
Terra! Ha scoperto l’America! Caravella di Colombo,’remake’ a Huelva, Spagna …
AMARCORD VIAGGIATORIO DI UN ANTICO CURIOSO …
Qualche decennio (tanti) in gita, tra terre e mari, isole comprese (v. prefazione 1° tomo).
Paesi ‘Visti’, neretto – Paesi a‘Non Visti’, corsivo.
38° Tomo…. SAN MARINO – SAO TOME’ E PRINCIPE – SENEGAL – SERBIA – SEYCHELLES – SIERRA LEONE – SINGAPORE.
SAN MARINO
E’ superfluo (ma non si sa mai…) spiegare agli italiani (ai romagnoli, poi…) “cos’è e dov’è San Marino” (i cui primi statuti risalgono al 1253), dal 2008 Patrimonio dell’Umanità). L’antica repubblica è ‘grande’ 61,2 kmq (‘piccolo è bello’…) con una popolazione di 33 mila abitanti (di cui 4 mila in ‘San Marino capitale’), governati da 2 Capitani Reggenti, unità monetaria. Speranza di vita (maschi) 82 anni.
Oltre che di turismo (nel 2016 quasi 2 milioni di ingressi, grande serbatoio la Riviera Romagnola) campano anche si emissione di francobolli e monete.
NB Cenni storici. Nella seconda metà del secolo scorso l’Italia (quasi) dichiarò guerra (bloccando il traffico sulla strada da Rimini e Riccione…) a San Marino, colpevole di voler aprire un casinò (e l’Italia non voleva.. non guadagnandoci nulla…). Fortunatamente (per l’Italia) la vicenda si risolse per vie diplomatiche … . Aaahhh dicunt (i romagnoli, ma va a sapere… ) che i Sanmarinesi sono ‘cattivi’.
SAO TOME’ E PRINCIPE
Due isole nel golfo di Guinea (oceano Atlantico) indipendenti dal 1975 (prima fu colonia portoghese), con una superficie totale di 1001 kmq, quasi 200 mila gli abitanti (di cui 67 mila nella capitale Sao Tomè), unità monetaria Dobra, lingue ufficiali il portoghese e il creolo – portoghese, mulatti l’80%, cattolici il 55%. Produce banane, cacao, palma di cocco nonché petrolio (ma non ancora sfruttato). A Principe (equatore) importanti esperimenti scientifici utili per la Teoria della Relatività di Einstein. Turismo in aumento (poche ma buone strutture), per saperne di più, a Milano è disponibile un consolato di ST & P.
SENEGAL
Forse aiuta a posizionare il Senegal nell’Africa (nordoccidentale ex francese), la capitale Dakar (3 milioni di abitanti dei complessivi 15 nel Paese, vasto quasi 200 mila kmq), da cui decollavano (per superare l’Atlantico) i voli verso il sud America. Indipendente (Francia) dal 1960 (fino al 1980 presidente il grande poeta Lèopold Senghor), moneta il franco Cfa, lingua ufficiale il francese, poi dialetti sudanesi, tanti i gruppi etnici (in testa i Wolof, 34%, poi Fulani, Mandingo etc etc), religione: musulmani il 90%. Importanti fiumi: il Senegal, il Casamance e il Gambia. Agricoltura soddisfacente (grande produzione di arachidi, poi canna da zucchero). Turismo, non male (folklore nell’interno e vita balneare con buone strutture alberghiere a Kaolack).
SERBIA

Forte sul Danubio a Golubac
Al centro dei multietnici Balcani laddove eccelle (massime tra Serbi e Croati) un cordiale odio reciproco o quantomeno la sopportazione (differenti tradizioni storiche, religione, lingue… e per secoli i Serbi furono protetti dagli Zar russi, dopodichè più recentemente, ‘problemi’ con Montenegro e Kosovo). Superficie, 77.589 kmq, circa un quarto dell’Italia, più di 7milioni gli abitanti (di cui oltre un milione e mezzo nella capitale, Belgrado), serbi l’83%, poi tanti altri… (magiari, zingari, bosniaci..), prevalgono di molto 884%) gli ortodossi. Al 66° posto nell’Indice di Sviluppo Umano, buona l’agricoltura (alberi da frutto, distillata la ‘Slivovica’), industrie nella Vojvodina. Gastronomia mica tanta (cevapcici, polpette quasi ovunque, comunque carne un po’ duretta ma saporita). Abbastanza turismo (alcune città, panorami sul Danubio alle Porte di Ferro, interessanti i monasteri ortodossi).
SEYCHELLES

Seychelles, la Digue (foto Oliosi)
Nel ‘derby’ (a nostro modo di vedere, stupidino) non di rado proposto dai nostrani turisti chic su alcune destinazioni (tipo, appunto: sono più belle le Seychelles o le Maldive?) si potrebbe commentare che è sempre un pochino stolto procedere a sentenze (alcune, poi, impossibili: ad esempio, è più bella la piazza San Pietro o il Grand Canyon del Colorado?). Dopodichè se proprio occorresse un verdetto, si potrebbe commentare che secondo alcuni le Maldive sono “belle sottacqua e le Seychelles dalla spiaggia in avanti” …). Rassicuranti, ad ogni buon conto (perché “piccolo è bello”) i dati di queste ultime: 456 kmq, meno di 100 mila abitanti, capitale Victoria (sull’isola di Mahè, vi vivono in 27 mila), assai nota, inoltre, Praslin, l’sola del “Cocò de Mer”, una palma il cui cocco (curioso non meno che sexy) possiede una sorta di fessura vagamente somigliante a un organo femminile almeno un tempo molto concupito dal homo macho. Unità di moneta la rupia delle Seychelles, clima caldo – umido, turismo, vedi sopra.
SIERRA LEONE
Ex colonia, poi protettorato british, indipendente dal 1961, affacciata sull’Atlantico poco sopra l’equatore, tra Guinea e Liberia, meno di 73 mila kmq per poco più di 7 milioni di abitanti (di cui più di un milione nella versione ‘grande’ della capitale Freetown). Chi scrive vi andò per cercare posti da descrivere e nuove destinazioni turistiche, ma notò (quasi..) subito che non era il caso. Dilaniato da periodici golpes (a cui aggiungere una epidemia di Ebola) il Paese è messo male quanto a Indice di Sviluppo Umano (179° posto, quasi in fondo) e a speranza di vita (50,8 anni), è musulmano sunnita ma solo parzialmente (53%) e ospita nei suoi confini un numero impressionante di gruppi etnici (per cui lingua ufficiale può solo essere l’inglese, più un non meglio noto Krio. Turismo… ‘ma mi faccia il piacere…”.
SINGAPORE

Pipistrelli pronti per finire in salmì, a Singapore ne vanno ghiotti….
Sull’estrema punta della penisola di Malacca, poco sopra l’equatore, una delle ‘Tigri’ del sudest asiatico (5° posto nell’Indice di Sviluppo Umano!, speranza di vita, maschi, fino a 84 anni!), ‘città Stato’ (720 kmq, 4 milioni di abitanti), moneta il dollaro di Singapore, fu colonia britannica, dal 1959 l’autogoverno, nel 1963 nella Federazione della Malesia, infine indipendente (1965). Melting pot di razze e religioni (e lingue ufficiali): cinesi, malesi, indiani e british rimasti. Indaffaratissimo (pare ovvio) l’aeroporto di Changi (e il porto, tra miriadi di containers). Banca e finanza à gogò, industrie altamente tecnologiche. Importanti durante la WWII (seconda Guerra Mondiale) le vicende coinvolgenti Singapore. Chapeau!
Scrivi un commento