Le vicende di Garibaldi ‘libertador’, Anita al fianco, in acque e terre del sud America.
Il soggiorno del futuro Eroe dei Due Mondi nella capitale brasiliana era previsto di breve durata: il tempo che in Europa aumentasse la tensione politica e sarebbe ritornato in Italia. La reazione, però, era “in agguato” e soffocò gli aneliti del vecchio continente. Impresa rinviata.
Al disoccupato Garibaldi non restava che trasformare in bottega una piccola nave di 20 tonnellate, battezzata ‘Mazzini’, ed esercitare la compravendita di prodotti alimentari in un non esaltante cabotaggio a nord di Rio, tra Cabo Frio e Campos. Ma i pochi guadagni dovuti alla navigazione in acque poco note, all’inesperienza e – precisa nelle Memorie – alla “gente niente meno che ladra” acuirono in Garibaldi la voglia di cambiare aria.
Un desiderio presto divenuto realtà. Nel Brasile dell’imperatore Pedro I la reazione a una politica accentratrice provocò nel 1836 la secessione (tre anni dopo si unì la provincia di Santa Catarina) del Rio Grande do Sul, regione del sud confinante con l’Uruguay e l’Argentina.
Era la guerra della neonata repubblica contro il potere centrale. Ma se per gli scontri terrestri bastava la cavalleria dei Gaùchos, la guerra sul mare era tutta da inventare. Ci pensa Josè, così è ormai chiamato, che corona il sogno di condurre una Guerra di corsa ricevendo la Patente ufficiale con stemma del nuovo Stato. E la ‘Mazzini’ diventa nave corsara: dopo il mancato trasporto di rivoluzionari e quello meno nobile di derrate, la barca è autorizzata “a incrociare per mari e fiumi attaccando navi mercantili e da guerra del Governo del Brasile”. Il compito de Nizzardo non si limita a qualche arrembaggio. Deve allestire una Marinha de Guerra (gli viene conferito il comando con il grado di Capitao-Tenente), oltre alle navi mancano porti e luoghi d’approdo protetti. Ma gli imperiali non passano.
La vicenda di Garibaldi nel Brasile ribelle si protrae fino al 1841, ardimentosa e romantica. Fugge ferito dalla prigione uruguaiana di Maldonado, torna nel Rio Grande e montando per la prima volta a cavallo percorre 500 kilometri ‘ventre a terra’ mediante l’”escotero” (usanza ‘gaùcha’, la svelta sostituzione di un cavallo stanco con uno fresco). Nella immensa Lagoa dos Patos, Laguna delle Anatre (250 kilometri paralleli alla costa atlantica), valoroso volontario, già in camicia rossa, combatte dure battaglie. E il 27 luglio 1839 a Laguna, città portuale del Santa Catarina, il trentaduenne Josè incontra la diciottenne Anita. E’ l’inizio di un mito, una Love Story che non poteva non finire preda della televisione (pochi anni fa furoreggiò in Brasile la telenovela ‘A Casa Das Sete Mulheres’, con i Garibaldis coprotagonisti nel filmato dedicato alle vicende rivoluzionarie).
Bello, capelli e barba rossiccio-nazzareno, dal cassero della lancia ‘Itaparica’ Josè avvista Ana Maria Ribeiro da Silva de Jesus, le domanda come si chiama, lei risponde Anita, lui chiede un pò d’acqua, lei gliela porge dopodichè Garibaldi la fissa negli occhi e proclama: “Tu tens que ser minha”, tu devi essere mia. A tanta fulminea passione seguono due anni di avventure a dir poco inaudite. Durante uno scontro Anita monta la guardia alle munizioni, fatta prigioniera sente dire che Josè è rimasto ucciso, ne cerca il corpo sul campo di battaglia e non trovandolo deduce che è vivo; ruba allora un cavallo e dopo quattro giorni di fuga raggiunge il suo uomo. E sempre a cavallo, animale in simbiosi con il ‘gaùcho’, sfugge a un’imboscata portando in salvo l’appena partorito Menotti legato alla sella.
Verso la fine del sogno riograndense – scrive Dumas nella nota biografia – Garibaldi parte per Montevideo affrontando un viaggio, guarda caso, travagliato. Ricevuti in dono 1000 buoi dal governo secessionista li trasferisce nella capitale uruguaiana in una insidiosa transumanza di 600 kilometri durata 50 giorni. Inutile precisare che anche in questa occasione Garibaldi non si dimostrò buon businessman: giunto alla meta, del migliaio di capi di bestiame ne restavano poco più di 500 e l’incasso del futuro duce delle Camicie rosse si limitò alla modesta vendita di 300 pelli.

Una elegante quanto modesta opera sulla parete di un semplice ristorante di Bahia (terra da felicidade…)
Anche se la miseria non mancò mai, Garibaldi gradì il soggiorno a Montevideo. Cosmopolita, 50.000 abitanti (più del 10% italiani, in prevalenza liguri), miglior porto del sud America, nella capitale della giovane repubblica cominciava ad affiorare una ricchezza che qualche decennio dopo valse al Paese la definizione di ‘Svizzera del sud America’.
Ma una grave crisi politica colpiva anche l’Uruguay, pianure e colline, l’Atlantico a est, il Rio de la Plata a sud, a ovest e a nord Argentina e Brasile. Il Paese era in preda alle solite guerre civili tra Caudillos, dittatura o libertà, sempre difesa dal nostro ‘guerrigliero’ (è oltraggoioso definirlo un Chè ante litteram?). Nominato colonnello, Josè comanda una spedizione che risale il Paranà e l’Uruguay in aiuto ai ribelli argentini del Corrientes (nella Mesopotamia, la regione delimitata dai due fiumi confluenti nel Rio de la Plata). Al ritorno nella assediata Montevideo gli viene assegnato il comando di una Marina militare, che però, come accadde in Brasile, non esiste. Garibaldi la inventa dal nulla, nel contempo organizza la difesa della città e crea – progetto già accarezzato a Rio de Janeiro – la Legione Italiana con esuli ed emigrati. Infine, poco prima della fine del conflitto, Garibaldi torna a quella Guerra di corsa sul mare che forse costituì il modo di guerreggiare da lui preferito. Al comando della ‘Maipù’ risale il Paranà, naviga sul Rio de la Plata, affonda o cattura navi argentine, rilascia quelle neutrali.
Ma l’Europa profuma di rivoluzione, è cominciato il “’48”. Garibaldi, preceduto da Anita con prole, porta in Italia 63 seguaci sul brigantino ‘Speranza’. Non tornerà più nel sud America, ma è già leggenda, non solo per gli emigrati dall’Italia (in gran parte veneti e trentini, nello stato di Santa Catarina si sono recentemente gemellate Trento e la brasiliana Nova Trento). Nello stato brasiliano del Rio Grande do Sul c’è una città chiamata Garibaldi, il nome appare nelle Calles e Plazas di tante località, all’Eroe dei due mondi sono dedicati monumenti e statue in tutta l’America. E tanto Cult è dedicato anche ad Anita. A Laguna, un museo ne raccoglie cimeli e reliquie. Nel sud del Brasile clubs femminili ricordano l’eroina “gaùcha” durante pittoresche adunate, beninteso a cavallo.
La narrazione delle vicende garibaldine nel sud America non è prolissa, se si tiene conto della loro abbondanza e si considera che si svolsero in due grandi stati del Brasile e nel non piccolo l’Uruguay (quasi due volte l’Italia). Una geografia che – con Garibaldi più marinaio che soldato – vede prevalere spazi d’acqua su terre e montagne (che peraltro in Brasile non mancano: il Santa Catarina, unico stato, vanta persino una annuale presenza della neve).
Ma quante brutture sono sorte su coste che Garibaldi ammirò incontaminate. E’ il caso, nel Santa Catarina, di Balneario Camboriù, una schiera di grattacieli incombenti su una spiaggia affollata. Davvero tanto cemento, se nell’alta stagione, dicembre – marzo, questa versione brasileira di Miami Beach arriva a conteggiare non meno di 1.200.000 villeggianti. Parimenti, a proposito di edilizia sfrenata, sul Rio de la Plata, alla fine di questo ‘itinerario garibadino’, inquieta la Skyline dei ‘rascacielos’ di Punta del Est.
E’comunque doveroso precisare che oltre al ‘vivace’ Balneario Camboriu la decantata Costa Smeralda del Santa Catarina (32 spiagge, ‘infinite’ se rapportate ai litorali dei nostri mari) annovera anche posti ‘umani’. Piace Bombinhas, bei locali pubblici, spiaggia linda, acque turchesi, e attrezzata non meno che accogliente risulta anche Itapema. Ma un plauso va soprattutto a Porto Belo, un angolo ‘mediterraneo’ per la posizione nascosta in una piccola baia, pittoresche barche da pesca, un ‘allegro’ cimitero (nel sud America la morte non spaventa) all’ombra di una chiesa Matriz eretta dai primi immigrati (i portoghesi delle Azzorre) con legno, calce e olio di balena.
Meno di 100 kilometri separano la Costa Smeralda e la più ‘selvaggia’ Costa Verde (spiagge deserte, turismo agli inizi) da Florianopolis, per i caterinensi l’”Isola”, città a misura d’uomo, 400.000 abitanti, miglior qualità della vita di tutto il Brasile. Diventano più rari i panorami variati, sul resto della costa del Santa Catarina fino al Rio Grande do Sul prevalgono paesaggi monotoni e piatti. Laguna, città di Anita, è stretta tra le acque, di fronte l’Atlantico, alle spalle fiumi e lagune (una assenza di luoghi d’approdo protetti già lamentata dal ‘ministro della Marina’ Josè Garibaldi). Piace Torres, spiagge tra due promontori di roccia, chiazze di terra rossa tipicamente brasiliana in contrasto con gialle dune di sabbia. Ma siamo già, sia pur di pochi metri, nel Rio Grande do Sul. Lo stato che tra la georgica Terra dos Gaùchos e l’oceano Atlantico ospita la Lagoa dos Patos. Un fenomeno naturale che ha generato la creazione di un’altra curiosità del nostro pianeta. Dalla lagunare città di Rio Grande, più esattamente da Balneario Cassino, inizia una spiaggia infinita, 240 kilometri, destinata a esaurirsi al confine con l’Uruguay. Un record mondiale, che il Balneario vanta nel proprio sito, oltre al primato di costituire il più antico resort del Brasile (1890, tempi pionieristici da queste parti).
Entrati nell’Uruguay incuriosisce, rispetto ai brasiliani, la maggiore ‘dipendenza’ dal Mate, il ‘tè della Pampa’. Ma quanti sacrifici per coltivare questa abitudine. Oltre alla Yerba e al thermos vanno portate appresso la Bombilla in cui versarlo e la cannuccia per succhiarlo. Belle, di contadina eleganza le borse di cuoio, da queste parti si spreca, adibite a contenere il tutto.
Tra Brasile e Uruguay, cambiano anche i panorami. Nella Republica Oriental si ammira un entroterra più verde, dolci colline di pascoli e praterie, mentre lungo le coste i paesaggi marini hanno assunto una certa asprezza, i tropici sono ormai lontani, è più frequente la presenza di elefanti marini e balene, poco amanti le acque calde, nè mancano alcuni ‘mariscos’ (il balano o peduncolo carnoso, la chiocciola o cuore edule) nel nord Atlantico abitatori delle fresche acque della spagnola Galizia. Belle davvero, le acque, gli scogli, le spiagge deserte dell’oceano fino alla già descritta, non lodata, Punta del Est, laddove prevalgono le bigie acque scaricate dai fiumi nel Rio de la Plata. Delizia una visita alla pittoresca Cabo Polonio. Compresa in un parco nazionale, nella bella stagione alla settantina di residenti si uniscono educati giovani più o meno hippy, romantici viaggiatori o semplici amanti della natura. Goduta allo stato puro, in estrema semplicità, camminando su spiagge abbondanti, ‘scalando’ dune mai ferme, distesi si giganteschi massi di granito ai piedi di un faro. E tanta fauna, più che flora, molte specie di animali (47 di pesci e a terra si cerca il Sapito, piccolo rospo, de Darwin). Chi poi ama vantare frequentazioni fricchettone, farà un salto alla Punta del Diablo, villaggio marittimo per più o meno veri figli dei fiori e gioventù in libertà proveniente da tutto il sud America. Poco distante intriga i cultori della storia la Fortaleza de Santa Teresa: da queste parti l’impero spagnolo e quello portoghese se le diedero di santa ragione.
Si medita molto durante la sosta a Montevideo, capitale di una terra che, in percentuale, ha accolto la maggiore e, per certi versi, migliore emigrazione italiana. Si pensa alle umane vicende ricordando che nella prima metà del secolo scorso – quasi ieri – l’Uruguay, oltre a godere di grande ricchezza (emblematico, nella Plaza Independencia, il modernista Palacio Salvo, nel 1925 il più alto edificio del sud America) si distinse tra i più evoluti Paesi del mondo quanto a leggi, sistema politico, riforme sociali. Poi, finita la seconda Guerra mondiale, l’Europa non più da sfamare con le carni dei suoi allevamenti, l’Uruguay si avviò verso una decadenza dalla quale sta tentando di risalire. E su Montevideo continua a stendersi quella patina di tristezza, una sorta di oblio, che la differenzia dalla mai amata Buenos Aires. Nelle strade prevale la gente ‘mayor’, non è un posto per giovani.
In confronto, era molto più viva e vivace la cosmopolita Montevideo di Josè Garibaldi (vedi Uruguay….).
P.S. Info turistiche e dettagli (alla rinfusa) sul viaggio compiuto in bus ….
The Spa Casino is located in Rio Grande, in Rio Grande do Sul, was inaugurated on January 26, 1890, he is considered the oldest seaside resort with 120 years of Brazil. Ele consta no livro dos recordes como a maior praia do mundo em extensão contínua em continente, tendo 240 quilômetros de extensão. He appears in the record books as the longest beach in the world in continuous extension in mainland, 240 kilometers long.
O Balneário desenvolveu-se impulsionado pela Companhia de Bons Suburbanos da Mangueira, para ser um centro de turismo, o diretor da companhia, Antônio Cândido Siqueira, buscou investidores entre os membros da sociedade de Rio Grande e, com apoio do governo estadual, conseguiu desapropriar as terras do local, visando criar um balneário nos moldes dos que existiam na Europa e no Uruguai. The Spa has developed boosted by the Society of Good Suburban Hose to be a center of tourism, the director of the company, Antônio Cândido Siqueira, investors sought among society members from Rio Grande and, with support from the state government could expropriate land site in order to create a resort along the lines of what existed in Europe and Uruguay.
Para a formação de um balneário era necessário, um local que servisse refeições e hospedagem aos que ali estavam, por esse motivo foi criado um Hotel, o Hotel Atlântico, que surgiu junto com o balneário. For the formation of a bathhouse was needed, one that would serve local meals and lodging to those who were there for that reason created a hotel, the Hotel Atlantic, which has risen at the spa. A denominação “Cassino”, surgiu por função ao que acontecia nesse Hotel, sendo um local de lazer, diversão, recreação, não necessariamente uma casa de jogos. The term “Casino”, appeared to be responsible for what happened in that hotel, and a place of recreation, entertainment, recreation, not necessarily a home game. A direção do Hotel chegou a colocar uma roleta, mas foi fechada pela Polícia prendendo os que participavam do jogo. The direction of the hotel came to putting a wheel but was closed by police arresting those who participated in the game.
As primeiras casas que fossem sendo construídas por particulares no balneário, dava-se o nome de chalé, independente do estilo que tinha. The first houses were being built by individuals in the dressing room, gave the name of the cottage, regardless of the style he had. Muitas construções foram feitas a cada ano que se passava, em volta da linha férrea, tomando quarteirões inteiros com belas casas em estilos diferentes. Foi formando-se assim a Avenida Rio Grande, a principal do Cassino, onde hoje é um centro comercial, lugar onde pessoas de todos os lugares vem prestigiar, tornando-se acolhedor pelas sombras que os belíssimos eucaliptos nos proporcionam, e que estão até hoje dando um charme a mais para o nosso Balneário. Many buildings were made every year that passed, around the railway, taking whole neighborhoods with beautiful homes in different styles. It was thus forming on the Avenida Rio Grande, the Main Casino, where he is now a shopping center, place where people come from all over prestige, making it warm through the shadows that give us the beautiful eucalyptus trees, which are so far giving it a charm more to our Spa.
Storia (brevi appunti della vicenda garibaldina…..)
28 5 1837 gar arr (vessillo riogrand) a maldonado (ma fratt uru raffredd rappo con riogran) il 6 6 37 scappa da Mald ma la barca è attacc e Gra ferito sotto orech sin collo testa, scappa su Rio d l Plata il 26 6 37 arr a Gualeguay (att arg), nave sequest e arrest cerca scapp a fine 37 ma è ripreso – fine febbr 38 liberato va a Mvd port da marin genov e di lì a cavallo 480km a Piratinìm (cap provv rep secess prov Rgs di Bento Gonçalves e comanda flotta – 11/20 4 39 imper attacc Gar battagl ‘Galpòn/capannone de Xarqueada non lo cattur – a nord anche prov SC si era ribell e RgS fanno nasc altra rep x fare federaz e Gar va con spediz colonn Canabarro, lui ‘capitano tenente’ capo forze nav e conq Laguna – iniz dissap Sc e RgS ebrasil incalz – 12 1 40 imp vincono e Sc cade – dopo combat all interno mar apr 41 Gar stanco dec and a Mvd e min finanz gli dà ‘buonus’ 1000 buoi e va 600km a Mvd in 50gg (morti 400 buoi) gli rimas 300 pelli vend a Mvd arr giu 41 (città ca 40000 ab, solo 11m urug resto fra ital arg spagn ingl negri, nel 36 secon cons sardo 5000 ‘genov’, attiv ‘saladeros’ macell carne bov pelli e lana pecor) – imper bras (infl su gov uru lo amnist) aveva 34y doveva campare, fu ospit dava lez mat e lingue, fin che gov uru di Rivera (in gue con arg di Rosas) 1842 Gar fu nomin colonnello nella spediz (risal rio plata poi fiu paranà e Uruguay) in aiu prov ribelle corrientes risal paranà, inseg da amm Brown x arg, metà ago 42 a Costa Brava a 35km da corrient perde batt brown non inseg e gar scapp in prov corrient e poi da mvd ordine lasc corr e tornare, con 150 comp via paysandù, – guerra tra uru e arg e 6 12 42 vince arg con (att) Oribe (uru ma combatt con arg rosas x tornare a depore Rivera) arr dic 42 Gar deve ricost flotta (e senza navi con solo 4 barconi il 2 2 43 attacc un brig arg) – Assed (di arg) di Mvd e colon stran orgniz ‘legioni’ 6 43 su 65oo dif uru solo 800, leg ital 500 con un ‘hospital de la leg band il 9 7 43) Garib che rest com marina assun com leg fine 43 (28 5 44 2 colonnelli corrotti passar a Oribe) – 1844 proseg resist Mvd assed (nel genn 45 Rivera regalò terre a leg ital) – nel 4 e 5 45 Ingh e Fra tentar imp pace (arg e uru) ma inv e allora Fr e Ingh attacc arg alleat con marina uru com da Gar e vinser (Gra prese Gualeguaychù in arg) –
8 2 46 vitt su arg a San Antonio del (a 5km) Salto, entus a Mvd garib ricv ulter promoz e decorax leg italia (ma rifiuta promoz e rimase a Salto alcuni mesi fino al 20 8 e il 5 9 arr a Mvd ottien coman flotta e torna nuov a fare corsaro guerra di corsa …. Poi su mediaz anglofranc arg del tiranno rosas ritir trup da uru e poteva esse fine guerr di 9 y –ma durò fino al 51- ma il 7 7 47 garib si dimise ) … genn 48 parte anita … 15 4 48 da mvd ancor assed parte gar con 63 men (su brigant sardo Bifronte cap e armat Gaetano Gazzolo ma al rit (x non torn su nave sarda brigan cambia nome Speranza e band urug ….. A Laguna Sc (cidade juliana xchè julio de Laguna procl 25 7 39 governo provv Rep Cateri) 27 7 39 conosce,dicon la vide dal cassero della Itaparica chi inv in casa (tu devi essere mia) Anita Ana Maria Ribeiro Da Silva de Jesus (nata 30 8 21 a Morrinhas Sc in villag Farrapos/straccioni, padre Bento madre M Antonia de Jesùs, fami mm da Açor, 30 8 35 sposò calzol Mannuel Duarte – nel 40 e 41 combatt con lui, anche in battag Forquillas, e fa anche figl xchè 16 9 40 a san simòn nasce menotti quindi va nella sierra – poi giorn di rio annunc arr a Mvd di An e Gar luglio 41 – 26 3 42 sposa garib rito relig – nel 43 nasce rosa, 22 2 45 teresita, 28 3 47 ricciotti – gelosissima – vita dura (nemm teatro opera nov 44 in on legione ital) –
Uru annex a Bra 1821 ma nel 28 ott indip – mentre prov sud bra cerc indip da pedro ii
Geogr
Itajaì Mvd 1438km (Mvd Chuy 370 – 905 Chuy Florian – Florian Itajaì 120)
Praia do Cassino RgS da rio grande città a chuy spiagg + lunga 250km guinness
Beto Carrero World a 10km Itajaì
URU 176.000kmq 3,5 mil, 1,5 MVD
Uru 15 volte meno di Arg (2.780.000kmq … 38,000,000)
Uru 45 de Bra 8.500.000kmq forse già 200 milioni
Punta Ballena Htl casa pueblo fatte foto museo taller carlos paez
Apueste con la cabeza y no la perda nunca
Uru Todos ninos tienen computadore piano cebal
Cabo polonio paraiso naturale vivono in 7 …
playa palma visti percebes ma chiamano tutti Berberechos (tra schifosi 1000piedi)
forti s teresa (e poi san miguel) salsa chimichurri …cambio real dollaro 1.70 real 800 lire circa
14 3 da chuy a torres 713 km 12h 10 sera 10am (8 am uru 7 am bra) poi 330km a bombinhas quindi in brasile chuy bombinhas 1040 1050km… + chuy Mvd sono circa 360 quindi 1400km fatti in 24h + 5h 29h
Torres genn febb mar da 35000 abit a 350.000 2 colonie lobos marinos artocefalus tropicalis … baleia franca eubalena australis
Preparati a fare amore 5 volte /sei così eccitato? / no sono con 4 amici (e ‘fai all’amore x terra, xchè, sarebbe la 1° volta che sento qualcosa di duro) … Concorso miss giovanile gaùchos brelleza verao 2010 Rio Gr do Sul
A Laguna Museo Anita …(sua storia in tv A Casa Das Sete Mulheres grabada sierra serao (?) regioa dos canyons s cat ? o Rgs?)
Bombas Bombinhas Porto Belo e isole, Costa Smeralda 32 payas al fondo Itapema (dormito rifugio do estaleiros imbarcaz a porto belo) … chiesa matriz porto belo usato madera calce e olio ballena con calce (posto cemento) … Balneario Camboriù bestia di posto grattacieli … da 100.000 a milione estate …università (bella spiaggia Laranjeras arriva con barca pirati e su colle parco divertimenti) … Immigraz azzorre poi in zona balnear cambor e nell’interno (anche 40%) molti tedeschi (blumenau) poi italiani (ma sopratt tirol e trentini a 40 km Nova Trento vedi santa paulina a nova trento) … 23 11 2008 980mm in 4h (forse rec mond comunque danni spavent … Itajaì (su rio Itajaiassù) fa 150y porto pesca (hotl schifoso) … andati anche a Ilhota 12000 ab origin belga (arriv 1 y prima di ted a blumenau che adesso si chiam Valle Europeo) x scherzo venute su picca 23y fa az di bikini e cost bagno (capital Catarinense moda) … zona di riso e banane (e mimbre) … consorcio Costa Verde Mar 12 playa paese Navegantes foto gelatai … da porto nasce città poi altra città … il Cristo è di Balneario Camboriu menre castello è Itajaì … Unival univ Valle Itajaì 20000 stud con vari cursos (tur 5y) … pullman a Montevideo (ultima tappa …san carlos…)…
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