‘Nessuno è perfetto’, e tantomeno può esserlo il qui scrivente. Mi riferisco alla mia cronica incapacità di capire, in particolare, “turisticamente parlando”, di capire cosa può essere accaduto al “Corriere della Sera” in tutti questi anni (e vabbè, ne sono trascorsi tantini…..).
Per farla breve, ebbene sì, ho fatto ‘anche’ il tour operator (già detto, ‘nessuno è perfetto’, ma, se è per questo, si pensi che, in precedenza, avrei potuto diventare financo un assicuratore, e con quel che ha detto Groucho Marx m’è andata alla grande ….).
Ho fatto ‘anche’ il tour operator, dicevo, forse forse non tanto male, datosi che un bel dì, la Rizzoli (neopadrona del “Corriere della Sera”, e pure della “Gazzetta dello Sport”) mi dice che “vuole comprarmi”. Oh bella, chiedo loro: e perché il mio acquisto (di me, del mio know how)? “Per fare i viaggi” (tra l’altro avevo pure inventato “quelli ‘sportivi’”, mica male per la “Gazzetta”) “eppoi venderli”, mi dicono. E vabbè, gli rispondo io. E al cortese lettore spiego pure perché il mio ok alla loro proposta: ….un po’, credevo nelle “sinergie”, parolona, a quei tempi, tanto di moda e assai usata proprio dal Gran Capo Rizzoli, Tassan Din  … un po’, perché, già giornalista ‘turistico’ ma, ahimè non lettissimo su gazzette & riviste di settore, se mai fossi diventato “uno della Rizzoli”, chissà che sui tanti quotidiani & periodici del Gruppo qualche riga in più non ci scappasse ….).
Pertanto la mia bottega “diventa Rizzoli” (nonché “Corriere della Sera”, etc etc, già detto) e, come dicevasi antan, va là che vai ben… .
E invece no.
Passa un giorno, passa un altro, e io programmo tanti bei viaggi, ‘turistici’, nel mondo, nonché quelli “sportivi” (ero nel giro dei grandi events e managements: di casa a Daytona, “if You wanna race Daytona is Your place”…; amici quelli del Real Madrid; il capo ‘press’ di  Wimbledon era sensibile al whisky e al duty free dell’airport mi ricordavo sempre di lui…). Tanti bei viaggi, dicevo, da “vendere sui giornali (e riviste)” questa doveva essere la “filosofia” (altra parolona che piaceva tantissimo ai managers Rizzoli, in primis al citato Tassan Din).
E invece no.
Passa un giorno, passa un altro, io passo i programmi di viaggio ai “culèga” della Rizzoli ma non succede una beata fava di niente. Tant’è che – breve inciso – un bel dì, stufo dell’andazzo, chiamo il paìs Gian Paolo Ormezzano, direttore di “Tuttosport”, noto concorrente della “Gazzetta”, e il giorno dopo Gian Paolo pubblica i viaggi da me concepiti (ma da Lei abortiti) per la “Gazzetta”.
Ohibò, sorpresa, tanta da indurmi a compiere una sorta di indagine, roba da Petrosino, sul (se non) boicottaggio, quantomeno sulla “ignoranza” dei miei viaggi in Rizzoli.

Palau, Rock Islands (ma che bella la Micronesia…)

Per scoprire due chicche mica da poco. Una, abbastanza ‘normale’ (quindi ‘accettabile’, ok) consisteva nella “ritrosia” del dipendente (fossero pure direttori o boss delle varie testate) a obbedire agli ordini del padrone o chi, top manager, per lui. L’altra “contestazione” (o quantomeno “ignoranza” vedi sopra) a “fare la rèclame” ai miei viaggi (diventati “Rizzoli”) poteva invece meritarsi il Nobel della ….(faccia il cortese lettore). E mi spiego. Riunione in Rizzoli (ma quanto costavano ‘ste congreghe? ore e ore, pagatissimi boss e superboss a discettare…),  e io che vado lì e informo che vorrei organizzare (nonchè … proporre ai lettori) una bella gita per andare a vedere l’arrivo della Milano – Sanremo (quindi fino alla ridente località ligure, mica in Perù). Se non che, apriti cielo! L’allora ‘diretùr’ del quotidiano sportivo della Rizzoli insorge savonarolamente incazzatissimo tuonando che ‘non andava bene’ (ancora un po’ e l’avrebbe definita “antisindacale”) proporre alla gente (n.b. si era nel boom del ‘miracolo economico’) di “andare in giro a spendere soldi”.
E fu così che ‘da allora’, alla Rizzoli (nel senso di Corriere, della Sera) di viaggi, nisba, non se ne parlo più, tabù. Fino a oggidì, allorquando, di viaggi, l’autorevole – come dicono nelle pompose rassegne stampa – quotidiano milanese, ne sta proponendo quasi uno al dì. Mah.