“MEXICO, LINDO Y QUERIDO” è il titolo di una delle più note canzoni Rancheras (che definirei “campestri”, le più tipiche quindi più genuinamente messicane), resa celebre da Jorge Negrete, “El Charro Cantor”, il Cantante Mandriano, nel senso di Vaquero del, appunto, Campo Charro (degli infiniti allevamenti, in Spagna la terra è così chiamato nella provincia di Salamanca). (N.B. Il curioso nonché musicofilo lettore può trovar in YouTube la citata “Mexico Lindo y Querido”, beninteso cantata da Negrete, forse il più celebre dei tre tenores messicani nella metà del secolo scorso, e cito pertanto anche Pedro Vargas e Pedro Infante).
Ma eccomi, oggi, ahinoi, a ricordare il da me mai troppo amato “Mexico” (che “Lindo y Querido” lo è per davvero, vedi in calce un “suggerimento turistico”…) in una circostanza davvero tragica non meno che commovente. Ho appreso poco fa del tremendo (eppoi nelle Americhe, quando la Natura si incazza, alle sciagure andrebbe sempre affibbiata la S maiuscola) terremoto a Città del Messico e nel resto del Paese. E contestualmente alle notizie in arrivo dalla tivù si sviluppava nella mia testa una sorta di Flash Back che mi ha sorpreso ed emozionato.
Eccomi a ricordare le tante volte (quindi penso, e spero, di conoscerla bene) la carissima Tierra Mejicana (nb scusomi per questa ricercata esibizione nello scrivere Mejico con la J, come si faceva secoli fa, e tuttora fanno signori acculturati e fessi snob…).
Tanti, troppi e troppo intensi, i ricordi dei miei viaggi, così numerosi e grati da impedirmi (me non per i soliti “motivi di spazio” e “di tempo” bensì per la mia citata passione per il “Mexico Lindo y Querido”) di procedere a una ordinata e commentata elencazione. Mi perderei lungo strada. Provvedo pertanto, non senza inviare un Gran Besote (o se si preferisce un Bèl Basìn milanese) alle mie amiche messicane, e un più casto Fuerte Abrazo agli amici) a ricordare il Messico soltanto mediante nomi, ricordi e sensazioni, alla rinfusa, una Summa telegrafica di quanto vidi, conobbi, scrissi e fotografai nel “Mexico Lindo y Querido” con tanta simpatia e amistad (non senza commentare che i terremoti passano, la grandezza della gente, resta). Ed ecco quel che mi frulla nella testa ….
…. los amigos periodistas di Città del Messico (Laura, grazie per la amistad e pure per la ospitalità…), Aguascalientes, Queretaro, gli Amici della Meca, Dia de los Muertos (facente meditare), Mayas y Aztecas, Chihuahua, le pirmidi Maya in riva al Golfo del Messico, Chapultepec, Jorge Negrete, Guadalupe nel senso della Virgen Protettrice e anche di Lupe (mia amica di Roma) e Lupe Sino (grande amore di Manolete), Patricia per anni valida ‘figura’ del Turismo Mexicano in Italia, tutto ciò che è “Charro”, e ci metto anche Zorro, il Tequila, il tennista Raul Ramirez (lo so, è passato tanto tempo), gli Huevos Rancheros (eppoi altre sapide leccornie, tipo il Mole, i Chilaquiles, il Pulque, il Nopal, i curiosi Chachipos, vedi mio fotodizionario dei Mangiari nel Mondo), Acapulco (ho anche una patente di guida colà rilasciatami) e Puerto Vallarta (quel bel minimuseo marittimo in cui appresi la vicenda della remota non meno che sfortunatissima ‘Isla de la Pasiòn’ alias Clipperton), i Mariachis, Pedro Vargas, Morelia e l’eroe Morelos, Jalisco (lo Stato della bella Guadalajara), Pedro Armendariz (grande attore, magnifico interprete nel film sulla suddetta Isla de la Pasiòn), il Mezcàl (con guzano…) quindi Oaxaca (quindi Alex Leyva), Los Cabos (alias la splendida Baja California), i Guitarrones (sono suonati meravigliosamente), Maricela y Kely Gonzalez (‘turismi’, non so se ex, a Roma e Guadalajara), Yucatàn (e Salgari che mi fece sognare il Messico da bambino…), Patzcuaro (bel lago romantico), VivaTours quindi Josè, Pancho Villa, Massimiliano d’Absburgo (I° del Messico, ‘quello della “Paloma”’), Agustìn Lara (quindi Maria Felix), Padre Hidalgo, Carlos Arruza (gran torero), Monumental (la Plaza de Toros), Venustiano Carranza, Teotihuacan, Benito Juarez, Hernan Cortès, El Pipila (la statua che domina Guanajuato…), Guanajuato (studio di Diego Rivera, quindi la grandissima Frida Kalho …), ….
….. e ho finito … ma potrei anche dilungarmi un mese a spiegare quant’è bello e intrigante il Messico e quanto sono perbene i Messicani, ai quali invio un ultimo Fuerte Abrazo ….
…. sempre a proposito del Messico (e rivolto alla – se conteggio in eccesso – mia mezza dozzina di lettori) un caldo invito: andateci al Dia de los Muertos … tornerete affascinati…
per mondointasca.org
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