
Grande Scoop! Documento storico. Scontrino attestante l’acquisto di pile per misurare la pressione del Paolo c/o la farmacia Sgarbi…(in copertina: Ro, la “Beicamina”, ingresso con turista al sole).
È ormai universalmente noto (forse più dei frenetici appetiti sessuali del Berlusca) che Ro Ferrarese è la terra mèta del mio tradizionale Buen Retiro agostano.
Vi approdo ormai da tanto tempo per l’ovvio motivo che un sia pur eccelso scriba di Viaggi & Turismo non può abbrutirsi, nel senso di abbassarsi a chiedere sconti e altre facilitazioni ad alberghi e altre botteghe proprio mentre imperversa il boom turistico a pagamento.
Perché, vabbè la facia de palta, ma ce ne vuole, di coraggio, per (tentare di) andare in giro a sbafo quando tutti gli altri pagano.
Meglio pertanto aspettare un mesetto, e nel frattempo precisare snobisticamente (a chi stoltamente ti chiede perché, in pieno agosto, un mago dei viaggi come te non è in giro per il mondo) che non vai in ferie soltanto perchè non ti piace la calca.
Vado a Ro Ferrarese, dicevo, in primis perché (oltre all’accennato, decisivo free of charge, gratuità) la località è campagnola, quindi amena, però anche (un pochettino, vabbè non è Capalbio ma in compenso c’è meno gente che se la tira) sexymondana grazie a due bei bar (e ancor più belle bariste) vigili scolte sulla SS Ferrara – Rovigo.
Senza contare, poi, che a Ro la magione del mè amìs Nicola accogliente il qui scrivente invece di una qualsiasi Casa de Campo risponde al nome di Beicamina, nel senso che antan (almeno tre secoli fa) fu financo un antico convento, oltretutto citato dal Bacchelli nel suo famosissimo non meno che pallosissimo “Il Mulino del Po” (nb: se qualcuno dei tre miei lettori vuol dire che ha letto ‘sto bestiùn di libro, liberissimo, ma non conti la balla che è arrivato alla fine…).
Ro Ferrarese, quindi, terra un tempo di confine (i meravigliosi Estensi e la Serenissima alias San Marco) oggidì nota da alcune decadi grazie alla mia frenetica attività di cronista turistico, nonché ai due bar (con belle bariste) e alla citata descrizione della Beicamina nel “Mulino del Po” del Bacchelli. E talvolta Ro Ferrarese è anche, raramente, nota in quanto associata a uno che parla alla tivù di libri e di quel che gli capita, di nome Vittorio Sgarbi, (il cui cognome figura sull’insegna della locale farmacia in quanto di proprietà del suo babbo e della sua mamma).
Tutto ciò (doverosamente) premesso, eccomi a meditare (e con me gli ancorchè scarsi poveracci che si sono ridotti a leggere ‘ste righe, ma – pardòn per l’immodestia – anche il vedere certa gente in tivù non è che aumenti di molto il tasso di intelligenza ….) sul Fato generante una vicenda sia pur indirettamente (e lontanamente) collegante l’acculturato Sgarbi e il mè amìs Paolo, semplice ragioniere di complemento (e oltretutto con una certa fatica).
Siamo a Ro dal Nicola (ultimo test anti sete di Fine Estate, in quanto la Beicamina è dotata pure di una vigna sia pur non mega).Il Paolo ha un po’ di sangue nell’occhio (a prima vista pareva vino ma poi è sorta una sorta di dubbio) e prima che la sua tuttologante druda bofonchiasse Diagnosi, Prognosi & Cura (è uno sport tra i più praticati tra le sciure milanesi, ancorchè casalinghe e/o ragioniere bancarie sanno e dicono tutto su medicina e medicine) prendo il Paolo e lo porto in Farmacia (Sgarbi, lo dice la tivù).
Laddove, però, la misurazione della pressione del Paolo risultò problematica, sia perchè la macchinetta addetta alla bisogna aveva le pile scariche, sia perché non ne possedevano di riserva.
E fu così che – per rimediare a questa sorta di, se non sgarbo quantomeno svista farmaceutica – ho accompagnato il Paolo al locale Despar onde provvedere all’acquisto (scontrino allegato a comprova di questo scoop) dei cilindrici marchingegni utili per la misurazione della pressione. Tornati infine alla farmacia, al Paolo fu però riscontrata una pressione stranamente “normale” (ma solo perché la già citata sua druda non solo gli “prescrive” quotidianamente tra le 8 e le 10 medicine ma gliele fa pure ingurgitare).
Scherzi delle umane viende: tutto quel casino, solo perchè Sgarbi aveva le pile scariche ….
per mondointasca.org
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