Sovrappeso, giovanissima certezza nerazzurra del secolo scorso (in copertina: Inter Club “Las Tetas”).

Antan, la Juve comprò un tranquillo non meno che gigantesco minatore gallese (per informazioni citofonare Charles) che, senza star lì a bamblanare, sparava dentro palloni che era un piacere.
Il Milan andò in Svezia a scovare un pompiere (citofonare Nordahl) che per fare gol partiva da metà campo e arrivava in porta con davanti il balòn e dietro (attaccato) il centromediano (beninteso dell’Inter, si chiamava Giovannini).
L’Inter, nella sua storia, s’è ritrovata : un giocatore che andava a figa di notte (appunto nei “night”) ed essendo arrivato tardi si allenava con la maglia sullo smoking (citofonare Meazza); un giocatore (citofonare Angelillo) che, giusta la parola celtico – milanèsa “infigà”, si ritrovò invaghito di una cantante talchè invece di far gol tirava fuori perché intristito;  e adesso (sempre l’Inter) si ritrova con un fiulòt che invece di far andare la (sua) testa sta lì a sentire quel che gli dice la sua colta druda.
Morale, cara gent, ha (proprio) ragione quel vecchio saggio padano del ‘200 … “Tira più un pelo di figa che una coppia di buoi”…. (almeno all’Inter).