Il “Corriere della Sera” online di lunedì 16 luglio narra che un Tizio è andato nel nuovissimo supernotissimo, superscicchissmo, supersnobissimo, ‘superIn’, (già) superbattutissimo (se dici che non ci sei ancora stato, per le sciurette della Milanobene sei un paria qualsiasi…) etc. etc. etc. insomma, è andato (nella milanese Galleria) nel superfighissimo ristorante (ma fa anche da bar) di un noto cuciniere (tale Cracco), laddove (parlandosi solo di uso dei servigi del bar) il Tizio ha speso 41 euro 41 (v. fotocopia conto) per bere 3 spremute d’arancio 3, più 1 acqua minerale 1, e 1 (non meglio definita) San Pellegrino (che, per inciso, e ahiloro, si è sempre guardata bene da produrre buone Barbère o Grignolini, sempre insistendo su acqua minerale e/o bibite analcoliche, e vabbè, nessuno è perfetto).
Dopodichè, non contento di aver proceduto al suesposto esborso per i citati (“innocui”) drinks, il sedicente malcapitato, ha pensato bene di rendere noto (all’opinione pubblica, nel senso del citato ‘Corrierone’) il sopruso economico subìto, ben certo di venire sommerso da manifestazioni di umana solidarietà (non disgiunte da generali espressioni di simpatia).
E invece il Tizio si è beccato del Pirla (e sembra che glielo abbiano detto davvero in tanti, una sorta di Vox populi…). Ma come? (a leggere il “Corriere” ci è sembrato di averla capita così…) …. vai in scicchissimo posto super super super in in in (v. sopra), quindi Uomo avvisato … e lì giunto pensi pure di consumare … dopodichè, per dirla col poeta, ti improsmano (quantomeno, evviva, solo in sede economica) …. e tu ti lamenti pure, disturbando financo il Corrierone!?!?!
Su, dai ….
P.S. Quanto sopra narrato non avrebbe senso se non fosse opportunamente corredato, commentato da una info che se non certissima è quasi certa. Orbene, se si parla di ristoranti (non parliamo poi di quelli “Chic”, di “Lusso”, o comunque detti e/o ritenuti tali) almeno il 73,4% (se non di più, fino a picchi del 99,99% delle già lodate ‘sciurette’) di chi ci va, non vi si reca per (più o meno curiosi) bisogni gastrico – palatali. No, vi si reca, bensì, (soltanto) per (poi) dire “quanto ha speso” (e talvolta si dimentica financo di dire cos’ha mangiato…). Dopodichè se non ha mangiato bene per 200 euro provate a fargliene pagare 400 …. molte volte funziona…. .
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