CILE, L’INCREDIBILE VICENDA DEL ”DRESDEN” (AFFONDATO A JUAN FERNANDEZ, VEDI CORRIERE DELLA SERA 16/2)

Nella prima Guerra mondiale un incrociatore tedesco (a bordo il futuro ammiraglio Canaris) braccato dalla Royal Navy sulle coste del Pacifico cileno e affondato nell’arcipelago noto per la vicenda di Robinson Crusoe …                 nella foto di apertura: fiordo in cui si nascose il ‘Dresden’

di Gian Paolo Bonomi     

cile punta arenas stretto magellano alba

Punta Arenas, Stretto di Magellano

Lontana nel tempo (per fortuna) la seconda Guerra Mondiale. Ancor più la prima (1914-1918) se non per la vivida rievocazione di un avvenimento bellico occorso nei freddi mari del Sud America, tra una nave tedesca e la flotta inglese che le dava la caccia
Tarda primavera del 1914. Inviato dalla base navale di Kiel, il Dresden, incrociatore della Kriegsmarine del Kaiser Guglielmo II, è posizionato davanti a Veracruz con il compito di difendere vite e interessi della colonia tedesca coinvolta nella guerra civile messicana. La situazione si aggrava e il Dresden – imbarcati alcuni connazionali, il presidente deposto Victoriano Huerta e, si dice, un tesoro composto da oro, gioielli e soldi messi al sicuro da tedeschi e non – prende il largo nel Mar dei Caraibi poco prima che Pancho Villa conquisti Veracruz e Tampico.

Dal mancato ritorno a casa alle coste cilene
Il tempo di sbarcare in Giamaica l’esiliato Huerta e di imbarcare ad Haiti il nuovo comandante, Fritz Emil Ludecke e l’incrociatore inizia il viaggio di ritorno a Kiel. Grandi feste a bordo, si torna a casa, missione finita. Neanche per sogno!
Durante la navigazione giunge notizia dell’assassinio di Francesco Ferdinando d’Austria, comincia la prima Guerra mondiale (agosto 1914) e per il Dresden un’odissea che ha dell’incredibile e si concluderà tragicamente 9 mesi dopo nell’oceano Pacifico, al termine di battaglie e fughe che videro l’incrociatore, braccato dalla flotta imperiale britannica, nascondersi nelle frastagliate e fredde acque del Cile meridionale.

L’unica “vittoria”, nella baia di Arauco
Isolato, privo di rifornimenti e lontano da navi ausiliarie, il Dresden riceve l’ordine di puntare a sud ovest e intraprendere la Guerra di Corsa attaccando navi da guerra e mercantili (la cui conquista avrebbe permesso un rifornimento di prezioso carbone). Successivamente, nel sud Atlantico, al comandante Ludecke giungono disposizioni di congiungersi alla flotta del Pacifico, nella isola di Pasqua. E il 12 ottobre il Dresden nelle acque dell’isola dei Moai si unisce ad altre navi da guerra tedesche guidate dalla corazzata Scharnhorst al comando del glorioso ammiraglio Herbert Graf Von Spee. Dopo una sosta a Mas a Fuera (arcipelago di Juan Fernandez) la flotta si sposta verso le coste continentali del Cile e il 1° novembre infligge una dura sconfitta a quella inglese nella battaglia di Coronel (porto nella baia di Arauco). Un raro se non l’unico momento di allegria nell’odissea del Dresden, proseguito pochi giorni dopo a Valparaiso con i festeggiamenti (primo incontro dei trecentocinquanta marinai con i connazionali emigrati in Cile) tributati dalla numerosa colonia tedesca (già a quei tempi così florida da possedere un suo Hospital Alemàn).

Falkland: nella tana dei leoni (inglesi)
La vittoria, però, generò tanto entusiasmo da spingere i tedeschi a sfidare la flotta britannica – spronata daWinston Churchill, Primo Lord dell’Ammiragliato desideroso di rivincita – nella tana delle Falkland. Al Dresden non restava pertanto che doppiare per la seconda volta il Capo Horn nel breve volgere di pochi giorni, e tornarvi dopo ancor più breve tempo, tempo inseguito dalle navi di Sua Maestà britannica. Infatti, come prevedibile (in questo secondo scontro i rapporti di forze si erano ribaltati) alle Falkland la Navy si vendicò pesantemente, con il risultato che al Dresden, unica unità superstite, non restò che svignarsela cercando nascondiglio e rifugio negli inaccessibili anfratti della Tierra del Fuego cilena.

Vulcano Osorno, regione dei Laghi

Vulcano Osorno, regione dei Laghi

Fuga tra i fiordi del Cile meridionale
Iniziava così, ai primi di dicembre del 1914, una caccia all’incrociatore tedesco condotta con cocciuta determinazione dalla flotta britannica e destinata a concludersi ben tre mesi dopo. Scenario di questa incredibile e intrigante storia bellica e umana, le coste meridionali del Cile, frastagliate, dotate di fiordi profondi, reconditi porti naturali, ricche di isole confondenti la navigazione, sormontate da picchi innevati, una complessa morfologia facilitante chi intende nascondersi. E oltre a questo importante scenario naturale, non meno interessanti furono i personaggi di contorno in questo tragico gioco a nascondersi tra le due più importanti Marine del mondo.

La “pace” (provvisoria) nella verde Patagonia
Si parla (oltre agli agenti segreti presenti in tutto il sud America) della colonia tedescanel Cile, ricca non meno che organizzata e soprattutto ancora patriotticamente legata al Paese di origine. Già agli inizi della fuga, in un remoto canale prospiciente Capo Horn, il Dresden fu aiutato da un esperto marinaio tedesco della zona, Albert Pagels, su richiesta del console Rudolf Stubenvauch. Ma fu soprattutto nel cupo fiordo di Quintupeu (nella Patagonia Verde, la regione dei Laghi comprendente la lunga isola di Chiloè) che l’equipaggio dell’incrociatore ricevette assistenza, appoggio ed entusiastiche attenzioni dai tanti tedeschi emigrati nella zona a metà dell’800 (e tuttora alcune case e strade di Puerto Varas, poco distante da Puerto Montt, ricordano architettura e tradizioni di una cittadina sassone o bavarese).

cile reg lagos tramonto da isola llancahue 3Feste (…e altro) tra tedeschi “moderni” e “arcaici”
Al riparo nel citato, corto fiordo, nascosto da un ingresso strettissimo e protetto da scoscese montagne (e non mancava nemmeno una bella cascata di acqua fresca), imarinai del Dresden vissero in una sorta paradiso, destinato però a durare, ahiloro, soltanto il breve spazio di una settimana, dal 6 al 14 febbraio. Ma quanta gioia! Perché oltre agli agognati rifornimenti l’equipaggio si ritrovò a bordo ogni ben di dio: birra e salsicce a volontà, belle ragazze con cui ballare sul ponte valzer e mazurche suonate dalla banda di bordo. E in un clima di buffa curiosità (i marinai parlavano un tedesco ‘moderno’ appetto a quello ‘arcaico’ di chi aveva lasciato la Germania anche da ormai sessabt’anni) nacquero pure alcuni amori (né fu in seguito esclusa la nascita di pargoli concepiti durante questa furtiva sosta).

La fine del Dresden nell’arcipelago Juan Fernandez
Ma gli Accordi dell’Aja permettevano alla nave di un Paese in guerra una sosta massima di 24 ore in un Paese neutrale e pertanto (superato abbondantemente questo limite e avvisato dalla Quinta Colonna tedesca dell’arrivo di una nave da guerra cilena intimante l’abbandono delle acque territoriali) alle 8 e 30 del 6 febbraio il Dresden lascia il fiordo di Quintupeu.
La fuga dura più di un mese, ma l’8 marzo l’incrociatore inglese Kent avvista il nemico tedesco e informa le altre navi brulicanti nel sudovest del Pacifico. Giusto il tempo di nascondersi (la gente del posto festeggia con agnelli e aragoste, la banda ricambia suonando) nell’isola Mas a Tierra del cileno arcipelago Juan Fernandez e pochi giorni dopo, il 14 marzo, l’incrociatore si ritrova assalito dal fuoco di tre navi da guerra nemiche. Il Dresden affonda, il comandante Ludecke ordina di abbandonare la nave, chi sopravvive è portato a Valparaiso, i feriti vengono ricoverati nel citato Hospital Alemàn. Fine della curiosa ma anche incredibile vicenda di una nave da guerra braccata tra le isole (Juan Fernandez e Pasqua) e la costa meridionale (Patagonia e Tierra del Fuego) del Cile.

Ah! Tre brevi chiose finali.
1) Del vociferato tesoro imbarcato nel Messico nulla si seppe.
2) Tra gli scampati alla tragedia del Dresden, il tenente di vascello Canaris diverrà ammiraglio e celeberrimo Capo dei Servizi segreti nazisti.
3) Chi ha scritto queste righe è stato nel fiordo di Quintupeu e lì ha pensato che il racconto della vicenda del Dresden possa intrigare qualche lettore.