AMARCORD VIAGGIATORIO DI UN ANTICO CURIOSO …

 

Bulgaria, Sofia (foto soyviajes) …  in copertina: Varna, tutti al mare…

Qualche decennio (tanti) in gita, tra terre e mari, isole comprese (v. prefazione 1° tomo).
NB Paesi ‘Visti’, neretto Paesi ‘Non Visti’, corsivo.

11° Tomo…. BULGARIA – BURKINA FASU – BURUNDI – CAMBOGIA

BULGARIA
Ancorchè europeo, quindi non lontano, la Bulgaria costituisce un posto, se non proprio misterioso, quantomeno poco conosciuto (forse perché nessun footballeur bulgaro di gran classe è stato importato nel Belpaese). A onor del vero gli italiani non hanno (tanto) torto a ignorarla più di Paesi vicini, tipo la Romania, forse ‘per colpa’ della lingua: mentre il romeno, lo dice il nome, è latineggiante, il bulgaro oltrechè difficile è pure scritto in cirillico, e ci siamo capiti.

Re Boris III, giovane

Il Paese (grande poco più di un terzo dell’Italia, più di 7 milioni gli abitanti, di cui circa un quinto nella capitale, Sofia) possiede una Storia tipicamente “balcanica”. Indipendente dai Turchi Ottomani (1908), “monarchica” (Giovanna, una figlia del re Vittorio Emanuele III sposò il re Boris), poi, persa la seconda Guerra Mondiale (in quanto alleatasi coi tedeschi), la Bulgaria divenne “comunista” (ma così tanto che, in tutto il mondo, si parla di “maggioranza bulgara” quando un partito, se proprio non vince le elezioni con il 110% dei voti poco ci manca …).

Dopodichè, sgonfiatasi l’Urss, nelle elezioni il Paese si è dovuto accontentare di maggioranze più umane. Gente: tanti (ça va sans dire) i bulgari (quindi ortodossi), ma anche Turchi e Zingari (9 e 5%). Note le ‘rose bulgare’ nel senso che tra Sofia e il mar Nero c’è una valle che a primavera incanta esibendo à gogò coltivazioni di questo romantico fiore. Turismo: oltre a quello… floreale (le rose) e culturale (Sofia, cattedrale e due chiese), vita vita balneare a Varna (la … Rimini del mar Nero….).

BURKINA FASU
Ex Alto Volta (colonia francese fino al 1960), dopodichè “Patria dei Veri Uomini” (almeno secondo il politico che tale lo battezzò, questo il significato dell’enigmatico nome), nell’ex Africa Occidentale Francese, un decimo di kmq e due terzi di abitanti meno dell’Italia, ma con una capitale (2 milioni di abitanti) dall’intrigante nome scioglilingua: Ouagadougou. Svariati i gruppi etnici Fossi, Fulbe, Gourmantchè (e chi più ne ha, più ne metta…) di religione musulmana (66%), cristiana, animista. Per fortuna c’è un po’ di oro (ma ancora poca acqua… (che da certe parti vale più dell’oro..).

BURUNDI
Affacciato sul lago Tanganika, lo sfortunato Paese della tragedia dei Tutsi (40%, inferiori di numero ma più potenti e… prepotenti…) e degli Hutu (60%, in maggioranza, ma, sovente, e stranamente, vittime), situato tra il Congo e la Tanzania (a nord l’Uganda), 10 milioni gli abitanti (ma tanti scappano) di cui 600 mila nella capitale Bujumbura. Regno indipendente dal 1962, fu “protetto” (con il nome di Ruanda – Urundi) dalla Germania fino al 1919 poi ‘amministrato’ dal Belgio. Unità di moneta il franco locale. Messo molto male nell’Indice di Sviluppo Umano (184° posto su 188), il Burundi dipende molto dagli aiuti internazionali

CAMBOGIA

Angkor Vat (Getty Images)

Nel Sudest Asiatico, terra dei Khmer (85%), regno nell’ex Indocina Francese (forse il più ricordato, e rimpianto, dei possedimenti coloniali francesi), indipendente dal 1954 (fine del colonialismo a Dien Bien Phu), 181.000 kmq (tre quinti dell’Italia) per 16 milioni di abitanti  (il 10% nella capitale Phnom Penh). Un po’ di recenti nomi aiutano a ricordare, localizzare la Cambogia: Pol Pot, Khmer Rossi, Norodom Sihanouk, Lon Nol. Grazie alla latitudine e alla morfologia del territorio, da campare, ce n’è (clima tropicale, riso, frutti, pesci d’acqua dolce e salata, nel golfo del Siam). Turisticamente parlando, in senso culturale, eccellente destinazione (ma attenti alla stagione dei monsoni, piogge à gogò) Angkor Wat, fantastico sito archeologico (Patrimonio dell’Umanità dal 1992, aeroporto Siem Reap).

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