Umile recensione di un articolo narrante una inquietante (nel senso di “danèe”) gita nell’arcinoto arcipelago del Turismo (antan, caro, sì, ma “minga inscì da sciùr”, ohèi, respiri e sono 10 Usd ….).

Gian Piero Bellazzi (ahinoi scomparso) patron del Nika al quotidiano alzabandiera (del glorioso Leon de San Marco…)

Solitamente me la sbrigo in fretta col supplemento domenicale (“La Lettura”) del “Corriere della Sera”, per un motivo che pugilisticamente definirei “manifesta inferiorità”. Nel senso che lo sfoglio, guardo ‘di cosa si tratta’ e zompo tout court alla pagina seguente, arrivando ben presto alla fine senza aver scelto dove abbeverarmi per saperne di più. Si dà infatti il caso che, sovente, quelle pagine pubblichino roba per me troppo complicata, quando non  difficile (ancorchè – come dicevasi antan – ‘abbia fatto gli studi’).
Ma finalmente ecco il giorno del grande riscatto, laddove il ‘Corrierone’ pubblica un articolo sulle Maldive. ‘Roba’ stavolta (e finalmente) avente da spartire col turismo. Un business vasto e multiforme che a macchia d’olio coinvolge, e dà da campare, ad agenti di viaggi ad albergatori, tour operators e ristoratori, a cui aggiungere taxi e ai cibi cotti… per non parlare delle varie Az, Af, Lh, Ib , e ‘compagnia’, appunto, ‘cantando’… chiudendo, last but not least, con la stampa specializzata (vabbè, si fa per dire…). Un business benemerito, il turismo (nel quale, per saperne di più, ho bazzicato in duplice veste, dapprima tour operator, eppoi scriba) per il semplice dettaglio che oltre a darti da campare ti permette di andare ad ammirare qualche fetta di ‘sto scombinato mondo (sennò, sai che bello – salvo le solite vacanze a, con tutto il rispetto, Viserbella e/o Varigotti – dopodichè tutta l’esistenza nel paesello natio e la domenica, dopo la messa, aperitivo e pasterelle al bar Centrale?).

L’autore di queste misere righe, ma solo per far vedere che, alle Maldive, “c’è stato anche lui” (vedi maglietta….)…..

Invece, eccomi alle Maldive, vabbè, stavolta giuntovi mediante…. la sola lettura (nel citato supplemento del “Corriere”) di “Ventiquattro ore da straricco” (la volta precedente, invece, andai alle Maldive in carne e ossa, ospite del Gian Piero Bellazzi, eccelso doge nonchè gran sior del “Nika”, e in precedenza di contava delle Maldive il Roberto Cossa che nel passato remoto fu il massimo esportatore di turisti nostrani in quei puntini dell’oceano Indiano).
Per farla breve, nel prestigioso quotidiano milanese, Angelo Ferracuti (che simpaticamente precisa: “Sono nato in una famiglia cattolica e francescana dove il lusso era considerato peccato”, confermandomi pertanto che la nostrana religione, più bacchettona di così non si può…), conta su di essere andato sulla maldiviana isola di Lancanfinolhu per celebrare il cinquantenario di nascita della di lui sposa (un bravò ai cattolici, gli agnostici preferiscono festeggiare il compleanno dell’amante…) . Dopodichè (citando pure una graffiante frase di Victor Hugo, che ben si addice al turismo: “E’ dell’inferno dei poveri che è fatto il paradiso dei ricchi”) Ferracuti ne racconta delle belle sul Resort.

Il Gian Piero Bellazzi in partenza dalle Maldive (e come il generale MacArthur promette … “I shall return”…..).

O meglio, più che un racconto di vicende sexy (perché se vai in un posto carissimo almeno una scopata la devi fare, fosse anche con la tua lady), l’autore, non senza precisare che nel Resort  esistono vere e proprie “classi sociali, caste” di clienti, tra dormire e (pure!) magnare (robb de matt, Marx ed Engels nell’hotellerie maldiviana!…) passa a elencare (senza però precisare se si applicano solo ai sciur  oppure anche ai paria) alcune (riporto quanto scritto) “tariffe”. Roba (decida il cortese lettore, se la trova costosetta) tipo: “Antipasto freddo con insalata di mare, calamari e octopus” 96 US Dollars 96, “Spaghetti alla bolognese” (18), “Sandwich” (16, ohèi la peppa! ndr ), “Pizza al tramonto con pomodoro, mozzarella e olive” 28 (ma se si ha fame prima o dopo il tramonto, e si volesse risparmiare 6 US dollars 6, in tal caso c’è la “Pizza Capricciosa”, appunto 22); dopodichè per i gentili clienti che hanno appena vinto al Totocalcio c’è (ça va sans dire) l’”Aragosta grigliata” (106); né manca una non meglio specificata “Cena nell’acqua” (senza precisare se sopra o sotto) al costo di 100 (sempre US D…ollars). Se poi (dopo tutta la suesposta Grande Bouffe)  la coppia si ritrovasse con qualche kiletto in più (e qualche centinaio di US Dollars in meno) beh in tal caso ecco bell’e pronto il “Trattamento al centro benessere” laddove di US Dollars te ne cuccano 449, se non che (ma quant’è buona Lancanfinolhu) “a coppia” (nel senso di 224 US Dollars e 50 cents a cranio).
Tante tariffe senza però specificare quanto costa farsi una bella doccia (nei ‘servizi’ della propria camera, sempre che ci siano, i ‘servizi’, e quanto alla camera vedansi le tariffe variès, meglio comunque riservare la più sfigata se poi all’ora del tramonto ti vien voglia di addentare una pizzetta ivi appositamente ammannita ….).
PS Visti i baldi costi di cui sopra, ecco perché hanno aumentato le tariffe alla “Pensione Mariuccia” di Torre Pedrera ….

(x mondointasca.org)