AMARCORD VIAGGIATORIO DI UN ANTICO CURIOSO …

Grecia, alba nel golfo Termaico (in copertina, Salonicco, museo ebraico)

Qualche decennio (tanti) in gita, tra terre e mari, isole comprese (v. prefazione 1° tomo).
NB Paesi ‘Visti’, neretto Paesi ‘Non Visti’, corsivo.

23° Tomo….  GIAPPONE – Gibuti  GIORDANIA – GRECIA 

GIAPPONE
Semmai all’ancorchè modesto e qui presente travel consultant, fosse chiesto se è il caso di andare a vedere il Giappone, costui risponderebbe (siamo gente di mondo, eppertanto tutto va visto del nostro pianeta di lacrime …) che è il caso di andarci. Dapprima a Tokyo (quasi 37 milioni gli abitanti nella versione big  di questa capitale del Nihon – Nippon, che a sua volta, in totale, di Japs ne conta poco meno di 130, milioni, tantini su un territorio di 378.000 kmq, poco più di 2,2  volte l’Italia).

Tokyo, frutta esposta come gioielleria in un negozio della Ghinza (probabile costo di una pesca: come uno smeraldo…)

Eppoi a Kyoto (oltretutto in Giappone hanno inventato da quel tempo gli Shinkansen, i ‘treni pallottola’, mica stavano ad aspettare le “Frecce” delle ex FFSS nostrane…). E c’è parecchio da vedere nella “città dei mille templi”, nonché capitale del Giappone degli Shogun (fine 8° secolo – 1868), decenni prima di Hiro Hito, ilTenno, nel senso di Imperatore, o se si preferisce, Sovrano Celeste, quello dei Marines del generale MacArthur. Tutto ciò premesso (e sempre detto tra noi) chi scrive confessa che, dopo aver compiuto un viaggio in Giappone, non sa bene se vi tornerebbe con molto entusiasmo. I motivi? Bah, probabilmente perché (con tutto il rispetto) ha fatto  una certa fatica a capire come vivono (e soprattutto) ragionano i giapponesi. Perché vabbè  la religione, ma forse forse valutano la vita un filino meno del dovuto, tipo la vicenda dei kamikaze, alias vento divino, per i quali il monarca sarà stato pure un dio… epperò … (per non parlare dell’harakiri di Madama Butterfly…). Dopodichè, oltre allo Yen, valuta fin da prima di Pearl Harbor in guerra (da un po’, fortunatamente, solo finanziaria) contro l’odiato US dollar, non resta che citare Honda, Kawasaki, Mitsubishi, Yamaha e chi più ne ha più ne metta (quindi aggiungiamo la Toshiba e la Sony). Infine a tavola, Sushi, Shashimi, Sukiyaki  e quant’altro, dopodichè, per berci sopra (perché mica facile mandar giù il Tofu), vai col vino di riso alias Sakè. Questo è il Sol Levante, nel senso di Giappone … baby… .  

GIBUTI
Nel Corno d’Africa (sullo strategico e trafficato Stretto di Bab el Mandeb), colonia francese (indipendente nel 1977) ai tempi nota come Costa dei Somali, piccolo Stato (23,200 kmq, come la Lombardia) con meno di un milione di abitanti (di cui più di un terzo nella capitale, chiamata come il Paese). Ricchezza (vabbè, si sa, i francesi non sono mai stati troppo generosi con i loro possedimenti…) poca , salvo l’abbondanza del nome del primo Ministro, Abdoulkader Kamil Mohamed, talchè Gibuti è (solo) al 172° posto dell’Indice di Sviluppo Umano. Gruppi etnici, Issa, Afar e Arabi; lingue, arabo e francese; religione, 94% sunniti (nel senso di musulmani…). C’est tout … .


GIORDANIA

Neve sul passo tra Aqba e Petra (foto dell’autore di queste righe, quindi roba vera, non è una balla…)

Quella, per capirci, del re Hussein (e prima ancora, re Abdullah), quindi della monarchia hascemita (a ‘sto punto tutti pensano a Peter O Toole, nel senso di “Lawrence d’Arabia”, e la spiegazione diventa semplice e stringata). A lungo impero Turco, poi Mandato british, indi (1946) indipendente (proprio durante le vicende della vicina, e nemica, ma, poi, non più tanto, Israele, con riferimento alla Legione Araba di Glubb Pascià). La Giordania ‘è grande’ (esclusa la contestata Cisgiordania) 88.794 kmq per quasi 10 milioni di abitanti, di cui più di 4 milioni nella capitale Amman (e 200 mila ad Aqaba, importante porto sul mar Rosso). Unità monetaria, il dinar (1000 fils). Turismo: molto, tra Luoghi Sacri, il mar Rosso, il deserto i Wadi Rum e soprattutto Petra.

GRECIA
Spiegando agli italiani dov’è la Grecia, quanti sono e soprattutto cos’hanno combinato nella Storia, si corre il rischio di dire che Roma deve molto ad Atene (pertanto meglio non sfruculiare la sedicente Caput Mundi). E si dovrebbe oltretutto ricordare la figuraccia fatta il 28 ottobre 1940, quando a un romano, deciso “Spezzeremo le reni alla Grecia”, i Greci risposero (te pareva, col carattere che hanno…) “Oxi” (Ochi – No) dopodichè (1953) tutto finì in gloria (si fa per dire) con la querelle tribunalizia sulla “Armata S’agapò” (in greco ‘Ti amo’). Ciò premesso, la Grecia “è grande” meno della metà dell’Italia (132.000 kmq), ’isole… comprese’ (pardon per la battuta, ma stavolta occorreva, lo assicura chi tra Cicladi, Dodecaneso, Sporadi, Ionie, etc etc, se le è ‘fatte’ più o meno tutte, compresa Kastelòrizo, alias Megisti, alias Castelrosso, quella del film “Mediterraneo”).

La capitale è Atene, nella cui ‘mega’ versione vivono più di 3 dei quasi 11 milioni di greci, che non stanno poi così male (29° posto nell’Indice di Sviluppo Umano, Italia al 26°). Quanto a cultura (poi finita a Roma) la Grecia ha espresso Aristotele, Socrate e Omero (mica per niente Onassis. Che però, colto non era, si chiamava Aristoteles Sokrates Homer). Per capire (abbastanza) bene i Greci (quantomeno gli ateniesi del Pireo), si consiglia di vedere (e si ascolta pure il sirtaki, musica e danza nata con il film), “Zorba il greco” (grandissimo film! musiche di Mikis Teodorakis, bravissima Melina Mercouri!). Infine, in omaggio alla cortese aficiòn lettrice nonchè ai futuri vacanzieri, un minimissimo “come si dicono in greco” (alcuni termini mangerecci): spiedini – suvlaki; acqua – nèros; formaggio (che poi sarebbe sempre il solito…) – fèta; vino – oinòs (se invece l’oste ha più di duemila anni, krasì); infine, l’onnipresente, insalata mista – koriatikì, nella quale non manca mai il per me (e ahimè) indigestissimo cetriolo – angùri (che pertanto non è l’anguria, che, invece, ‘si dice’ karpùsi)… . Kalinìkta – bonanotte… .