(Corriere della Sera, 23 agosto)
Come fare il giro del mondo (volando in prima classe) spendendo solo 745 dollari
di Massimiliano Jattoni Dall’Asén

Malesia, ‘Nursery’ di Tartarughe “Leather”.
Fare il giro del mondo da Philadelphia a Sydney, passando per l’Europa, Abu Dhabi e Singapore, volando in prima classe o in business class e spendendo solo 745 dollari in biglietti aerei. Non è una delle tante pubblicità ingannevoli che affollano il web offrendo meraviglie a prezzi stracciati, ma il sogno che Lou Haverty, 39enne analista finanziario di Philadelphia, ha realizzato con una vacanza di lusso, ma incredibilmente low cost, che in due settimane gli ha fatto toccatore quattro continenti. E per non farsi mancare nulla, in questi 15 giorni da super ricco, Haverty ha pernottato solo nelle suite di alberghi di categoria «luxury». Il sito online di informazioni finanziarie MarketWatch ha calcolato che tra aerei e alberghi la vacanza di Haverty doveva costare 36.000 dollari, mentre lui se l’è cavata spendendone solo 4.900.
Carte di credito e fidelizzazione alberghiera
Il sogno iniziale di Haverty era di volare sedendo in quegli alloggi del tutto simili a mini appartamenti che offre alla sua clientela più esclusiva la Etihad Airways. «A meno che non si sia estremamente ricchi, quando mai si ha la possibilità di volare da Abu Dhabi a Sydney in questo modo?», commenta Haverty, che ora gestisce il sito web Financial Analyst Insider. «Così mi sono impegnato per creare una vacanza centrata su quel volo e che mi costasse il meno possibile». Per risparmiare oltre 30mila dollari, tra voli, pranzi e alberghi di lusso, Haverty ha sfruttato i bonus legati alle carte di credito e i programmi di fidelizzazione alberghiera. Quando l’analista finanziario ha iniziato a progettare il viaggio dei suoi sogni aveva solo due carte di credito. Nel corso dell’anno ne ha ottenute altre sette. Il suo approccio si basava sull’esperienza che aveva sviluppato fino a quel momento nel suo lavoro in banca: «Ho gestito questo progetto come fosse un portafoglio», spiega. «Ho capito che, se fossi stato disciplinato, avrei potuto ottenere molte carte di credito e i benefit a loro collegati e questo mi avrebbe permesso di risparmiare enormemente».
Il programma di «lavoro» di Haverty

Si ‘gira il mondo anche non in First Class….
Haverty ha tenuto traccia delle carte che apriva, dei bonus offerti e delle tasse annuali applicate alle sue carte di credito su un foglio di calcolo che aggiornava, dice, quotidianamente. Quando possibile, richiedeva l’apertura di più carte nello stesso giorno, perché aveva scoperto che le agenzie di credito evadono più richieste in un unico pull, riducendo l’impatto sulla valutazione della sua capacità di copertura.
Haverty ha puntato i suoi sforzi sulle carte che avevano programmi di premi con punti trasferibili, spendibili con una vasta gamma di compagnie aeree. In molti casi, le carte di credito hanno rinunciato alla tassa annuale per il primo anno. Quando poi è arrivato il momento di applicare la tassa, Haverty ha valutato se valesse la pena continuare a tenere la carta: in caso negativo, la chiudeva, non prima però di informarsi sul trasferimento del limite di credito su un’altra carta della stessa banca. In questo modo ha evitato di ridurre la quantità di credito a sua disposizione.
L’intuizione delle carte regalo
Haverty per raggiungere più velocemente il suo obiettivo ha sviluppato due strategie per spendere rapidamente i soldi e guadagnare punti e bonus senza però rischiare di andare sotto sul suo conto corrente. La prima è stata utilizzare le carte di credito per acquistare carte regalo nei negozi alimentari. Questo gli ha permesso di spendere denaro in fretta e guadagnare punti, ma senza spreco: il cibo in scatola dura molto tempo. La seconda intuizione, acquistare prodotti di elettronica in negozi che facevano per alcuni giorni maxi offerte, per poi rivenderli al costo reale o leggermente scontati su Amazon, realizzando un piccolo guadagno che andava a coprire le spese delle carte di credito.
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