3° e ultimo tomo ….

Antica scrittura cuneiforme.

Breve riassunto del 1° e del 2° tomo… 24 novembre: parto da Madrid, (stranamente, uso dire quel che penso, quindi sto poco simpatico…) accettato in una gita in Iran organizzata dalla spagnola Federaciòn dei Giornalisti di Turismo (alla quale, ad ogni buon conto, appartengo più o meno degnamente ma anche ‘regolarmente’).
Sono stati descritti i voli fino a Shiraz e “lu magnare” servito a bordo della Qatar (financo il vino!) dopodichè si è viaggiato in bus fino a Tehran (nb: ritorno a Madrid il 3 dicembre). E’ stato inoltre brevemente narrato l’Iran (quant’è ‘grande’, abitanti, geografia, religione, un po’ di distanze, lingua, Patrimoni Umanità etc etc etc….). Viaggio culturale di estremo interesse, assai ben riuscito (e bravi i miei “colegas” della spagnola Fepet….). 

3° tomo. Varie & Eventuali (in pillole) – Pensieri (o quasi….) – Conclusioni…. .
VARIE & EVENTUALI (in pillole) . Soldi/valuta (utile info sul cambio, ma “il tempo passa e l’inflazion galoppa” …): a fine novembre all’aeroporto di Shiraz per 40 euro si ottenevano 4.800.000 rial (altrove si cambiava anche a 136.000 per euro). – Turisticamente parlando, l’Iran viene ‘venduto’ come ‘uno dei 5 posti più sicuri del mondo’. E non è una balla (in giro si respira una atmosfera di normale ‘tranquillità’). – Il 23 novembre si festeggia la nascita del Profeta. – Per entrare in Iran occorre il visa, che,  doverosa info, se riportato sul passaporto può creare (e sembra essere così) problemi a chi in seguito dovesse viaggiare  negli Usa e Israele. – E’ sempre meglio che le turiste indossino il velo (optional en privè… ma in tal caso chiudano le finestre…). – Nel metrò di Tehran (più di 8 milioni di abitanti) gli uomini e le donne viaggiano in prevalenza separati (ma anche “misti”….). – Scomparsa (forse perchè “simbolo occidentale”) la cravatta, e va bene così: a quanta gente sta sulle balle eppur la devono indossare, fosse solo (come disse Oscar Wilde…) “per sembrare persone perbene”…. . – Antan (molto) girò voce di un matrimonio tra la princesse  Maria Gabriella (e ‘ce credo’, i Savoia avrebbero tirato su un bel gruzzoletto) e lo Scià (a quei… tempi si aggiungeva “di Persia”) che poi sposò “la Farah Diba”, oggidì vispa e vegeta 80enne (in famiglia tuttora considerata “imperatrice”) da cui si evince che i Savoia, di danèe, nisba… (poareti…).Info geografica: La  Mecca dista 4536 km da Madrid. – Che bella ed elegante (gli esteti concorderanno) la scrittura Kufi. – Curiosa info su gente e la religione (musulmana, sciita): negli States, a Lax, Los Angeles, risiedono molti iraniani (lo è, di origine, il sindaco, talchè esistono molti rapporti e incontri con la città californiana). – “Pecunia non olet”, nel senso che (dicunt a Tehran) Trump farebbe business con l’Iran. – Fatta foto (te pareva) alla “storica” US embassy di Tehran (quella assediata e invasa, casini etc…) adesso, ça va sans dire.. è divenuto luogo “cult”. 

Bellezza (di volto, e variopinto foulard) a Abyaneh….

Storicamente parlando, Maometto sposò Cadigia, vent’anni di più ma (non guasta mai…) ricca (nel novarese dicesi “tacàa su el capèl”…), inoltre incontrò l’Arcangelo Gabriele… . – Fatima fu la 4° e ultima figlia di Maometto e ne sposò lì cugino, Alì. – A dar retta a frivoli commenti, i Guardiani della Rivoluzione non indossano mai indumenti trasparenti. – “Politicamente parlando” l’Iran è guidato da un Presidente e Capo del Governo (Hassan Ruhani) e da una Guida Suprema, Alì Khamenei). – Economicamente, e non solo, si parla di “Indice di Sviluppo Umano” (v. Calendario Atlante De Agostini), l’Iran è messo benino (75° posto tra i Paesi dell’Onu, Italia 26° posto). – Contrariamente a quanto avviene in Paesi noti al cortese lettore…. le banche iraniane sono sottoposte alla legge islamica che impone tassi di interesse molto bassi. – Nell’Iran non possono lamentarsi del Turismo incoming: tanti, e viaggiatori di buon livello, gli arrivi (nel 2013 quasi 5 milioni).


PENSIERI (O QUASI) FINALI

Casta moda al mercato di Tehran ….

A giudicare da quanto garantito su un cartellone stradale ammirato in una via di Tehran, Israele non sta molto simpatico all’Iran. Una prova? Il cartello garantiva che “Mancavano 7884 giorni alla distruzione di Israele” (ma, già che ci sono, nella giusta Lotta contro i Grandi Mali del Mondo, perché non eliminare pure la Juventus, notoria squadra di Satana?) –.
Come detto, il Paese vanta una grande Storia (quella con la S maiuscola… si parla di secoli e secoli, dagli albori dell’umanità) e pertanto è suggerita una doverosa documentazione prima di andarvi.
Qui giunti, e ad ogni buon conto, invece di shopping (vabbè, il souk di Teheran invita a dissipare) meglio parlare di cultura, ricordando i filosofici insegnamenti di Zoroastro alias Zaratustra: “Acqua Aria Terra Fuoco sono i 4 elementi non contaminati” e l’importante è (annotano i miei amici spagnoli): Pensar bien, Hablar (parlare) bien, Hacer (fare) bien” .
(N.B. Sante parole, ma per certo Zoroastro/Zaratustra sapeva che ”Tra il dire e il fare, c’è di mezzo il …”).

CONCLUSIONI
L’Iran è bello: andarci (si impara molto, il che non guasta mai…)!

PS Per doverosa info del cortese lettore si precisa che gli spagnoli della Fepet e il qui scrivente loro consocio italico furono degnamente preceduti in Iran/Persia (segnatamente a Tehran) da due preclari connazionali (e ben alcuni secoli fa….).
Per quanto concerne l’Italia (nel senso di Venezia, Serenissima Republica ….) si fa riferimento al grandissimo Marco Polo (di cui tutti sanno, o dovrebbero sapere) v. “Il Milione”.
Quanto alla Spagna, Don Ruy Gonzales de Clavijo dal 1403 al 1406 fu alla testa di un’ambasciata (a Samarcanda, c/o Tamerlano alias Timur beg) per conto di  Enrico III rey de Castilla y Leòn. Una vicenda ‘diplomatico – geografico – viaggiatoria’ di estremo interesse, mirabilmente descritta da Anna Spinelli in “Dal Mare di Alboran a Samarcanda” (Fernandel scientifica, 2004).    

Gian Paolo Bonomi (per mondointasca.org)