Dalla bandiera bianca dei Savoia al Bianco Doc finalmente vincitore … un reportage basato su storia e uvaggi  … ripreso da un antico resoconto su un sopralluogo nella località delle 2 sconfitte sabaude…..
n.b. da una (fausta) gita compiuta nella ridente località veronese alla fine del secolo scorso ….

Vittorio Emanuele II detto il Padre della Patria (nel senso che - sembra - scopasse come un riccio...)

Vittorio Emanuele II detto il Padre della Patria (nel senso che – sembra – scopasse come un riccio…)

La località prospera sulle…. “rovine” dei Savoia…..
Turismo, nel senso di viaggiare, vedere, apprendere, non significa andare necessariamente tanto lontano da cambiare il fuso orario. Tra Brescia e Verona – uscita al casello di Peschiera o a quello di Sommacampagna, a un tiro di schioppo dalle tante sistemazioni alberghiere per tutte le tasche offerte sul lago di Garda -, sarebbe ad esempio il caso di compiere una sosta a Custoza.

Sosta che può anche non essere breve se la curiosità del turista spazia dalla storia alla gastronomia, dai bei paesaggi all’enologia. Oltretutto, chi non è molto d’accordo su come è attualmente composto il Belpaese, commenterà che se fosse stato per Custoza i Savoia forse non ce l’avrebbero fatta a mettere insieme quel puzzle (come si fa, dice Biagi, a vivere in un Paese in cui per dire pisello a nord dicono uccello e a sud pesce?) di varie genti e dialetti meglio noto come Repubblica Italiana (dove nella stessa regioni ci si accapiglia alla grande, vedi la recente vicenda del siculo Amato che ha dato dei pakistani ai suoi corregionali …).

Il caso volle, infatti, che a Custoza sia lo sfigato Carlo Alberto che suo figlio Vittorio Emanuele II, rispettivamente nel 1848 e nel 1866, rimediassero da S.M. Imperiale Francesco Giuseppe due “paghe” non da poco (chi volesse saperne di più visiti la Mostra rievocativa del 1848, a villa Venier di Sommacampagna, aperta ogni sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19).

Non tutto il male vien comunque per nuocere. Senza le due sullodate batoste il Consorzio dei produttori del delizioso Bianco di Custoza non avrebbe potuto coniare lo slogan «Finalmente una vittoria!» consacrante il successo della loro pluridecennale battaglia per conquistarsi il loro bravo posto al sole nel difficile e combattuto mercato dei vini. Tra vittorie imprenditoriali e sconfitte gastronomia - vino biancomilitari, ecco il turista percorrere dolci montagne russe collinose, su e giù tra viti e monumenti storici, case rustiche e cipressi, in un contesto che è tanto appagante l’occhio quanto attirante il palato. Chi poi sconfinasse oltre Custoza e Sommacampagna non può che rallegrarsene: a una manciata di chilometri la splendida Valeggio propone monumenti scaligeri e viscontei, paesaggi bucolici sul Mincio e un doveroso shopping di tortellini sapidi quanto leggeri.Una gita a Custoza sarebbe incompleta senza la soppressa con polenta, i bigoli al peperone dolce e la tacchinella al Bianco di Custoza ammanniti all'”Antico Ristoro”. Prima di tornare sull’anonima autostrada, è suggerito un cocktail di storia e shopping enologico all’azienda agricola del “Tamburino Sardo”.