Baùte, un 'must' durante il Carnevale di Venezia....

Baùte, un ‘must’ durante il Carnevale di Venezia….

A Venezia… motivo della gita, la Biennale… eppoi – quietate le esigenze culturali – avanti con quelle palatali (ad esempio, chi sa cosa sono le “Castraure”? …. quei magnifici piccoli carciofi coltivati sulle isole della Laguna, eppertanto detenenti quel gradevole “salato” apportato dalla adiacente acqua marina…..). Appunto le Castraure, una chicca ancorchè un filino caruccia (qui al Lido, mi informa el mè amìs nonchè ospite, Giulio, venexian doc, 2 euro l’una, e si parla di dimensioni piccine, diciamo un quinto di un normale carciofo). In compenso si torna nel budget con lo Spritz, che da queste parti (oltretutto in dosi più che generose) ti fanno pagare, se non il 50, almeno il 30% meno che a Milano (laddove giustificano l’esoso costo accampando la stupida story della Happy Hour, che poi significa appiopparti insulse cose da masticare, quando non la pasta o quant’altro avanzato nel ristorante adiacente….). A Venezia, quindi, per la Biennale (“Fatti non foste per viver come bruti….”) e se poi ci scappano 5 o 6 Castraure – ma affrettarsi perchè la stagione sta finendo – che cacchio c’entro io?…. .