AMARCORD VIAGGIATORIO DI UN ANTICO CURIOSO …

Cile, deserto di Atacama… (nella foto di copertina, Cile:, regione dei Laghi, lago Llanquihue e vulcano Osorno).

Qualche decennio (tanti) in gita, tra terre e mari, isole comprese (v. prefazione 1° tomo).
NB Paesi ‘Visti’, neretto Paesi ‘Non Visti’, corsivo.

13° Tomo…. CECHIA (REPUBBLICA CECA) – CENTRAFRICANA, REPUBBLICA – CIAD –  CILE  

CECHIA (REPUBBLICA CECA)
Al centro dell’Europa, un posto (quasi 80.000 kmq) di gente (più di 10 milioni) “tosta”, in quanto “un po’ tedeschi e un po’ slavi” (soprattutto politicamente: durante il Comunismo furono i più rigidi e ossequiosi satelliti dell’Urss). Fino al 1918 la Boemia e la Moravia appartennero all’impero Austro – Ungarico, poi l’indipendenza e nel 1993 la separazione, evviva, consensuale dalla Slovacchia. Una bella meta turistica: culturalmente parlando, va assolutamente vista (e non solo per Kafka e il mondo ebraico) la romantica (vabbè un filino triste, ma che bella), Praga (1.300 mila abitanti) soprattutto adesso che non esistono più “defenestrazioni”.

Praga, cimitero ebraico.

Non solo cultura a Karlovy Vary, la ex Marienbad, terme e mondanità nell’Europa dell’’800. Un po’ di parole servono a viepiù localizzare la Cechia (ma che brutto nome): Skoda (grandi industrie meccaniche), Pilsen (non ‘una birra’ bensì ‘un tipo di birra’), Dubcek (quello “della primavera”, appunto di Praga), i Sudeti (di nazista memoria), Brno (‘Le mie prigioni’ del Pellico). Mica male la Cechia (e non solo per Kafka) nell’Indice di Sviluppo Umano (28° posto). Grandi sportivi, i cechi. Mitici (per gli aficionados al tennis) Drobny, Navratilova, Lendl, eppoi Zatopek (l’”Uomo Cavallo”), nonché i bravi footballeurs Hamsik e Nedved (“vicepresi” della Juve, a cui appartiene pure la sua connazionale cèca, Alena Sederova, prima grazie a Buffon, adesso morosa di un Nasi nel senso di Agnelli…).      

CENTRAFRICANA, REPUBBLICA
Un tempo Territorio del Oubangui – Chari (grande due volte l’Italia ma con meno di 5 milioni di abitanti, di cui un sesto nella capitale Bangui), indipendente dalla Francia dal 1960, pochi (ancorchè aiutati dal nome) saprebbero localizzarla senza accennare un nome quasi mitico: Bokassa. Quello che (tra il 1966 e il 1979) si autonominò “Imperatore” intascandosi contestualmente un po’ di bei diamantoni. Un’operazione antipatica se si tiene conto che nell’Indice di Sviluppo Umano la repubblica Centrafricana è posta al 188° posto (da cui, facile evincersi che la speranza di vita è posta sotto i 50 anni). Tanti i gruppi etnici, e altrettante le religioni, due le lingue ufficiali, il francese e il sango (?). Appartiene all’Onu. Turismo? Ma mi faccia il piacere …

CIAD
Salvo per le dimensioni (la superficie, 1.284.000 kmq, il doppio, e la popolazione, 14 milioni, quasi 3 volte) il Ciad (capitale N’Djamena, ex Fort Lamy di “Legione Straniera” memoria… meno di un milione di abitanti, non differisce molto dalla suesposta repubblica Centrafricana ampiamente confinante a sud. Pressochè identico Indice di Sviluppo Umano (186° posto, solo 2 in meno), di Speranza di Vita, stessa unità monetaria il Franco Cfa, e identica ‘ricchezza’ di gruppi etnici (nel Ciad ancor… di più … Sara, Arabi, Mayo-Kebbi, etc etc etc). Pertanto, anche nel Ciad, precarie condizioni di vita. Quanto a importanza “turistico – culturale”, il Ciad può interessare per la posizione geografica nel Sahel.

CILE

Cile, Capitàn Pastène

“Non solo Pinochet, anzi…” potrebbe essere la risposta ai non pochi che (ancora per un po’) identificheranno il Cile con la non lontana dittatura (che eliminò il presidente Allende, altro nome che “fa venire in mente” il Cile…). In effetti, nel Belpaese il Paese è meno conosciuto del dovuto (forse perché vi fu meno emigrazione italiana, la maggioranza ‘si fermava’ prima delle Ande, salvo una èlite che fece cose egregie). Il Cile (760.000 kmq, 2 volte e mezza l’Italia, meno di 19 milioni gli abitanti, capitale Santiago, più di 7 milioni ‘tutto compreso’…) sorprende per la sua sottile silhouette (poco meno di 4.500 km nord – sud, mediamente 175 tra le Ande, Aconcagua, quasi 7.000 metri, e l’oceano Pacifico, giù giù, fino alla Terra del Fuoco, Stretto di Drake). Da cui (turisticamente parlando) si evince che non è facile conoscere (tutto) il Cile o quantomeno occorrono spostamenti abbastanza complicati. “Chicche viaggiatorie cilene” del qui scrivente … L’isola di Chiloè (specialità gastronomica il Curanto, una Zuppa di Pesce, e il Loco, mollusco gasteropodo, l’abalone cileno) … La “Fiestas Patrias” (18 settembre, festa nazionale) nella meridionalissima Punta Arenas … Capitàn Pastène, “miracolo dell’emigrazione”, un angolo di Emilia nel sud del Cile, porsùt &tortellini (vi dedicai un articolo…) … Finale di Coppa Davis a Santiago, tennis , politica e “quilombos” (i casini, in Italia di merliniana memoria…) …. Nell’intrigante nord il deserto di Atacama (il posto più secco del nostro pianeta, niente reumatismi….). “Si vas para Chile….” recita una canzone …. e chi ci va vorrebbe tornarci …