Euro.
VETTORI – ALBERGHI – TRENI (Contatti, uffici e rappresentanze in Italia)
AEREI
Iberia – Ufficio di Milano- Via Albricci, 8. Uff. Comm. 02. 72000242 Tel. 02.8899 – Tel. 848826236 – Fax 02.862852
Ufficio di Roma- Via A. Bertoloni, 3D. Tel. Uff Comm. 06. 8082498 – Fax 06. 8082662 – Tel 06.8084353/4/5
Sito: www.iberia.com E-mail: [email protected] [email protected]
Iberia Malpensa Tel. 02.74866435 – Iberia Linate Tel. 02. 7561091 – Iberia Fiumicino 06. 65010278
Iberia opera su tutti gli aeroporti spagnoli segnalati a “Informazioni Pratiche – Aeroporti”.
Air Europa – Milano C.so Magenta, 12. Informazioni prenotazioni e tariffe. Tel. 02.800.90.601. Fax 0286453688
La compagnia vola da Milano e Roma a Madrid con proseguimenti per Alicante, Arrecife, Badajoz,
Barcellona, Bilbao, Gran Canaria, Ibiza, Jerez, La Coruna, Mahon, Malaga, Oviedo, Palma de Mallorca,
Santiago de Compostela, Tenerife Nord e Sud, Valencia, Valladolid, Vigo, Zaragoza
www.air-europa.com [email protected]
Alitalia – Informazioni, prenotazioni e tariffe: Direzione Generale, Roma tel. 06.65641 www.alitalia.it
Air Dolomiti – Costumer Service. Numero Verde 800013366- fax 045.8065259
www.airdolomiti.it
Air Littoral – Via Paleocapa, 14- Bergamo. Tel.035.233004 – fax 035.270017
Informazioni e prenotazioni. Tel 1478.78510. Sito www.air-littoral.fr/
Air Nostrum – vedi sito Iberia
Binter Canarias (interno Canarie) – Tel. 00.34.928.579601 www.bintercanarias.es
Gandalf – Collega quotidianamente Milano/Orio al Serio e Parma con Barcellona e Pisa con Barcellona e Madrid.
Tel. 848.800858 – Tel. 035.4595011 – fax 035.4595083 – Sito www.gandalfair.it- E-mail [email protected]
Meridiana – Uffico Prenotazioni. Tel 0789.52600 Fax 0789.23661
Informazioni, prenotazioni. Tel 199111333 www.meridiana.it
Portugalia – Informazioni, prenotazioni. Milano Tel. 02.86460229 – Torino 011. 590102 – Roma Tel 06.489981
Numero verde. 147780505. Sito www.pga.it
Sabena – Ufficio Prenotazioni. Tel . 848.845573 www.sabena.it- E-mail: [email protected]
Spanair – Tel. 00.34.971.745020 www.spanair.com
Swissair – Prenotazioni Tel. 848.849570 Sito www.swissair.it- E-mail: [email protected]
Thai – Ufficio Prenotazioni. Tel. 06.478131 Sito www.thaiair.it- E-mail: [email protected]
Virgin Express – Prenotazioni Milano. Tel 02.489600. Numero verde. 8000.970971
Sito www.virgin-express.com . E-mail:[email protected]
ALBERGHI
Melià – Ufficio Milano. Tel. 02.4039950/5703 Fax 02.4041326 E-mail: [email protected]
Paradores – Alpitour, Cuneo, tel. 0171.3131, www.alpitour.it
Sito www.paradores.es
AUTONOLEGGI
Avis – Centro Prenotazioni Tel. 800-863063
Europcar – Centro Prenotazioni Tel. 02.70399700- Sito www.europcar.it
Hertz – Centro Prenotazioni Tel. 199112211
PULLMAN
Eurolines – Informazioni e Prenotazioni Tel. 055.357110- Sito www.eurolines.it
Linee Barcellona – Costa Brava www.sarfa.com
TRAGHETTI – NAVI
Balearia (Denia/Baleari) – Tel. 0034.965.784011 – [email protected] www.eurolineas.com
Fred Olsen (interno Canarie) – Tel. 0034/ 922628200 – Fax 0034/ 922628232 Sito www.fredolsen.es
Grandi Navi Veloci (Genova/Barcellona) – Milano V. Giardino, 1 – Tel. 02.89012281 – Fax. 02.89010184
Sito www.grimaldi.it
Grimaldi Ferries (Salerno/Valencia) – Ufficio Napoli- Via. M. Campodisola, 13. Prenotazioni Tel. 081.496444
Sito www.grimaldi.napoli.it- E-mail [email protected]
Pitra (Denia – Baleari e inter Baleari . Tel. 0034.971.191088 www.pitra.com (vedi anche Umafisa)
Trasmediterranea – Alpitour, tel. 0171.3131, www.alpitour.it – Spagna 00.34.90245465 www.trasmediterranea.es
Umafisa (Ibiza/Formentera Ibiza/Barcellona) –Tel. 0034/ 971317921- Fax. 0034/ 971310108
TRENI
Salvador Dalì (Milano/Barcellona) vedi operatività a: Barcellona (vedi all’ultima riga) – www.renfe.es (Vedi Orario in calce)
Ave (Madrid/Siviglia tempo di percorrenza tra 2h.10 e 2h.25 – www.renfe.es (Vedi Orario in calce)
Al Andalus – Squirrel, Milano, via Santa Sofia 1, Tel. 02.58430011 Fax 02.58430017 [email protected]
El Transcantabrico – Squirrel, Milano, via Santa Sofia 1, Tel. 02.58430011 Fax 02.58430017 [email protected]
Talgo (Madrid – Malaga, Madrid – Huelva) – Euromed (Barcellona – Alicante) – Alaris (Madrid – Valencia). Informazioni a Renfe Ferrovie Nazionali – Barcellona Tel. 00.34.93.310.28.50 Fax 00.34.93.319.14.95 Sito dell’Orario www.renfe.es/hir/index.html
INFORMAZIONI E DETTAGLI SULLE SINGOLE DESTINAZIONI TURISTICHE DELLA SPAGNA
MADRID Città e Comunidad
Come arrivare Voli diretti Iberia, Alitalia, Air Europa, Portugalia. Chi arriva in aereo gode di un ottimo (veloce, pratico ed economico) collegamento in metrò: linea da Barajas aeroporto a Mar de Cristal, un’altra linea porta nel centrocittà. In auto, da Ventimiglia, circa 1.300 km.
Quando andare Clima ideale in primavera e autunno, caldo deciso ma sopportabile (assenza di umidità e aria buona, a 650 mt s.l.m.) in estate, freddo accettabile (ma talvolta pungente perché prevalentemente secco) in inverno (giornate di norma serene, temperatura gradevole di giorno, bassa di notte).
Ricettività Con un’ottima disponibilità in ogni categoria di alberghi, normalmente Madrid fa fronte all’enorme richiesta proveniente da turismo, affari e politica. Ma è anche frequente il “tutto esaurito” -in concomitanza di Fiere, congressi, avvenimenti di richiamo- annullabile soltanto con riservazioni anticipate. In questi casi chi non può cambiare data del viaggio troverà soluzioni alternative a prezzi comunque accettabili (a Madrid le tariffe alberghiere sono aumentate solo raramente). Normale, una certa incongruenza di costi tra alberghi 4* (non più ‘giovani’) e 3* (più recenti ed efficienti). Poca ricettività alberghiera nel resto della Comunidad, non grande e ‘turisticamente’ dipendente da Madrid (bello il Parador di Chinchòn).
Perché andare Se si elencassero i tanti motivi per cui Madrid (3.000.000 di abitanti, più un agglomerato urbano come sempre difficilmente quantificabile) va visitata, si scriverebbe un’enciclopedìa. Bastano comunque pochi richiami con riferimento alle principali motivazioni di un viaggio, per spiegare il boom turistico di Madrid, in continuo aumento: divertimento (la Movida, l’animazione delle sue strade –massime sulla Gran Via e alla Puerta del Sol- i locali notturni, il casinò, i bar sempre affollati), cultura (la più alta concentrazione al mondo di eccellenti musei –Prado, Thyssen-Bornemisza, Reina Sofia- nello spazio di una passeggiata, un itinerario sulle orme dei capolavori di Goya, l’architettura dei sovrani absburgici e di quelli borbonici, la Plaza Mayor, le serate al Teatro Clasico del Siglo de Oro), lo sport (una serata al Bernabeu), la gastronomia (il piacere di degustare le ‘tapas’ nelle tipiche ‘tascas’, il locale ‘cocido’ bollito madrilegno, le specialità di tutta la Spagna offerte in una miriade di ristoranti), il folklore (capitale della Spagna, Madrid ne rappresenta un perfetto concentrato: la Plaza de Toros è l’Università della tauromachia, molti i tablaos di flamenco, in estate spettacoli serali nella Madrid verace e all’Almudena sotto le mura del Palazzo Reale). Madrid si visita senza problemi (salvo, come in tutte le metropoli, stare attenti ai borseggiatori) e senza spendere molto (10 linee di metrò, in poco più di mezz’ora si va dal centro all’aeroporto per meno di 1.500 lire). A Madrid si mangia come nel Nord, si beve come nella Rioja, si ballano le Sevillanas come a Siviglia.
Escursioni suggerite nei dintorni: Toledo, Escorial e Valle dei Caduti, Avila, Segovia, Aranjuez, Alcalà de Henares, Ocana, Chinchòn.
Chiusura (1/1, Venerdì Santo, 1/5, 25/12, tutti i lunedì) e orari dei musei e dei principali monumenti: Prado, martedi-sabato 9/19, festivi 9/14 – Reina Sofia, martedi-sabato 10/21, festivi 10/14 www.museoreinasofia.mcu.es – Thyssen-Bornemisza, martedì-domenica 10/19 www.offcampus.es/museo.thyssen-bornemisza – Palazzo Reale (estivo, chiuso durante le cerimonie) giornaliero 9/18, domenica e festivi 9/15 – Las Descalzas Reales, 10.30/12.45 e 16/17.45, domenica e festivi 11/13.45, chiuso lunedì e venerdì pomeriggio. Escorial (escursione) ottobre/marzo 10/17, aprile/settembre 10/18. Informazioni al gennaio 2001.
Contatti utili Sito Que Hacer (Che Fare)? [email protected] Madrid Informaciòn www.munimadrid.es/ayuntamiento/html/indice.hmtl [email protected]
BARCELLONA Città
Come arrivare Voli diretti Iberia, Alitalia, Meridiana, Gandalf (Air France). Dall’aeroporto di Barcellona un treno porta alla stazione Sants, nel centrocittà (oltre ai normali collegamenti). Per chi va in auto, Ventimiglia dista circa 680 km da Barcellona (tutta autostrada a pagamento). In treno: oltre ai normali servizi via Genova e Ventimiglia, opera tra Milano e Barcellona il treno-letto notturno Salvador Dalì (lunedì, mercoledì, venerdì da Milano, martedì, giovedì e sabato da Barcellona).
Quando andare Clima e temperature paragonabili a quelle del litorale toscano e laziale (la capitale catalana è comunque più protetta dai venti grazie ai vicini Pirenei).
Ricettività Un problema (non per gli… albergatori e il turismo locale). Barcellona, ormai di gran moda, sta infatti vivendo un incredibile boom, non solo turistico (Fiere, congressi, Saloni, Sport, politica, affari, traffici del porto: facile il “tutto esaurito”) e i prezzi seguono la legge di domanda e offerta (soprattutto per le strutture centrali). Sono quindi previsti supplementi tariffari in molte date dell’anno. Come risolvere il ‘problema’? Prenotando per tempo e facendo buon viso all’offerta di sistemazioni nelle vicinanze e sulla non lontana Costa Brava.
Perché andare Attualmente Barcellona (1.500.000 abitanti, e un’infinità di centri urbani ormai congiunti senza soluzione di continuità) è sicuramente la città più ‘chiacchierata’ del mondo, nel senso che tutti ne parlano (ovviamente con entusiasmo) profondendosi in lodi per i progressi fatti, le novità, il rinnovamento, gli abbellimenti (dopo gli immensi lavori delle Olimpiadi), la qualità della vita e la molteplicità dei richiami (affari, arte, cultura, sport, folklore, scienza, politica) che producono il frequente “tutto esaurito” nei suoi pur numerosi alberghi di ogni categoria (in questi casi non resta che alloggiare il cliente nella non lontana Costa Brava recentemente collegata da una veloce superstrada costiera che abbassa i tempi del trasferimento). Poiché in occasione di Fiere, Saloni e Congressi, le tariffe alberghiere aumentano, per chi a Barcellona si reca solo per turismo è importante riservare con anticipo e verificare che non si scelto una data ‘difficile’. A Barcellona il gastronomo esulta, per una cucina tradizionale e legata all’eccellenza dei prodotti della terra (‘Escalibada’ misto di melanzane e verdure cucinate, ‘Fricando’ vitella con verdure, ‘escudella icarn d’olla’ brodo e carne di bollito, ‘gallina en pepitoria’ gallina con prosciutto, cipolla e spezie) ma anche innovativa (la Francia è dietro l’angolo) e ovviamente ricca di pesce (‘suquet’ stufato, ‘esqueixada’ insalata di baccalà) dell’antistante Mediterraneo. Oltre ai magnifici monumenti della città vecchia (la cattedrale), alle opere di Gaudì (in primis la Sagrada Familia) e all’obbligatoria passeggiata sulle Ramblas (con sosta al Mercato della Boquerìa) diverte una visita al Pueblo Espanol (case e vita quotidiana di una Spagna in miniatura, costruita nel villaggio ai piedi del Montjuich).
Escursioni suggerite nei dintorni: Costa Brava (con minicrociera), Montserrat, a Girona e Figueres (Dalì), alle Bodegas che producono il ‘Cava’, lo spumante spagnolo.
Chiusura e orari dei musei: Fundaciòn Joan Mirò, Merc-Ven-Sab 11/19, Gio 11/21.30, Festivi 10.30/14.30, chiuso il lunedì – Fundaciòn Tàpies, tutti i giorni 11/20, chiuso il lunedì – Museo Picasso, tutti i giorni 10/20, chiuso il lunedi – Fontane Luminose, inverno Sab-Dom 20/23, estate Gio-Sab-Dom 21/24.
Contatti utili Oficina Turismo Barcelona, tel. 00.34.93.30.17.443, fax 00.34.93.41.22.570
BILBAO Città
Come arrivare Voli diretti Alitalia con scalo, Iberia, Sabena, Swissair, Air France.
Quando andare Vedi clima della Spagna Verde.
Ricettività Buona per tutto l’anno, eccettuate le date con Fiere e Congressi (Bilbao è città industriale). In estate i suoi alberghi possono accogliere (Bilbao non è ‘balneare’ come San Sebastiàn e Santander) chi pernotta solo per una o poche notti e non trova posto sulla costa del Mar Cantabrico.
Perché andare Investita dalla crisi della metallurgia e delle costruzioni navali, Bilbao (400.000 abitanti, fondata il 13 giugno del 1.300) si è trasformata in città di servizi (importanti alcune Fiere settoriali, il Palazzo dei Congressi e della Musica). Ma è con l’apertura dell’incredibile Museo Guggenheim di Frank O. Gehry (1997) che Bilbao si è inserita tra i centri ‘turistici’ della Spagna, www.guggenheim.org tel. 00.34.94.435.90.00, fax 00.34.94.435.90.10. Il Museo è aperto da martedi a domenica, dalle 10 alle 20 (in luglio e agosto dalle 9 alle 21) chiuso il lunedì: ingresso 1.000 pesetas, pensionati e studenti 500, bambini sotto i 12 anni gratuiti, gruppi da 20 partecipanti 900 pesetas. Visitato il museo risulterà interessante la conoscenza del ben preservato Casco Viejo, la città vecchia, con soste nella Plaza Nueva e al Mercado de la Ribera. Per il gastronomo, Bilbao è una mecca perché per i baschi la cucina è un culto: nei bar trionfo delle ‘tapas’ (funghi perretxikos, insaccati, ‘mariscos’ frutti di mare, vino Txacolì) prima di sedersi a tavola (tanti i ristoranti pluridecorati) per un ‘besugo’ pagello o un ‘bacalao vizcaìna’ alla basca (baccalà con cipolla, peperoni, tuorlo d’uovo, peperoncino, mollica di pane). Il turista appassionato di Ferias y Fiestas può godere la Semana Grande (corride, gastronomia, musica, concerti) otto giorni di festa con inizio il sabato che segue al Ferragosto. Una autostrada (a pagamento) e una ‘autovia’-superstrada, collegano Bilbao alle poco distanti, belle città della costa (San Sebastiàn,
Santander) e dell’interno (Burgos, Pamplona, Vitoria).
Contatti utili Oficina de Turismo Bilbao tel. 00.34.944.79.57.60
SIVIGLIA Città
Come arrivare Voli Iberia via Madrid o Barcellona. Chi non trovasse posto su voli per Siviglia (e viaggia Fly & Drive) può volare in alternativa su altri aeroporti andalusi (Jerez de la Frontera), Granada, Malaga, non distanti e ben collegati da ‘autovias’ superstrade.
Quando andare Vedi clima dell’Andalusia.
Ricettività Ottima, dopo la costruzione di molti alberghi in occasione dell’Expo 92, ma…. (e il suggerimento è importante per la clientela italiana, abituata a prenotare all’ultimo momento). Oltre all’immancabile “tutto esaurito” in occasione della Semana Santa (Pasqua) e della Feria (due settimane dopo Pasqua) -si prenoti quindi con molto anticipo e si comprendano gli alti supplementi tariffari vista la grande eccezionalità dei due avvenimenti- si possono verificare problemi di disponibilità alberghiera in occasione di Congressi e altre manifestazioni. In tal caso non resta che accettare l’offerta di grandi strutture, funzionali e moderne, nei dintorni della città (si deve ricorrere all’auto o al taxi, ma gli alberghi proposti sono ottimi, con aria condizionata e piscina). Una buona per gli italiani in vacanza in luglio e agosto: alta disponibilità alberghiera, inversamente proporzionale ai prezzi, bassi (fa calduccio).
Perché andare Capitale della regione sicuramente “più turistica” di tutta la Spagna, Siviglia (750.000 abitanti) si descrive da sola. Con il suo folklore (la Semana Santa –processioni dal lunedì al venerdì santo-, la Feria –dura una settimana-, altre ‘Fiestas primaverales’, le corride nella Plaza de Toros –monumento nazionale- d’estate anche notturne), le bellezze monumentali (la cattedrale –terza nel mondo per dimensioni-, la Giralda –campanile della cattedrale, antico minareto-, i Reales Alcazares, il Barrio de Santa Cruz), la cultura (il Museo de Bellas Artes, l’Archivo de Indias, l’Università e il suo edificio), la gastronomìa (gli ‘esparragos trigueros’ asparagi selvatici, gli Huevos a la Flamenca –uova con verdure-, i ‘dulces de convento –dolci delle suore-, i ‘desayunos’ –ricche prime colazioni- nei bar della Sierpes, la strada pedonale dello shopping, protetta dal caldo estivo dai ‘toldos’, tendoni il cui colore, generalmente arancione, crea curiosi giochi di luci e ombre). Le ‘Tapas’, poi, sono un culto, da internet …. www.sevilladetapas.com [email protected] e sono suggerite al turista italiano abituato a cenare presto (soprattutto d’estate, i ristoranti di Siviglia non aprono prima delle 21, e anche qualche minuto dopo, salvo ‘forzata’ richiesta di servizio).
Visite ed escursioni suggerite: sull’altra sponda del Guadalquivir il Parco Tematico della Isla Magica e il Conjunto Monumental de la Cartuja (rifugio di Cristoforo Colombo) – Interessanti minicrociere in battello sul Guadalquivir (solo visita della città dal fiume o navigazione fino al mare, lungo le rive del Coto de Donana) – Italica (a 7 km, località Santiponce) città romana fondata nel III secolo A.C. da Scipione l’Africano, diede i natali agli imperatori Traiano e Adriano – Cordoba a 134 km di ‘autovia’ o in 40 minuti di Ave – Jerez de la Frontera a 95 km – Huelva a 94 km.
Contatti utili Orari di visita a monumenti e musei (Oficina de Turismo www.sevilla.org tel. 00.34.954.221.404, fax 00.34.954.229.753): con riferimento alla stagione estiva (giugno – settembre, compresi) monumenti e musei chiudono nelle ore più calde (generalmente dalle 13 all 16) e anche ai visitatori è suggerita l’abitudinaria ‘siesta’ sivigliana.
ANDALUSIA Granada Cordoba Malaga
Come arrivare Voli Iberia e Air Europa via Madrid o Barcellona a Siviglia, Malaga, Granada, Almerìa e Jerez de la Frontera, volo diretto Alitalia a Malaga. In auto: vedi la tabella distanze da Ventimiglia (se non di tratta di un viaggio di una famiglia… numerosa, il Fly & Drive può risultare più economico).
Quando andare Il clima andaluso è decisamente ottimo ma con opportune considerazioni (la regione è vasta e quindi soggetta a variazioni). In inverno non è mai freddo, può però provenire umidità dall’Atlantico (vento e pioggia): le coste occidentali mediterranee, protette dalle montagne, godono di un tempo migliore (eccellente microclima nella provincia di Almerìa). Estate decisamente calda, ma poco umida, nella pianura centrale (Siviglia, Cordoba): meglio non stare in giro e fare una siesta tra le 13 e le 17 (temperatura eccellente dopo il tramonto). Ovvia quindi l’eccellenza del clima in primavera a autunno.
Ricettività Ottima soprattutto perché diversificata. Si va dalle grandi strutture di Torremolinos e Benalmadena al lusso dei Club di Marbella, da un ben organizzato agriturismo a tanti Paradores storici (spledido quello di Granada), dagli ottimi 4 e 5* (ma l’offerta è valida anche per i 3 e i 2*) delle grandi città alle eleganti Haciendas –poderi- e Cortijos –fattorie- per pernottamenti nel ‘campo’ (accoglienti, pulite, economiche e in oasi tranquillità le strutture ricettive sui monti). Vedi catene alberghiere in Andalusìa in Informazioni Pratiche.
Perché andare L’Andalusìa è vecchia quanto il mondo, si è perso quasi il conto delle genti, popoli, razze, religioni, culture, eserciti che si sono insediati, sono passati, vi hanno lasciato un’impronta. Andalusìa, pertanto, è sinonimo di cultura (triplice: a Cordoba, nella Mezquita, Patrimonio dell’Umanità dal 1984, e nelle strette ‘calles’ che la circondano, convissero pacificamente, e pensarono liberamente, ebrei, arabi e cristiani). Nell’attuale provincia di Huelva si progettò e di lì partì la Scoperta dell’America, Malaga e Granada hanno dato i natali a Picasso e Garcìa Lorca, Siviglia ha da poco prodotto un’Esposizione Universale di grande successo, il poeta Alberti, recentemente scomparso nacque in provincia di Cadice e ne amò i panorami. Se alle proposte di viaggi intelligenti, in magnifiche città, l’Andalusìa unisce il valore aggiunto di un eccellente clima, spiagge e campi di golf, una gastronomia legata ai sapori semplici e genuini dei prodotti della terra, panorami spazianti da maremme a bianchi paesi appollaiati sui monti, si capisce perché andarvi –dicono gli americani- è un ‘must’, un obbligo.
La formula Fly & Drive è certamente uno dei modi migliori per visitare l’Andalusìa: si può arrivare (da Madrid o Barcellona) in uno dei suoi 5 aeroporti (Siviglia, Malaga, Granada, Almerìa, Jerez de la Frontera) e partire da un altro, dopo un soggiorno balneare sulle coste (con visite diurne alle città d’arte) o aver compiuto un’itinerario non impegnativo grazie alle ragionevoli distanze (vedi “Distanze in kilometri tra le principali città”).
Per chi non guida sono organizzati tours con partenze garantite (da Malaga e Madrid), con possibilità di estensione del soggiorno. Per Andalusìa non si intende solo le città monumentali (Siviglia: la cattedrale, il Barrio de Santa Cruz, i Reales Alcazares, la Plaza de Toros – Cordoba: la Mezquita, l’Alcàzar, il Barrio Judìo – Granada: l’Alhambra, il Generalife, la cattedrale), l’allegra vita sulla Costa del Sol (Torremolinos e Benalmàdena, ormai un unico agglomerato urbano, le località più note), il lusso del jet set a Marbella e Puerto Banùs, le decine di campi di golf tra Malaga e Gibilterra. Per chi dell’Andalusìa vuole saperne di più, ecco anche: i Pueblos Blancos (paesi montani dalle bianche case rivestite dalle calce) intorno a Ronda (splendida città tipicamente andalusa) – il Parco Nazionale del Coto de Donana (da visitare a fine inverno, primavera) – le Alpujarras (zona montagnosa tra la Sierra Nevada di Granada e il Mediterraneo) – il deserto di Tabernas (Almerìa) con i sets degli Spaghetti Western – le frastagliate coste marittime del Parco del Cabo de Gata – i monti e le miniere della Sierra de Aracena – le spiagge ventose per windsurfisti tra Tarifa e Cadice – la Scuola Andalusa di Equitazione a Jerez de la Frontera – la Ruta del Toro – le Terre Colombiane nella provincia di Huelva. Da non perdere, grandissimo appuntamento andaluso, a Pentecoste, la Romerìa, pellegrinaggio del Rocìo, nelle ‘marismas’ maremma del Guadalquivir (un milione di fedeli, colori, canti, luci, folklore, cavalli, processioni, gitani, il melodico Flamenco e le animate Sevillanas).
La gastronomia andalusa è prelibata grazie alle tradizioni (cristiani, arabi ed ebrei a tavola nei secoli) e alle sue ‘materie prime’: l’olio proveniente da infinite distese di ulivi (ottimi i fritti), verdure, i prosciutti (il famoso ‘jamòn’ prosciutto ‘pata negra’ del maiale iberico nutrito ‘de bellota’ con ghiande), gli altri insaccati (chacina), il pesce del Mediterraneo e dell’Atlantico (alla loro confluenza, tra Ceuta e Gibilterra, abbondano pesci altrove rari), gli ovini (corderos, cabritos) dei monti, miele e sciroppi dalla frutta della pianura, vini (Montilla-Moriles in provincia di Cordoba, i Finos di Jerez de la Frontera e la Manzanilla di Sanlucar de Barrameda). A tavola, quindi per il noto ‘gazpacho’ (minestra fredda di verdure un tempo passate al setaccio), l’’Ajoblanco’ di Malaga (minestra fredda a base di aglio e mandorle), i ‘Rinones’ rognone al Jerez, il ‘Salmorejo’ di Cordoba (un purè, gazpacho più denso, servito freddo), la ‘Pipirrana’ insalata mista e per dolci i Pestinos (fritti con miele) e il Tocino de Cielo (una superlaborata e concentrata crème caramel).
Contatti utili Andalucìa Turismo www.andalucia.org – Agroturismo Hoteles Rurales www.rgo.net/ahra – Cordoba Turismo [email protected] – Granada Turismo [email protected] www.dipgra.es Bono Turistico acquistabile presso la Caja de Ahorros de Granada (tel. 00.34.902.100.095): comprende la visita (fissando data e ora) di Alhambra, Generalife, Cappella Reale, Monasterio de la Cartuja, Parque de las Ciencias e include 10 corse su autobus urbani e microbus colleganti con l’Alhambra (tel. biglietteria Alhambra 00.34.958. 220.912).
BALEARI Maiorca Minorca Ibiza Formentera
Come arrivare Voli di linea Iberia e Air Europa via Madrid e Barcellona – in nave, compagnia Transmediterranea e altre compagnie, da Barcellona e altre località della costa mediterranea (vedi informazioni: Vettori).
Quando andare Il clima non differisce molto da quello della Sardegna meridionale. Più fresco e ventoso (Mistral, vicinanza del Golfo del Leone) a Minorca. Idilliaco durante tutto l’anno a Maiorca (protetta dalle montagne della costa nord). Clima ancor più tiepido a Ibiza e Formentera (le più meridionali e vicine al continente).
Ricettività Ottima (non si dimentichi che, turisticamente parlando, Maiorca è l’isola più longeva del mondo, avendo cominciato ad accogliere turisti più di 50 anni fa). Fortunatamente per gli italiani, in luglio e agosto, i mesi da loro più richiesti, molta disponibilità alberghiera è liberata dalla clientela nordica, più incline al tepore delle altre stagioni. Talvolta, però (soprattutto a Maiorca e Ibiza) l’assenza di tedeschi e inglesi non basta ed è pertanto consigliabile non voler partire nelle ‘solite’ 4 settimane a cavallo di Ferragosto. Formentera è il vero ‘problema’ del booking estivo nelle Baleari perchè gli alberghi sono pochi e per di più non grandi (e contemporaneamente la richiesta di camere e appartamenti è superiore all’offerta): per trovare posto, quindi, non resta che suggerire una prenotazione anticipata (abitudine sconosciuta al mercato italiano).
Perché andare Trattandosi della parte di Spagna più vicina all’Italia (si intende alla Sardegna) e della destinazione balneare più frequentata nella storia del turismo italiano all’estero, è forse superfluo descrivere le Baleari. Restano solo da evidenziare le differenze tra Maiorca, Menorca, Ibiza e Formentera affinchè –per quei pochi clienti che entrano in agenzia non ‘sapendo già tutto’- sia possibile dare spiegazioni, suggerimenti e consigli.
Per le sue vaste dimensioni, Maiorca (la cui capitale, Palma, conta più di 300.000 abitanti) si differenzia dalle altre isole perché permette contemporaneamente una vacanza ‘turistica’ e balneare, con soggiorni dedicati non solo alla spiaggia. Nell’interno si godono belle vedute agresti (visita romantica a Valldemossa con i ricordi di George Sand e Chopin), bellissimi i panorami sulla costa Nord, angoli ‘da mari del sud’ a Formentor, simpatica un’escursione sul vecchio trenino di Soller (sferraglia dal 1912 e collega Palma al porto di Soller in meno di un’ora, tra campi di frutta e uliveti). Oltre a lunghi soggiorni, pertanto, a Maiorca può essere consigliato l’agriturismo. Sito Palma www.a-palma.es
Minorca (dichiarata dall’Unesco Riserva della Biosfera), isola prevalentemente piatta e rifrescata dalle brezze, vanta belle spiagge e due magnifici porti naturali (Maò e Ciutadella). La clientela italiana, in particolare quella milanese, preferisce l’affitto di ville e appartamenti alle vacanze in albergo. In luglio e agosto conquistare un ok su un volo di linea non è così facile (solito invito a prenotare per tempo) e l’offerta di posti sui voli charter varia di anno in anno.
Ibiza forma con Formentera le isole Pitiusas (in greco antico, dei pini), le più meridionali delle Baleari. Mentre Formentera ha una clientela prevalentemente dedicata a una vacanza diversa, tra la natura non intaccata da un eccessivo sviluppo urbanistico (vedi ricettività), Ibiza differenzia l’offerta turistica tra la vita notturna nella capitale Eivissa (rivolta ai giovani) e i tranquilli alberghi balneari di Platja d’en Bossa e Sant Antoni sulla costa occidentale.
La gastronomia delle Baleari si fonda sulla ricchezza di ulivi, l’allevamento del maiale e la cacciagione. La ‘caldereta’ di aragosta a Maò (ove nacque la maionese, un rifacimento della salsa ali-oli), la ‘sobrasada’ –insaccato di carne di maiale finemente tritata e speziata- e la ‘ensaimada’ –una sorta di grande brioche elicoidale impastata con lo strutto, sono le specialità più note sui tavoli dei ristoranti insulari.
Collegamenti con il continente e interni tra le Baleari. Palma-Barcellona 8h = Palma-Valencia 5h = Palma-Ibiza (Sant Antoni) in aliscafo 2h, in ferry 4 h 30 = da Alcudìa (al nord di Maiorca) a Ciutadella (Minorca) 1 h 15, in ferry 3 = Maò-Barcellona 9 h 30 = Ibiza-Formentera 0.45 h = Ibiza (Sant Antoni)-Denia 3 h 30 = Ibiza-Valencia 6 h 30 = Ibiza-Barcellona 9 h 40 = Fast Ferry Ibiza-Palma 2 h 15. Vedi Informazioni Generali: Vettori Aerei Treni.
Contatti utili Turismo Insulare www.visitbaleares.com – Turismo Baleari www.caib.es – Agroturismo Tel. 00.34.971.721.508, Fax 00.34.971.717.317
CANARIE Tenerife Gran Canaria Lanzarote Fuerteventura Gomera Hierro La Palma
Come arrivare Voli Iberia e Air Europa, via Madrid o Barcellona – in nave, con la compagnia Transmediterranea. Buoni (aerei, aliscafi, ferry) i collegamenti interni, soprattutto tra le due isole principali (Tenerife e Gran Canaria) e le più turistiche tra quelle minori (Lanzarote, Fuerteventura).
Quando andare Alle Canarie, garantiscono, ed è vero, è “primavera eterna”, pertanto ogni giorno dell’anno è buono per andarvi.
Ricettività Le urbanizzazioni nel sud delle due isole importanti (le ben note Playa de las Americas e Los Cristianos a Tenerife, Maspalomas e Playa del Inglès a Gran Canaria) garantiscono quasi sempre una sistemazione, sia in alberghi che in appartamenti. A Tenerife, meno strutture nella più elegante, e quindi un filino più costosa, Puerto de la Cruz (prenotare con anticipo). Buona la disponibilità media a Lanzarote e Fuerteventura (megastrutture in quest’ultima isola). Poca ricettività a El Hierro, buona a La Gomera, in aumento a La Palma (in ciascuna di queste isole è presente un Parador).
Perché andare Pressochè totalmente impostata sui voli charter diretti a una sola isola, in Italia l’offerta turistica delle Canarie ha dato luogo a una sorta di equivoco. Si è infatti circoscritto un viaggio alle Canarie a un semplice soggiorno balneare, prevalentemente nelle urbanizzazioni turistiche al sud di Tenerife (Playa de las Americas e Los Cristianos) e di Gran Canaria (Maspalomas e la nota Playa del Inglès) oltre che a Lanzarote e Fuerteventura. Acquistata una vacanza – mare, il turista ha visitato le Canarie meno del dovuto, quando, invece, le Sette Isole d’Oro (o Isole Fortunate e Giardino delle Esperidi) meriterebbero una conoscenza più approfondita, più da viaggiatori che da turisti ‘da Villaggio’. Perché le Canarie sono bellissime, impensabili, e ogni isola che si visita sorprende per caratteristiche profondamente differenti da quella appena lasciata. A Tenerife si sta col nasu all’insù ad ammirare il Teide (3717 metri, la più alta montagna di Spagna, su compiono magnifiche passeggiate nella sua vulcanica valle (notti al Parador), si gode un Carnevale ‘stile Rio’, si visitano la vecchia città universitaria La Laguna e i grandi paesaggi de La Orotava. Gran Canaria offre la particolare posizione geografica della capitale Las Palmas e la lussureggiante vegetazione dell’interno dell’isola. Lanzarote incanta per i capricci vulcanici che vi ha giocato la Natura e le invenzioni artistiche di Cesar Manrique, architetto locale da poco scomparso. Fuerteventura sembra un lembo d’Africa staccatosi dall’antistante Sahara, ventosa e ricca di infinite spiagge sabbiose è la mecca di windsurfisti e innamorati a passeggio sul bagnasciuga.
Le 3 isole esterne, La Gomera, El Hierro, La Palma, le più occidentali, sono poco note al turismo di massa e vanno suggerite a chi ama la natura e i paesaggi intrisi di verde sullo sfondo del mare. Tre destinazioni che meriterebbero migliore considerazione da parte di chi sa viaggiare, soprattutto perché visitarle è estremamente comodo: ciascuna conta su buoni collegamenti (La Gomera, poco lontana da Tenerife, in ferry, El Hierro e La Palma in aereo e in nave), offre un Parador (a La Palma e La Gomera anche buoni alberghi) ed altri efficienti servizi turistici (autonoleggio, escursioni, soggiorni). Ulteriore grande vanto delle Canarie, i Parchi Nazionali.
La gastronomia delle Canarie esibisce piatti a base di pesce (il ‘sancocho’ pesce bollito e servito con i ‘mojos’, salse, verde quella al coriandolo, rossa quella al peperoncino), di carne (il ‘puchero canario’, un bollito con verdure) e dolci intensamente zuccherati di indubbia origine araba. Curioso, il ‘gòfio’, alimento preparato con farina di cereali vari, tostati e macinati.
Contatti utili Canarias Turismo www.gobcan.es – Lanzarote www.turismolanzarote.com – La Palma www.la-palma-tur.org – Fuerteventura www.cabildofuer.es
CASTILLA LA MANCHA Toledo Cuenca
Come arrivarvi Non esistono aeroporti principali, si vola a Madrid (e successivo Fly&Drive).
Quando andare Al centro della penisola iberica e sull’altopiano della Meseta, il clima continentale riserva inverni freddi ed estati calde (temperature sopportabili con l’aria secca). Primavera e autunno sono pertanto le stagioni migliori.
Ricettività Salvo Toledo, l’enorme offerta alberghiera nella vicina Madrid non ha favorito la costruzione di grandi che ama gli spazi enormi, i panorami infiniti.strutture turistiche nella Comunidad. Belli i Paradores di Toledo, Cuenca, Almagro.
La Castilla La Mancha (un tempo chiamata La Nueva) evoca davvero Don Chisciotte (mulini a vento a Campo de Criptana e Mota del Cuervo, ricordi cervantini a El Toboso, Puerto Làpice, Tomelloso) e viene gustata dal viaggiatore
Perché andarvi Un tempo nota come ‘La Nueva’ (l’attuale Castilla y Leòn era La Vieja, vecchia), La Castilla La Mancha occupa il grande altopiano, la meseta, a sud e a ovest della Comunidad de Madrid. Anche per i meno sensibili alle umane vicende, il nome della regione evoca il travaglio spirituale, le folli passioni e le gloriose miserie di don Chisciotte. Se poi il viaggiatore cede ai ricordi delle letture cervantine e sogna Dulcinea e Sancho Panza sullo sfondo degli infiniti panorami della Mancha, ecco che il viaggio diventa un obbligo morale e culturale e Puerto Làpice, El Toboso e Tomelloso diventano qualcosa di più inquietante di freddi nomi geografici. Sta il fatto che l’immortale storia di Cervantes è sempre più di moda (un tour operator locale propone un ‘pacchetto di viaggio sulle orme di don Chisciotte) e alla vista dei mulini a vento di Campo de Criptana e di Mota del Cuervo non tutti restano indifferenti. Aspra terra di gente rude (fu teatro della Reconquista cristiana) la Castiglia La Mancha passa dall’onirico alla Storia offrendo l’incredibile vista di Toledo dai ‘Cigarrales’ al di là del Tago (un consiglio: pernottare una notte nella città imperiale, evitando il ‘mordi e fuggi’ con ritorno alla vicina Madrid). Nella Castilla La Mancha occidentale non sfugge la bellezza di Cuenca (che non è solo le strafotografate Casas Colgadas, soprattutto dopo che è stato aperto l’interessante e avveniristico museo de Las Ciencias). Sull’autovia Madrid-Valencia va inoltre compiuta qualche diversione, per ammirare il monastero di Uclès, le rovine romane di Segòbriga e visitare la medioevale ben preservata Alarcòn (si può dormire nel castello Parador). A chi invece attraversa la Castilla la Mancha diretto da Madrid all’Andalusìa, è suggerita una deviazione ad Almagro, eccellenti la piazza ‘fiamminga’ delle Fiandre, il ‘Corral de Comedias’ teatro integro del XVI secolo e il Parador monastero).
Contatti utili Castilla La Mancha Turismo www.jccm.es Oficina de Turismo de Toledo, tel. 00.34.925.220.843, fax 00.34.925.252.648. Paradores vedi: Vettori Alberghi Treni. Chiusura e orari dei monumenti a Toledo: la Sinagoga, il museo El Greco e Santo Tomè sono chiusi il lunedì – orari di visita della cattedrale, lunedì-sabato 10.30-12 e 16-18, domenica e festivi 14-18.
ESTREMADURA Caceres Mèrida
Come arrivare In auto (Fly&Drive), Merida dista 338 km da Madrid e 196 da Siviglia.
Quando andare In primavera e autunno (clima continentale, caldo d’estate e ventoso d’inverno).
Ricettività Non abbondante (turismo recente) ma buona a livello di hotels 4* e soprattutto di Paradores.
Perché andare A sudovest di Madrid, attraversata dalla strada per Lisbona, l’Estremadura è una delle poche regioni spagnole non bagnate dal mare e senza validi collegamenti aerei (l’operativo dell’aeroporto di Badajoz è attualmente in via di sviluppo). Questo relativo isolamento –da eventi bellici e dalla cosiddetta civiltà industriale- ha però dotato la Comunidad (capitale Mèrida) di due carte vincenti nell’ambito del turismo ecologico e culturale. L’Estremadura è stata infatti definita uno degli ultimi “polmoni d’Europa”, per l’aria incontaminata, i verdi panorami e gli orizzonti bucolici. La stessa agricoltura, attività precipua degli ‘extremenos’, ha subito poca ‘industrializzazione’ (fino a non molto tempo fa vigeva il latifondo), pertanto il turista con ascendente ecologico che parte per l’Estremadura va sul sicuro. Quanto a cultura, ce n’è da vendere, con monumenti che spaziano da quelli dell’impero romano di Augusta Emerita oggidì Merida (eccellente il museo romano, poco distanti il teatro e l’anfiteatro), a quelli del più recente impero spagnolo (cui aggiungere il monastero – fortezza di Guadalupe). Gran parte dei Conquistadores di quella America che “valeva un Perù”, tornavano alla terra natìa investendo le ricchezze accumulate nella costruzione di palazzi, case ‘senoriales’, fortezze e conventi. Ecco la bellezza di Caceres (la città antica è Patrimonio dell’Umanità), Trujillo (patria dei Pizarro e di altri 600 Conquistadores), Plasencia, Jerez de los Caballeros (torri barocche), Coria, Olivenza (gotico manuelino), Zafra. Il bongustaio va in Estremadura perché sa che gran parte dei maiali ‘iberici’ che forniscono l’eccellente ‘jamòn’, prosciutto ‘pata negra’, sono allevati con le ghiande delle querce dei tanti boschi della regione. A tavola si chiederà il ‘gazpacho’ locale, meno elaborato di quello andaluso: ottimi, inoltre, il ‘pisto’ caponata e il ‘frite’ stufato di capretto. In ascesa i rossi vini di Barros. Il miglior modo per visitare l’Estremadura è offerta dal Fly&Drive (da Madrid o da Siviglia, distanze più o meno equidistanti).
Contatti utili Turismo nella regione www.turismoextremadura.com Paradores in Estremadura www.paradores.es
CASTILLA Y LEON Salamanca Burgos Avila Segovia Valladolid Leòn
Come arrivare Vedi voli a Madrid (a sud della Comunidad) e Bilbao (a nord) indi in auto (Fly&Drive).
Quando andare Continentale (non è bagnata dal mare) e adagiata sulla ‘meseta’ (un altopiano con un’altitudine media superiore ai 700 metri) la Castilla y Leòn possiede un clima freddo d’inverno (pungente ma sovente secco) e caldo d’estate (sopportabile perché raramente umido). Ne consegue che, per una visita, le migliori stagioni sono l’autunno e la primavera.
Ricettività Buona, al prezzo giusto, e favorita dalla possibilità, in caso di indisponibilità alberghiera in una città, di spostare il pernottamento in una località vicina (le distanze tra i più bei centri monumentali sono ragionevoli). L’offerta di Paradores e alberghi, soprattutto 4 e 3*, è ancor più valida se si tiene conto che queste strutture sono in gran parte ricavate da edifici storici o nobiliari e comunque ubicate nell’ambito di zone e contesti storici.
Perché andarvi La Castilla y Leòn, con i suoi 94.000 kmq (poco meno di un terzo dell’Italia, è la più grande regione d’Europa) costituisce un grande museo storico e artistico all’aria aperta. Se si aggiunge che la cosiddetta civiltà moderna non ha intaccato più di tanto l’ambiente naturale di città e campagna, e che la gastronomia è tuttora espressa dalla semplicità dei prodotti della terra e dell’allevamento locale, ne deriva che la Castilla y Leòn va visitata da un viaggiatore attento, sensibile ai vecchi valori di un tempo, voglioso di ‘gozar de la vida’, godersi la vita senza fronzoli e vedere cose belle filtrate dalla Storia.
L’importanza ‘turistica’ della regione è tale da giustificare un viaggio in Spagna dedicato soltanto alla sua conoscenza, tenuto anche conto che tutte le sue 9 città capoluogo di provincia –e si aggiungano tante altre località minori- meritano una sosta. Sulla ‘meseta’, l’altopiano castigliano dagli orizzonti infiniti, con un’altitudine media di 7-800 metri, vanno visitate Salamanca, Avila, Segovia (città proclamate Patrimonio dell’Umanità, grande motivo di vanto della Comunidad), Burgos, Leòn, Valladolid, Zamora, Sòria, Palencia). A 200 km da Madrid, la bellezza di Salamanca (ospita una delle più antiche e importanti università del mondo) è assoluta (la ‘doppia’ cattedrale, San Esteban, la Casa de las Conchas, la Plaza Mayor). Ma prima di Salamanca, arrivando da Madrid, a metà strada, si è visitato Avila di Santa Teresa, (la ‘Città dei Cavalieri’, la più alta capitale di provincia della Spagna, 1.127 metri), contornata da un’impressionante perché intatta cinta di mura. Segovia (meno di 100 km dall’aeroporto di Madrid, può essere comodo visitarla prima del volo per l’Italia) spazia nella Storia: dall’incredibile acquedotto romano allo slanciato Alcàzar, passando attraverso il gotico rinascimentale della cattedrale, la ‘Dama de las Catedrales’. Burgos (‘Capital y Cabeza de Castilla’) vale il viaggio soltanto per la sua cattedrale gotica (e le strade prive di sfarzo ed esibizione, secondo le abitudini ‘castellane’). La romana Leòn (fu sede della ‘Legio VII Gemina’) esibisce tre gioielli dell’architettura: la cattedrale (incredibile il rosone), San Marcos (oggi Parador) e San Isidoro (teneri affreschi romanici). Ultima capitale della Spagna prima di Madrid, lo è attualmente della Comunidad Autonoma, Valladolid profuma di Storia e propone, adiacente alla bella chiesa di San Pablo, un magnifico Museo Nacional de Esclutura (inuumerevoli capolavori ricavati dal legno). La tranquilla e agreste Zamora, tappa sul Duero della ‘Ruta de la Plata’, esprime il meglio dell’architettura romanica (la cattedrale del XII secolo, la Magdalena, Santa Maria La Nueva). Se Soria e Palencia, come capoluoghi, non possono competere in bellezza con le 7 ‘sorelle maggiori’ della Castilla y Leòn, quantomeno propongono dintorni baciati da una natura pura e preservata. Lungo la provincia di Palencia passa inoltre uno dei più interessanti tratti (a Fromista San Martìn, tripudio del romanico, notevoli Santa Clara e Santa Maria del Camino a Carriòn de los Condes) del Camino de Santiago, lo splendido itinerario della Fede, dell’arte e della Cultura, che attraversa la Castilla y Leòn da Redecilla (Burgos) a Laguna de Castilla (Leòn).
La gastronomia ‘castellana’ è semplice, rifugge dalle elaborazioni, vanta soprattutto l’eccellenza nell’arrostire il ‘cochinillo o tostòn’ maialino e il ‘lechazo’ agnello (maestri i ristoratori di Segovia). Un discorso a parte meritano il ‘bacalao al ajo arriero’ (alla mulattiera: olio, cipolle, aglio, peperoni) dalla provincia di Leòn e la ‘olla podrida’ (una minestra di fagioli borlotti con carni di maiale) da Burgos. Con il freddo si gustano la ‘sopa’ zuppa ‘castellana’ e il ‘cocido’ bollito, gli stufati ‘guisados’. Tra i dolci, le ‘natillas’ (una crema ‘delle monache’) e le ‘yemas de Santa Teresa’ (tuorli d’uovo e zucchero, specialità di Avila). Sono giunti alla maturità i vini di Rueda e di Toro, primeggia in Spagna (con il Rioja) il Ribera del Duero.
Contatti utili Castilla y Leòn Turismo www.jcyl.es/turismo – Patronato de Turismo Zamora tel. 00.34.980.51.43.29, fax 00.34.980.53.64.95 – Turismo Rurale [email protected] – Oficina Turismo de Avila tel. 00.34.920.21.13.87 – Oficina Turismo Valladolid tel. 00.34.983.35.18.01 – Paradores in Castilla y Leòn www.paradores.es – Jornadas Gastronomicas Matanza www.logiccontrol.es/virreepalafox/
LA RIOJA
Come arrivare In auto (Fly&Drive), Logrono, la capitale, dista 325 km da Madrid, 477 da Barcellona, 137 da Bilbao.
Quando andare Ottimi primavera e autunno, buona l’estate, rischio di freddo e pioggia in inverno (clima continentale).
Ricettività Buona, alberghi di ogni categoria a Logrono, Parador a Santo Domingo de la Calzada.
Perché andare Incastonata tra Castilla y Leòn, Paese Basco e Navarra, la Rioja (capitale Logrono, 130.000 abitanti) è la più piccola delle regioni spagnole (superficie inferiore a quella della provincia di Bari) ma si fa valere per l’importanza della sua offerta turistica. E’ infatti attraversata dal Camino de Santiago, che propone interessanti monumenti a Logrono, Estella e Santo Domingo de la Calzada. Da Nàjera è suggerita una deviazione (meno di 20 km) ai due bei monasteri (Suso e Yuso) di San Millàn de la Cogolla, culla della lingua ‘castellana’, l’odierno spagnolo. Ma basta il nome (il Rioja è infatti il vino più noto e pregiato di Spagna, insieme a quello prodotto nella vicina Ribera del Duèro), per attrarre nella Rioja gli enogastronomi oltre agli amanti dell’arte e delle vicende religiose. Haro è il principale centro vinicolo e tante ‘bodegas’ attendono il degustatore, ben lieto di procedere alla ‘cata’, assaggio, tra dolci panorami (in caso di paragone obbligatorio si pensi al Chianti) di colline e verdi filari. Non meno importante è la gastronomia (di cui l’appellativo ‘a la riojana’ per piatti di cacciagione e verdure: pochas estofadas, pimientos rellenos, ‘guisos’ piatti in umido). Per San Mateos, Feria e Festa del vino a metà settembre. La Rioja è pertanto da proporre a chi viaggia con interessi culturali, ricerca i piaceri del ‘bon vivant’, è intrigato da vicende storiche e intende dedicarsi a un turismo individuale privo di mondanità.
Contatti utili Oficina de Turismo di Logrono, tel. 00.34.941.260.665 – Oficina de Turismo de Santo Domingo de la Calzada tel. 00.34.941.343.334
SPAGNA VERDE – GALIZIA ASTURIE CANTABRIA PAESE BASCO
Come arrivare Voli Iberia, via Madrid e Barcellona, in Galizia (aeroporti a Santiago de Compostela, Vigo, La Coruna), nelle Asturie (Oviedo), in Cantabria (Santander), nel Paese Basco (San Sebastiàn, Vitoria, vedi Bilbao).
Quando andare Le regioni atlantiche sono soggette a una estrema variabilità del tempo. In inverno temperature raramente basse ma prevalenza di vento e nubi. Estate fresca con temperatura dell’acqua non per bagnanti mediterranei. Clima complessivamente accettabile, aria limpida e natura rigogliosa in primavera e autunno.
Ricettività Buona durante tutto l’anno, tranne in luglio e agosto (non solo le meno note località costiere, ma anche le grandi città come San Sebastiàn e Santander, sono considerate ‘balneari’ e spesso vige il “tutto esaurito”). In estate, va pertanto accettato quanto risulta disponibile nel booking di alberghi e tour operators (meno difficile trovare da dormire nelle zone interne). In alta stagione, anche a Santiago de Compostela non è così facile trovare una camera d’albergo (ancor più difficile il Parador).
Perché andarvi Quattro regioni, adagiate orizzontalmente tra l’Atlantico e la Spagna centrale, si sono riunite nella promozione turistica definendosi la Spagna Verde. L’appellativo è azzeccato, tant’è che questa area nordoccidentale della penisola iberica è conosciuta anche come “Spagna svizzera”. In Spagna, pertanto, ecco un turismo nuovo, diverso da quello delle spiagge mediterranee, un crescente flusso di visitatori poco interessati alla tintarella e alle chiacchiere sotto l’ombrellone, bensì più cuiosi e attenti a paesaggi, panorami, bellezze artistiche e piaceri del palato.
Ultima Comunidad, in senso geografico per la sua posizione protesa nell’Atlantico al nordovest della Spagna, la GALIZIA, è una regione popolata da gente dal forte carattere, modellato dalle asperità ambientali (per alcuni mesi dell’anno il clima è generalmente ventoso e piove su coste frastagliate, interrotte da lunghe spiagge sabbiose e dalle ‘rias’, fiordi contornati dal verde intenso della campagna). Quando la terra si rivelava avara o le bocche diventavano troppe (quasi sempre) ‘ ‘gallegos’ emigravano (Cuba, Argentina, Venezuela) per costruirsi con grande laboriosità la fortuna impossibile a casa propria.L’odierna Galizia ha raggiunto un certo livello di benessere, grazie anche a un buon incremento del turismo. La mistica Santiago de Compostela, mèta finale del Camino (alcuni pellegrini proseguono fino a Finisterre, la roma Finis Terrae, punto estremo del mondo allora conosciuto) è sicuramente la località galiziana più conosciuta, ma tante altre sono le bellezze offerte al turista. Le ‘rias bajas’ a sud (nella zona di Vigo) e le ‘rìas altas’ (a nord di La Coruna, città da visitare soprattutto per le case dalle doppie vetrate) garantiscono panorami mozzafiato e assaggi di prelibati ‘mariscos’, frutti di mare (O Grove, sull’isola La Toja, ne è la capitale della pesca e ogni anno, in ottobre, si celebra un Festival di questo prelibato prodotto del mare). Nell’interno della Galizia, molto belli i monasteri lungo il sinuoso fiume Sil (Ourense), interessante una visita a Lugo, cinta da preservate mura romane, e sulla costa settentrionale eccelle dal Parador di Ribadeo (Galizia) il panorama sulla ‘ria’, dalla parte opposta Castropol (Asturie). La gastronomia in Galizia, oltre alle citate prelibatezze del mare, vanta la tipicità della ‘empanada’ (focaccia ripiena), del ‘pulpo a Feira’ o ‘a la galega’ (polipo bollito servito su piatti di legno), il ‘caldo’ (zuppa) e il ‘pote’ (bollito misto). Tipici i vini bianchi, il ‘Ribeiro’, bevuto dai ‘gallegos’ in una scodellina di ceramica, e il più pregiato ‘Albarino’, prodotto nella zona di Cambados). La Galizia è pertanto mèta ‘opposta’ e non meno ‘intelligente’ di un turismo che in Spagna cerca altre motivazioni, oltre a luci, suoni (in Galizia si suona la ‘gaita’, cornamusa), solleone, spiagge e ‘disco’. Superfluo segnalare l’incanto che pervade chi percorre il tratto finale, ‘gallego’ del Camino de Santiago.
Unica parte della Spagna non occupata dai ‘Moros’ –e lo proclama con vanto inferiore solo alla devozione dedicata alla protettrice Vergine di Covadonga (da visitare la basilica)- il principato delle ASTURIE produce latte per mezza Spagna, produce gli entusiasmi del turista proponendo spiagge sabbiose spezzate da inquietanti scogliere e bellissimi porti naturali (Cudillero, Luarca, Llanes). Ma l’interesse culturale tocca il vertice visitando la capitale Oviedo, ricca di eccezionali esempi di preromanico, cui aggiungere la Capilla Mayor della cattedrale, in puro stile gotico fiorito. Durante la visita nelle Asturie si noteranno, tra il verde di prati e alberi –talvolta palme, inusuali a queste latitudini-, case di campagna costruite con una certa larghezza di mezzi. Si tratta di residenze dei cosiddetti ‘Indianos’, gli emigranti che, fatta fortuna, sono tornati in patria a godere il frutto di anni di sacrifici oltreoceano (era asturiano il fondatore dei Corte Inglès, i notissimi grandi magazzini spagnoli). A sottolineare le connotazioni celtiche (quindi le differenze di questa “Altra Spagna” rispetto a quella del centrosud), anche nelle Asturie si suona la ‘gaita’ cornamusa (e un giovane ‘gaitero’ asturiano ha recentemente toccato i vertici della hit parade internazionale). Tipica della gastronomìa asturiana, l’invernale ‘fabada’ (un sostanzioso piatto con fagioli bianchi, sanguinaccio, salsicce, guanciale, spalla di maiale, olio, aglio…), più digeribili le ‘fabes con almejas’ (fagioli bianchi con le vongole). Bevanda ‘nazionale’ delle Asturie, la ‘sidra’, il ‘vino di mele’ (bevuto nelle ‘sidrerìas’ secondo un rito speciale di versamento nel bicchiere).
Protetta dagli aguzzi Picos de Europa, la CANTABRIA costituisce una sorta di ‘prolungamento’ della Castilla, oltre la ‘Cornisa Cantabrica’ (Cordigliera lungo la costa) sull’oceano Atlantico. La sua offerta turistica è variata e chi viaggia non può restarne insensibile. E’ proposto il gioiello delle Grotte di Altamira (la “Cappella Sistina dell’arte rupestre”, prenotare la visita con molto anticipo), si visitano bellissime località rivierasche: la fortificata Castro Urdiales, Santona (famosa per le sue acciughe), la storica Laredo, la medioevale Santillana del Mar (anche se, proprio sul mare non è) e San Vicente de la Barquera (in inverno, magnifico il panorama con i retrostanti Picos de Europa innevati, in estate il bianco delle spiagge risalta contro il verde dei monti). Ma è soprattutto Santander, la capitale, a svettare per l’eleganza degli edifici, la spaziosità delle avenidas (bello il Sardinero, con tre affollate spiagge –attenzione! in estate Santander è città balneare e trovar posto è arduo-) e il piacere di una visita alla penisola della Magdalena e al palazzo reale, attualmente sede dell’università internazionale Menendez Pelayo). La Cantabria a tavola propone il ‘bonito estofado’ (stufato di tonno), le ‘almejas a la marinera’ (vongole alla marinara), le ‘sardinas en cazuela’ (sardine in casseruola) e per ‘postre’ dessert, i ‘sobaos pasiegos’ (dolci paste al burro, purissimo in Cantabria).
Confinante con la Francia, a ovest dei Pirenei, il PAESE BASCO gode di tante peculiarità e va pertanto suggerito a una clientela intelligente, motivata e intrigata da cultura e palato (da queste parti si dice che “Il sud della Spagna canta, il nord mangia” e bene ndr). Nella provincia della splendida San Sebastiàn, in basco Donòstia, si registra la più alta concentrazione di ‘stelle Michelin’ (ma nel capoluogo, privilegiato da un’incredibile baia con spiagge, si fa anche tanta cultura). Bilbao, impossibilitata a essere bella come San Sebastiàn, è ricorsa all’arte e all’architettura conquistandosi recentementemente una giusta fama con l’avveniristico museo Guggenheim, che da solo vale il viaggio. Dopo un sopralluogo sulle coste frastagliate e alla storica Guernica, i visitatore si sposti all’interno del Paìs Vasco, nella Rioja Alavesa –non azzardato il paragone con i panorami della Toscana- per visitare importanti ‘bodegas’ e località di interesse artistico (La Guardia). In terra basca le raffinatezze gastronomiche che fanno meritare le ‘stelle Michelin’ lasciano comunque spazio anche a piatti meno elaborati ma ugualmente ottimi (ma basterebbe andare per ‘tapas’ nei bar di San Sebastiàn peresultare): il ‘marmitako’ (minestra di tonno e patate), le ‘sardinas asadas’ (sardine arrosto), la ‘merluza a la vasca o koskera’ (merluzzo con asparagi, piselli e uovo sodo) o ‘en salsa verde’, il meno nobile ‘bacalao a la vizcaìna’ (baccalà con peperoni, cipolle, prezzemolo, uovo, mollica o ‘al pil pil’ (con aglio e peperoncino). Antipasti e frutti di mare annegano nel Txacolì o Chacolì, un frizzante bianco (da bere fresco e sul posto).
Contatti utili Galizia. Santiago de Compostela, Oficina de Turismo, www.compostela2000.org [email protected] tel. 00.34.981.58.40.81, fax 00.34.981.56.51.78 www.turgalicia.es [email protected] Camino de Santiago www.xacobeo.es – Asturie. www.infoasturias.com [email protected] www.pricast.es Oficina Turismo Oviedo tel. 00.34.985.21.33.85 – Cantabria. Turismo Cantabria [email protected] Turismo Santander www.ayto.santander.es [email protected] tel. 00.34.942.21.61.20, fax 00.34.942.36.20.78 – Paese Basco. Turismo Gobierno Vasco www.euskadi.net/turismo [email protected] Oficina de Turismo San Sebastiàn, tel. 00.34.943.48.11.66, fax 00.34.943.48.11.72 [email protected]
SPAGNA PIRENAICA – NAVARRA ARAGONA CATALOGNA
Come arrivare Voli Iberia via Barcellona e Madrid a Pamplona Navarra) e Zaragoza (Aragona) – in Catalogna aeroporti a Barcellona e Girona.
Quando andare Ai piedi dei Pirenei, le tre Comunidades vanno bene… in tutte le stagioni (se l’inverno è dedicato allo sci). Clima pertano prealpino, solo in pianura vige il caldo estivo.
Ricettività Buona nelle due capitali (Pamplona e Zaragoza, vedi Barcellona nella descrizione della città) salvo in occasione di Ferias o manifestazioni particolari. Buona l’offerta di Paradores in tutte le 3 Comunidades. D’inverno si evitino le solite date affollate nelle località sciistiche pirenaiche.
Perché andare Il regno di NAVARRA fu l’ultimo a unirsi (1512) alla Spagna da poco unificata. Per meglio descrivere la Navarra si segnala che la sua capitale, Pamplona, è teatro annuale (dal 6 al 14 luglio) dei famosissimi Sanfermines, la Feria di San Fermìn descritta da Hemingway (attenzione: avvertire chi vuole vivere questa Fiesta e diventare ‘pamplonica’ che trovare una camera d’albergo è molto difficile, nonostante i prezzi quasi triplicati). La Navarra è una regione ricca di storia e di tradizioni, con località degne di una visita e una gastronomìa interessante. Sono infatti ottimi i prodotti della terra (i peperoni leggermente piccanti ‘pimientos del piquillo’, gli asparagi e i carciofi di Tudela), il ‘cordero al chilindròn’ (agnello con i peperoni) e il ‘cochifrito’ (spezzatino d’agnello): su tutto, doveroso digestivo a fine pasto, va depositato il ‘pacharàn’, liquore navarro per eccellenza a base di distillato di prunoli e anice. La Navarra è estremamente importante per chi è intrigato dal Camino de Santiago e intende percorrerlo anche solo in parte. In Navarra entrano infatti (a Roncisvalle, ricordi delle gesta di Rolando) il ‘Camino Francès’ e (a Leyre) il ‘Camino Aragonès’ che, sempre in Navarra, si congiungono a Puente la Reina (a una ventina di kilometri a ovest di Pamplona). Sono pertanto molte le località da visitare: la regale Olite, l’arroccata Ujuè (una chiesa-fortezza, magnifico esempio di architettura bellico-religiosa), la ‘romanica’ Sanguesa, il monastero di Leyre con il Panteon dei re di Navarra, il monastero de la Oliva al confine con ‘Aragona, Javier con i ricordi di San Francesco Saverio.
A sud dei Pirenei centrali si estende l’ARAGONA, regno ‘fondatore’, con quello di Castiglia, della Spagna dei Reyes Catolicos (fine ‘400). E’ un peccato chel turismo italiano nella Comunidad non sia numeroso (chi viaggia in auto da Barcellona ha fretta di arrivare a Madrid e chi corre verso le spiagge del sud pensa più ai bagni che ai paesaggi). L’Aragona vanta infatti una polivalente offerta turistica. I Pirenei aragonesi offrono una stupenda vacanza estiva (Parco Nazionale di Ordesa e Monte Perdido) e invernale (sci a Candanchù). Più a valle si visitano località pedemontane, difese da munite fortezze (Jaca, Sabinanigo, Barbastro,Alquèzar) e chi viaggia impreparato si imbatte in eccellenti sorprese, costituite (sul Camino Aragonès de Santiago) da monasteri, chiese e ‘colegiatas’ romanici (Santa Cruz de la Seròs e San Juan de la Pena). A sud dell’Ebro cha attraversa la bella Zaragoza (impressionano le dimensioni della basilica del Pilàr, elegante –una mini Alhambra- il palazzo arabo della Aljaferìa) si apre un’Aragona che anticipa i profumi del non distante Mediterraneo e regala i selvaggi panorami montuosi del Maestrazgo e le magnifiche torri ‘mudèjar’ (lo stile arabeggiante dei Moros che rimasero in Spagna dopo la cacciata) di Teruel. Vanto dell’Aragona (e motivo per visitarla) l’aver dato i natali a Goya (minuscolo ma interessante il museo della casa natale a Fuendetodos) e a Bunuel (a Calanda, famosa per gli assordanti tamburi durante la Semana Santa) ‘Maestros’ innovatori di pittura e cinematografia. L’Aragona a tavola, intriga: con il ‘pollo al chilindròn’ (in umido con peperoni), ‘cerdo con frutas a la cazuela’ (maiale alla frutta –eccellente in Aragona- in casseruola), ‘ternasco bilbitano’ (agnello arrosto), ‘melocotones con vino’ (pesche, ottime quelle di Calanda, con vino). Grandi progressi dei vini ‘Carinena’ e ‘Somontano’.
La CATALOGNA viene troppo spesso circoscritta a Barcellona e alla Costa Brava (vedi descrizioni a parte, e per Costa Brava si intende anche Figueres, città natale di Salvador Dalì, sede di un museo a lui dedicato). Se la capitale e le coste (si aggiunga la Costa Dourada nella provincia di Tarragona) fanno la parte del leone, è altrettanto certo che i panorami dei Pirenei catalani meritano di essere ammirati. Si gode una natura preservata nel Parco Nazionale di Aigues Tortes e d’inverno può capitare di sciare vicino al re Juan Carlos a Baqueira Beret (provincia di Lleida). Il ‘Pirineu de Girona’ eccelle nella proposta gastronomica nei territori de El Ripollès, la Garrotxa, dell’Alt Empordà: latticini, funghi, insaccati, cacciagione variamente cucinata (per altre segnalazioni gastronomiche, vedi Bacellona città). Ma incastonata nei Pirenei c’è anche tanta cultura, vederle vale le ore di guida tra valli e praterie: si parla delle splendide chiese romaniche della Vall de Boì (Erill la Vall, Durro, Taull). Davvero una grande esperienza culturale.
Nel sud della Catalogna, oltre all’interesse –per differenti motivazioni turistiche- costituito dal monastero di Poblet e dal delta dell’Ebro, merita una visita Tarragona, la latina Tarraco, con eccellenti monumenti dell’epoca imperiale di Roma.
Contatti utili Turismo Navarra www.cfnavarra.es/turismonavarra [email protected] Oficina de Turismo Pamplona tel. 00.34.948.20.65.40, fax 00.34.948.20.70.34 – Oficina de Turismo Zaragoza tel. 00.34.976.20.12.00, fax 00.34.976.39.35.37 – Oficina de Turismo Huesca tel. 00.34.974.29.21.70, fax 00.34.974.22.41.70 – Oficina de Turismo Teruel, tel. 00.34.978.60.22. 79 [email protected] – Oficina de Turismo Barcelona, tel. 00.34.93.30.17.433, fax 00.34.93.41.22.570 – Oficina de Turismo Lleida tel. 00.34.973.27.09.09, fax 00.34.973.27.09.49 – Oficina Turismo Tarragona, tel. 00.34.977.24.19.53, fax 00.34.977.24.55.07
SPAGNA MEDITERRANEA – COMUNIDAD VALENCIANA MURCIA
Come arrivare Voli Iberia, Alitalia, Air Europa a Valencia, voli Iberia e Air Europa ad Alicante e Murcia (San Javier).
Quando andare D’estate per chi soggiorna sulle belle località costiere prospicienti le Baleari (Dènia, Jàvea, Gandìa, Villajoyosa). In primavera e autunno per visitare l’interno delle due Comunidades. In inverno il clima è accettabile (vedi le coste campane) ma la pioggia non è esclusa.
Ricettività Buona a Valencia, ma attenti alle Fiere (“tutto esaurito”, tariffe aumentate). Pochi problemi ad Alicante (che però, in estate, diventa città ‘balneare’) e a Murcia (buoni alberghi e prezzi giusti). Sulle coste (a parte l’enorme offerta alberghiera di Benidorm), la disponibilità è buona ma non alta, a causa delle non grandi dimensioni delle strutture alberghiere (non difficile affittare case e ville).
Perché andare Nella regione chiamata anche Levante, la COMUNIDAD VALENCIANA (capitale Valencia, altri copoluoghi di provincia Castellòn e Alicante o Alacant) fa da anello di congiunzione tra la compassata Catalogna e le assolate terre del Mediterraneomeridionale. Se linguisticamente il catalano e il valenciano si differenziano di poco, i panorami invece cambiano e propongono –con bellissimi contrasti di colore- verdi distese di agrumi protette da brulle montagne bruno-giallastre. Nell’interno vanno visitate le storiche località di Jàtiva (terra d’origine dei Borgia), Elche (con un interessante museo archeologico e uno splendido palmizio), Orihuela (un complesso di grandi monumenti religiosi). Molto interessanti, in primavera, nel sud della Comunidad, i ‘Moros y Cristianos’, bellissime ricostruzioni storiche (con sfilate e vere e proprie battaglie simulate) delle lotte tra cristiani e musulmani (la più bella manifestazione ad Alcoy). Oltre alla notissima Benidorm (una località di vacanze balneari davvero eccellente: né troppo snob, né troppo popolare, divertimenti per tutti senza eccessi), tra le località di mare meritano una visita (tuffi a parte) la variopinta Villajoyosa (vicino a Benidorm) e la città-fortezza di Peniscola.
Un discorso a parte merita Valencia (quasi 800.000 abitanti) la città spagnola in maggior sviluppo, con monumenti interessanti (la cattedrale, la Lonja de los Mercaderes, il museo della Ceramica, la curiosa e modernista Estaciòn del Norte) e una Feria, le Fallas, a San Giuseppe, che va assolutamente segnalata e consigliata alla clientela italiana (si tratta di un appuntamento che festeggia l’arrivo della primavera con enormi falò, derivazione dai Saturnalia dell’antichità). I fantastici progressi nel campo della scienza, delle arti e della tecnologìa, programmati da Valencia, si sono recentemente materializzati in meravigliose opere dell’architettura d’avaguardia. Basti citare l’Ivam (Instituto Valenciano de Arte Moderno, grandi artisti spagnoli del XX secolo, da Picasso a Tapiès) che estende l’offerta artistica alle esposizioni d’arte contemporanea nell’antico convento gotico – rinascimentale del Carmen. Ma la Valencia del futuro si specchia soprattutto nella Ciudad de Las Artes y de Las Ciencias, progettata da Santiago Calatrava verso la zona portuale, alla foce del fiume Turia e composta da quattro complessi architettonici: il Museo de las Ciencias, l’Hemisferic, l’Oceanografico e il Palacio de Las Arts. In questo eccezionale contesto, Valencia ospita la sua prima Biennale ‘El Mundo Nuevo’.
Se si parla di Valencia gastronoma, basta dire ‘paella’ (e tutti diranno di averla mangiata buona a… e qualcuno aggiungerà di saperla cucinare… compito difficile come tutti i piatti… facili… occorre infatti collocare nella ‘paellera’, nei tempi giusti, tanti ingredienti cotti al punto giusto…). Su una tavola valenciana appaiono inoltre i ‘fideuà’ (una paella con spaghettini invece del riso), la anguilla ‘all i pebre’ (si pesca nello stagno-laguna dell’Albufeira, ricco anche di coltivazioni di riso, vicino a Valencia), e il sapido ‘arroz a banda’ (risotto lungamente ‘tirato con brodo ristretto di pesce). La terra valenciana è quindi una destinazione da suggerire a chi vuole abbinare vacanze-mare non esasperate con altri piaceri del tempo libero.
Terra di ‘confine’ tra l’importante Valencia e la grande Andalusìa, la COMUNIDAD MURCIANA (in realtà la sola provincia di Murcia) ha conquistato ua sua identità e un certo benessere con una notevole modernizzazione dell’economia agricola (vanta ottime verdure, ortaggi e quant’altro possa produrre una terra fertile appena venga arricchita di acqua). Murcia ‘capital’ possiede una bella cattedrale e un interessante museo di sculture lignee, a Lorca, città con evidenti segni dell’occupazione moresca, si ammira invece una delle più belle Semanas Santas di Spagna.
Una Comunidad agricola, quindi, ma con una buona ‘offerta mare’ quantomeno inusuale. Nel Mar Menor (separato dal Mediterraneo da una lunga lingua di sabbia, la Manga, manica) si può nuotare tranquillamente mentre il Mare Nostrum –al dilà della strada- è agitato e parimenti si va in barca a vela o si rema. Scavata tra la costa divenuta montuosa, va visitata la bella baia di Cartagena (evidenti le origini puniche) e il munito porto, alla cui estremità meridionale è situato un interessante (ma ignorato) museo di archeologìa marina. Chi passa da Cartagena a fine settembre non perda la ricostruzione storica delle battaglie tra Cartaginesi e Romani. Una vacanza ‘murciana’ va rivolta a chi (soprattutto famiglie o coppie senza fretta) vuole interpretare un viaggio come relax e ricerca di paesaggi e genti diverse. La cucina murciana è quindi ricca di piatti a base di verdure, ma non solo: sono proposti la ‘menestra de verduras’, il ‘pisto de la tierra’ (peperonata), l’’arroz a la hortelana’ (riso all’ortolana) ma si possono degustare (con aggiunta della locale salsa ‘ali-oli’ (solo aglio e olio, null’altro) anche il ‘pebre’ (zuppa d’agnello) e l’arroz en caldero’ (riso in casseruola con pesce). Per dolce, i ‘suspiros del moro’ (sospiri dell’arabo), zucchero, madorle tostate e albume d’uovo.
Contatti Utili Turismo Valencia www.comunitat-valenciana.com [email protected] . Sito per le manifestazioni cittadine www.ayto-valencia e per la Ciudad de Las Artes www.cac.es . Sito Ivam-Carmen www.ivam.es . Sito Biennale www.bienaldevalencia.com . Oficina de Turismo Valencia tel. 00.34.963.51.01.17, fax 00.34.963.52.58.12 . Orari: Ciudad de Las Artes y de Las Ciencias 10-20, ven-dom 10-21 – Ivam 11-20 (chiuso lunedì) – Ivam-Carmen 11-14.30, 16.30-19 (chiuso lunedì)
Oficina de Turismo Murcia tel. 00.34.968.36.61.30, fax 00.34.968.35.61.10 –
Oficina de Turismo Benidorm tel.00.34.965.85.13.11, fax 00.34.965.80.88.58 [email protected] www.gva.es/benid/benidorm/htm – Informazioni Alicante [email protected] – Informazioni Villajoyosa www.villajoyosa.com [email protected] Oficina Turismo Elche tel. 00.34.965.457.894, fax 00.34.965.457.894 [email protected]
COSTA BRAVA Lloret de Mar Tossa de Mar
Come arrivare In aereo, vedi Barcellona – in auto, 620 km circa da Ventimiglia – in pullman, servizi Eurolines (vedi indirizzo in Vettori Alberghi Treni.
Quando andare Da aprile a fine ottobre il clima è sempre favorevole, ottimo d’estate. In inverno la parte meridionale della Costa gode di un clima accettabile, valido per chi vi si reca per relax e aria pulita.
Ricettività Buona (molte infatti le strutture) nelle località più note e turisticamente molto richieste (Lloret, Tossa, S’Agarò, Calella) ma per luglio e agosto si deve prenotare con molto anticipo. A Cadaquès e in altre località meno note nel nord della Costa Brava, verso il confine con la Francia, la disponibilità alberghiera è limitata.
Perché andare Non solo per motivi geografici (percorrere i poco più di 500 km di autostrada in Francia dal confine italo-francese a quello franco-spagnolo comporta poche ore d’auto) una vacanza sulla Costa Brava è la più amata, la più richiesta dagli italiani. Soprattutto se per Costa Brava si intende Lloret de Mar, la località più nota e gettonata. In realtà, in tutta la Costa Brava il cliente italiano trova ciò che vuole. Nella stagione balneare, tanti divertimenti e opzioni per passare una vivace vacanza all’estero investendo nel buon rapporto qualità – prezzo. Quando non si tratta di tuffarsi in mare –in bassa stagione- la Costa Brava garantisce aria buona e relax, e soprattutto fornisce pernottamenti con poca spesa (a fronte di spostamenti ormai abbastanza veloci –soprattutto a sud di Lloret, da Malgrat e Calella- per chi ritiene caro il costo di un albergo a Barcellona o non vi trova da dormire). Ma la Costa Brava non è, ovviamente, soltanto Lloret e tante possono essere i soggiorni alternativi: la già nota e vicina Tossa de Mar, l’esclusiva S’Agarò, l’elegante Playa de Aro, le località balneari (soprattutto per famiglie, con offerta di case e appartamenti) nel golfo di Roses (Empuriabrava, La Escala) e (con minor offerta alberghiera) le localit nella parte più ‘Brava’ selvaggia, da Cadaquès al confine francese. Da ricordare per la clientela ‘sub’ (ma le visite sono contingentate e le immersioni controllate) la Riserva Naturale delle Isole Medes (sette isolotti a meno di 1 km dalla spiaggia di L’Estartit a Torroella de Montgri).
Contatti utili Oficina de Turismo de Lloret de Mar, tel. 00.34.972.36.47.35, fax 00.34.972.36.77.50 – Turismo di Tossa de Mar www.tossademar.com – L’Estartit Isole Medes www.ddgi.es/tdm/ [email protected] – Cadaquès Oficina de Turismo tel. 00.34.972.25.83.15, fax 00.34.972.15.94.42
COSTA DEL SOL Torremolinos, Benalmadena, Marbella
Come arrivare In aereo (Vedi Malaga – Andalusia) – in auto, circa 1.650 km da Ventimiglia.
Quando andare Tutto l’anno, il tepore è garantito anche d’inverno, anche se le probabilità di veder nuotare un italiano in dicembre sono scarse. Primavera e autunno eccellenti, d’estate il caldo è temperato dalle brezze.
Ricettività Basta chiedere, non tanto per appartamenti e case, quanto per ogni tipo di sistemazione alberghiera. Dai 2* stelle, dall’ottimo rapporto qualità – prezzo, a Torremolinos e Benalmàdena, agli esclusivi Resorts 5*GL di Marbella e Puerto Banùs. Nell’interno, turismo rurale, Cortijos ed edifici rustici ristrutturati per un turismo non solo balneare.
Perché andare La Costa del Sol costituisce la soluzione ottimale per l’italiano che intende trascorrere una vacanza non lontana da casa, in località conosciute e tranquille, con servizi eccellenti, in alberghi con un ottimo rapporto qualità – prezzo, e soprattutto con la possibilità di visitare –nell’interno- luoghi e città di assoluta bellezza (Siviglia, Granada, Cordoba, Ronda, i Pueblos Blancos). Una segnalazione ai professionisti di viaggi meno attenti (e un consiglio da dare ai clienti, sempre ‘ancorati’ sulla richiesta delle ‘solite’ destinazioni): la Costa del Sol non è ‘solo’ Torremolinos e Benalmàdena (precisando altresì che ormai le due località sono ‘attaccate’, sono praticamente sinonimo): Fuengirola ed Estepona possono ugualmente soddisfare il cliente che -a una richiesta delle due località più note- fosse stato comunicato il “tutto esaurito”.
Contatti utili Turismo Torremolinos www.ayto-torremolinos.org [email protected] tel. 00.34.952.37.95.11, fax. 00.34.952.37.95.51 – Benalmadena www.benalmadena.com [email protected] tel. 00.34.952.44.24.94, fax 00.34.952.44.06.78 – Fuengirola www.pta.es/fuengirola [email protected] tel. 00.34.952.46.74.57 fax 00.34.46.51.00 – Marbella Puerto Banùs, tel. 00.34.952.77.14,42, fax 00.34.952.77.94.57 www.pgb.es/marbella
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