Povero Turismo, sprofondato in ‘sto ‘Kaos Vibrionico’.
Una prece.
Trattasi, infatti, di una crisi tremenda (ciao ciao anche alla prossima estate, ay ay ay troppo vicina).
Crisi che, oltretutto, non può essere gestita da un ministero di serie B che (con tutto il rispetto…) conta quanto le balle del papa.
E’ infatti a tutti noto che al banchetto postelettorale dei vincitori, il Turismo viene assegnato, a mò di contentino, alla meno importante delle correnti del più sfigato dei commensali (beninteso, accade regolarmente, da sempre … e chi scrive può tranquillamente fare nomi e cognomi…).
Da cui si evince che, se in tutto ‘sto devastante Kaos Vibrionico, non nominano (in fretta) ministro del Turismo un normalissimo albergatore (ma basterebbe anche un bagnino di mezza età) della Riviera romagnola, ce l’abbiamo tutti in quel posto… .