[email protected] da Gian Paolo Bonomi ([email protected])

“Casablanca” la grande battuta di Rick al colonnello tedesco “Dice sempre Terzo Reich come se ne aspettasse un Quarto….” (n.b. nella foto di copertina, lo sposo è quello a destra….)
Chiedo lumi sulla vicenda della (vs titolo) “Bandiera del Reich” (Marco Gasperetti, 1a pagina di oggi, domenica 3 dicembre), faccenda che tanto sdegno, orrore, condanne, accuse, deprecazioni, etc etc ha suscitato nel Belpaese (o quantomeno tra i cosiddetti politici).
E aggiungo che già nella prima riga dell’articolo è (da voi) precisato trattarsi di “una bandiera di guerra del Secondo Reich”.
Dopodichè, non senza stupidamente (son vecchio e dovrei essermi abituato…) stupirmi dello scarso insegnamento della Storia (con la S maiuscola, perché così dovrebbe ‘omaggiarsi’ una Maestra di Vita) impartito in questo Paese, mi stupisco (anche) del dettaglio che (almeno) un po’ di Storia i politici (quelli attuali, quelli precedenti almeno un’infarinatura di cultura la possedevano) dovrebbero conoscerla (e con loro, mi sia concesso, un po’ di Storia dovrebbe conoscerla pure che scrive di politica sui giornali…).
Orbene, vorrei davvero sbagliarmi, ma da quel poco che ho letto (anzi, sto rileggendo in questi giorni), e mi riferisco alla “Storia del Terzo Reich” di William L. Shirer (Einaudi, 2 volumi, tot. 1.754 pagine) una certa “mini” (ma sto scherzando) “differenza”, il “Terzo” (quello di quel farneticante non meno che tragico Adolfo) Reich, con il “Secondo” mi sembra proprio che ci fosse.
E forse ci fu qualcosa di più di una “differenza”, se per conquistare il Potere quel Genio del Male che fu Hitler (nonostante l’imbelle e indecisa Weimar) fece non pochi sforzi, ‘putsch’ etc, galera inclusa.
Né vale la faccenda, almeno a parziale giustificazione della virile e sdegnata reazione condannante un Mega Pirla, poveretto (nonché ignorante, nel senso che ignora, non ha letto i due citati volumi storici…), che s’è appiccicato una bandiera sulla branda, che “una parte (ma quale? si sarebbe dovuto, almeno, specificarlo) del vessillo è stato usato da Hitler” bandiera. Come se la Repubblica Italiana (nata dalla Resistenza) avesse dovuto cambiare bandiera perché i tre colori erano (già) stati ‘usati’ dal duce e dai Savoia (mah).
Tutto qui, non senza il consiglio di leggere i due citati megavolumi sul Nazismo: valgono ben di più di tante condanne, deprecazioni, “non si può non”, sdegno, blablabla… . Salve!
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