AMARCORD VIAGGIATORIO DI UN ANTICO CURIOSO …

Romania, birra Dracula… (in copertina, l’autore alle prese con la Cocina Peruana…)
Qualche decennio (tanti) in gita, tra terre e mari, isole comprese (v. prefazione 1° tomo).
NB Paesi ‘Visti’, neretto – Paesi ‘Non Visti’, corsivo.
36° Tomo…. PERU’ – POLONIA – PORTOGALLO – QATAR – REGNO UNITO
PERU’

Lambayeque … museo tombe reali di Sipàn
“Vale un Perù” (dicevasi, almeno antan, a proposito di grandi ricchezze, ma nel mondo ispanico si dice “Vale un Potosì”…). Enorme (più di 4 volte l’Italia) Paese sudamericano (sponda Pacifico) che molti localizzano alla parola “Inca”, civiltà precolombiana. Colonia spagnola (conquistata da Pizarro) è indipendente (Simòn Bolìvar) dal 1821, meno di 32 milioni gli abitanti, di cui quasi 11 nella versione ‘metropolitana’ della capitale, Lima, il cui porto, Callao, fu il primo possedimento spagnolo in

Paesaggio andino
America). Terra di ‘Indios’ (Quechua, Aymarà, poi 32% di meticci), cattolici l’82%, lingue (ufficiali lo spagnolo e quelle delle etnìe segnalate). Gran tradizione taurina (Lima, Plaza de Toros del ‘Acho’), nel metrò di Madrid attenti ai ‘carteristas’ peruanos, disinvolte ‘las hembras’ nel sistemarsi, noti (e notevoli…) l’ispirata poetessa Chabuca Granda, il ‘vals peruano’ e la cucina. Turismo, ok: attraggono Lima “coloniale”, Cuzco, Macchu Picchu, Iquitos in Amazzonia, il lago Titicaca (no solo per le tipiche barche) e le civiltà precolombiane a Lambayeque (magnifica lavorazione dei metalli). “Destino” da conoscere.
POLONIA

Varsavia, monumento ai caduti del ghetto
Poco più grande (ma con 21 milioni di abitanti in meno) e più… cattolica dell’Italia (non solo per papa Woytila), capitale Varsavia (1 milione e 750 mila abitanti, distrutta dalla World War II e ricostruita grazie ai quadri del Canaletto e del Bellotto), può definirsi un Paese “sfigato” (tedeschi “a sinistra/occidente” e russi “a destra/oriente” (e una volta si aggiunse Napoleone…), quindi, per i poveri polacchi, una… “brutta storia”… . Unità monetaria, lo Zloty (100 Grozny, ma arriverà l’euro), 36° posto (non male) nell’Indice di Sviluppo Umano. Dopodichè, oltre che per il citato papa, la Polonia è anche nota per Chopin, la contessa Maria Walewska (se la fece con il sullodato Napoleone), la Vodka Wyborowa (e c’è pure la Zubrovka, quella con l’erba del bisonte), l’ex juventino Boniek, i poveri ebrei (scomparsi), i laghi Masuri e Danzica (da cui il non stupido interrogativo: “Morire per Danzica?” a fine anni ’30 del secolo scorso), e infine l’ormai arcinoto “idraulico polacco”.
PORTOGALLO

Lisbona, la tirre di Belèn
Sudovest Europa (‘a sin.’ della Spagna, a proposito, non è vero che Portoghesi e Spagnoli ‘si odino’, più semplicemente si sopportano…) grande poco più di un terzo dell’Italia ma con (soltanto) un sesto degli abitanti del Belpaese, quindi poco più di 10 milioni, (comprese le ‘atlantiche’ Azzorre e Madera) di cui più di mezzo nella capitale, Lisbona, e 250 mila nella rivale Porto (‘meta ultima’ dello sfigato Carlo Alberto, come lo fu Cascais l’altro Savoia, Umberto). Prima di informare che il portoghese è una delle lingue più parlate nel mondo e ricordare che i lusitani, in primis Vasco da Gama, furono eccelsi navigatori/scopritori (vedi Brasile, Africa, India, Cina, fin là in Giappone…) grazie soprattutto a un grande manager, il principe Enrico

Algarve, Porto Covo
‘il Navigatore’) va spiegata la gettonata equazione “portoghese – scroccone a sbafo”. Risale al XVIII secolo, quando l’ambasciatore del Portogallo c/o il Papato invitò i connazionali a uno show teatrale e per entrare e assistervi bastava dire “portoghese” (tutto qui). Oltre al citato Vasco da Gama (e al principe Enrico) altri noti portoghesi rispondono al nome di Bartolomeo Diaz (capo Tempestoso, poi di Buona Speranza), Ronaldo (futibol) e Pessoa (a Lisbona ricordarlo con un ‘cafezinho’ al “Martinho da Arcada”). Turismo (Fatima a parte), molto, ovviamente, e giustamente (e non solo per il tristarello Fado).
QATAR
Ex Protettorato britannico nel Golfo Arabico, indipendente dal 1971: il sovrano (prendere fiato per la pronuncia) si chiama Emiro Tamim bin Hamad al-Thani e governa una penisola poco più grande dell’Abruzzo, ma quanta sabbia, e quanto petrolio, quindi 33° posto nell’Indice di Sviluppo Umano). Popolazione, 2 milioni e 700 mila abitanti (di cui 600 mila nella capitale, Doha), religione musulmana, lingua l’arabo (il 40% della popolazione, il resto è immigrato da mezza Asia…)..
REGNO UNITO

Riccardo III (re shakespeariano…)
In inglese ‘UK United Kingdom’, in italiano spicciolo ‘Inghilterra’. Dopodiché quel ‘Regno Unito’ prescinderebbe che si aggiungesse ‘di Gran Bretagna’ (e pure ‘di Irlanda’). ‘Too’ (troppo) complicato per il nostrano turista, basta Inghilterra. Anche perché a proseguire dall’England per Scotland, Wales (and Northern Ireland) è solo lo 00,01% degli italiani traversanti ‘the Channel’ (quel braccio di mare che, se ‘foggy’, nebbioso, secondo i ‘british’ non ‘isola’ le loro isole dal ‘continent’ bensì è tutto il contrario: è l’Europa a restare isolata, ok?). Il restante 99,99% degli italiani nel UK si stop a Londra, di cui circa il 10% per lavoro mentre il restante 90% (che dovrebbe andare “per imparare l’inglese”) resta a bighellonare sui gradini della fontana di Eros a Piccadilly Circus (il 99% dei quali si assenta brevemente per andare da Harrods a comprare i Twin Sets di Cashmere commissionati – almeno antan – da zie e vicine di casa). Per il resto, il Regno Unito (ma in ‘sto caso non solo nel senso di Inghilterra…) ha per capo la regina Elisabetta, ‘quella di Diana’ (da poco c’è una ‘new entry Usa’ grazie a un benefico Royal Wedding apportatore di danèe nel senso di turisti), è più piccolo dell’Italia (242 mila kmq) ma ha 3 milioni di abitanti in più, capitale Londra (quasi 9 milioni, compresi gli italiani di cui sopra), vanta il 16° posto nell’Indice di Sviluppo Umano, per valuta ha la Sterlina (mollato l’Euro, mica scemi con la Germania che vuol tutti kaputt), Shakespeare e Churchill sono molto noti anche se non giocano ‘nel Chelsea di Vialli’ (e i twin sets di Cashmere le vecchie zie non li usano più).
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