UNA (COMPLICATA) “SPEDIZIONE MISTA” (UMANO/ANIMALE) DI FINE ANNO, 4860 KM, DA MEINA ALL’ ANDALUSIA, E RITORNO, VIA FRANCIA, SPAGNA E GIBILTERRA, IVI COMPRESE INTERESSANTI INFO, DATI E CHICCHE PER CHI VA DA QUELLE PARTI ….
(per mondointasca.org …. tomo 1° … nella foto di copertina, uno dei tanti Pueblos Blancos….)

Olio virgen extra andaluso (diffidare da quello del Belpaese....)

Olio ‘Virgen Extra’ andaluso (diffidare da quello, di identica categoria, del Belpaese se costa meno di 5, 6 euro, al kilo: non è Virgen Extra, o quantomeno ha subito furbe “aggiunte” ….)

PROEMIODramatis personae (nonchè animali & merci, il tutto sommariamente infilato anzi compresso in una Renault Mègane) …
1) Il qui attestante scrivano, la di lui sposa e i di lui figlio (titolare dei quadrupedi) e nipote … 2) Un perro/cane epagneul breton (spagnolo di Caceres, Extremadura, di nome Tommy, molto introverso a causa di soprusi subiti nella terra natale prima di essere trasferito mediante volo di linea Iberia sul lago Maggiore – e poi dicono che con la compagnia spagnola “si viaggia da cani”…-) nonchè una chienne/cagna bracchetta (francese di Grasse, Alpes Maritimes, di nome identico a quello del luogo natale) abbastanza ‘coquette’ ma per fortuna resa sterile dal padrone … 3) Due enormi non meno che ingombrantissimi borsoni da tennis (rispettivamente di figlio e nipote dello scrivano) armamentario (tra racchette, indumenti e quant’altro) che adesso usano pure i ragazzini degli asili tennistici ma antan se lo sognavano persino i grandi del tennis … 4) Altro bagaglio x i 4 bipedi x una trasferta di14gg (peraltro minivaligie, tant’è che il decano della spedizione ha dovuto procedere a 3 bucati in albergo) … 5) Una sorta di cucinotto da campo e materassini er ‘alimentazione e riposo 2 quadrupedi’ (il titolare dei 2 “amici dell’uomo” non si fida infatti delle scatolette tipo Royal Canin o Purina) … 6) Generi di conforto variè per alimentazione umana “on the road” (tipo Picos/grissinetti spagnoli, baguette francese, hamburger del burghy imbarcati dal nipote) cibi però ‘a rischio’ in quanto sovente divorati dalla già descritta ‘bracchetta’ Grasse) … 7) Due panettoni (dalla confezione barocca un filino voluminosa) per gli ‘eventuali’ amici andalusi (solo che, causa assenza di uno dei potenziali omaggiati, un panettone ha compiuto anche il viaggio di ritorno) … 8) Alcuni dischi di Manolo Escobar (magnifico cantante andalù, per la precisione di El Ejido, recentemente scomparso, molti ispanomani over 70 ricorderanno i suoi “Porompompero” e “El Toro enamorado de la Luna”) … 9) Una mochila/zaino (dal proprietario, il qui attestante scrivano) definita “tattica” in quanto contenente mappe, carte geografiche, suoi precedenti articoli sulla Spagna (circa 400) e abbondanti copie (da distribuire negli alberghi e ristoranti visitati) del suo “Dizionario gastronomico italiano/spagnolo/italiano” e della (sempre sua) “Miniguida di (più di) 500 ristoranti, bodegones e bares de tapas … 10) Nonchè (ma solo al ritorno) ingente quantitativo di olio (beninteso Virgen Extra andaluso, di olive Picual e già che c’eravamo sono stati cooptati alcuni barattoli di olive, qualcuno con aliño di aglio a cui aggiungere 3 bottiglioni da litro di Anìs altrettanto andaluso, per la precisione di Rute (‘la calidad no se discute’) delle (celeberrime) marche: Raza, Machaquito e Arruza (beninteso ‘destilados dos pases’….) … 11) E probabilmente a bordo c’era ancora qualcosa (tipo alcuni guinzagli ‘di riserva’, chissamai, una fuga, con strappo, di Grasse a trovare i parenti nell’omonima ridente cittadina famosa per i profumi, o di Tommy, a Caceres, a vendicarsi dei crudeli cacciatori extremeños). …

The Rock, Gibilterra (o Gebel El Tarik, la montagna di Tarik, dal 711)

The Rock, Gibilterra (da Gebel El Tarik, la montagna di Tarik, il condottiero arabo che invase l’Andalusia nel 711)

…. Questo, il dettaglio umano – animale e logistico della variegata “Spedizione Mista di Fine Anno” che a furia di andare avanti si ritrovò fin sotto la Rocca di Gibilterra, davanti solo il Faro di Punta Europa, poco più in là, l’Africa, e lì finalmente si capì che era il caso di dover invertire il senso di marcia della Renault Mègane …..
…. Esaurito il Proemio inizia pertanto (nella prossima puntata, dedicata ad Arcos de la Frontera e a “La Fonda”) la narrazione di una importante esperienza viaggiatoria che nella mattinata del 24 dicembre (felicemente conclusosi il trasferimento in FFSS del qui narrante scrivano e della di lui sposa da Milano Centrale ad Arona per imbarco sulla Renault Mègane) vide partire dal Lago Maggiore tutta quella roba variè (bipedi, quadrupedi & merci ivi compresi i 2 panettoni, di cui uno tornato indietro) per far ritorno nel Belpaese (soltanto) nel medio pomeriggio del 6 gennaio (giusto in tempo, quasi un rallye, mancavano pochissimi minuti all’inizio del match, per vedere in tivù Empoli – Inter, ovvio trionfo nerazzurro). Per la cronaca (e la curiosità dell’attento lettore), come peraltro già precisato nel titolo, in 14gg il qui narrante scrivano ha percorso 4860 km (ma se è per questo, un po’ di decenni fa era andato in gita a Capo Nord su una balda “Topolino 500 C” targata NO 39982, quisquilie).
I dettagli sulla “Spedizione Mista Umano/Animale” alla prossima puntata.