(Rif. Stati membri Onu e/o nel Calendario Atlante De Agostini)

Australia… Attenti ai Bagni (nei fiumi dell’Outback).
ALBANIA* – ALGERIA* – ANDORRA* – ANTIGUA E BARBUDA * – ARGENTINA* – AUSTRALIA* – AUSTRIA* – BAHAMA* – BARBADOS* – BELGIO* – BELIZE* – BIELORUSSIA* – BOLIVIA* – BOSNIA ERZEGOVINA* – BRASILE – BULGARIA* – CANADA* – CECA REPUBBLICA* – CILE – CINA* – CIPRO* – COLOMBIA – COREA DEL SUD – COSTA D’AVORIO – COSTA RICA* – CROAZIA – CUBA – DANIMARCA* – DOMINICA – ECUADOR – EGITTO* – EMIRATI ARABI UNITI* – ESTONIA – ETIOPIA – FIJI – FILIPPINE – FINLANDIA – FRANCIA* – GAMBIA* – GERMANIA – GIAMAICA – GIAPPONE – GIORDANIA* – GRECIA – GRENADA* – GUAM* – GUATEMALA – INDIA – INDONESIA – IRAN – IRLANDA – ISRAELE – KENYA – LETTONIA – LIBANO* – LIBERIA* – LIBIA – LIECHTENSTEIN* – LITUANIA* – LUSSEMBURGO* – MACEDONIA* – MALAYISIA – MALDIVE* – MALTA* – MAROCCO – MARSHALL* – MAURITIUS* – MESSICO – MICRONESIA – MONACO* – MONTENEGRO – MYANMAR – NEPAL* – NICARAGUA – NORVEGIA – NUOVA ZELANDA* – PAESI BASSI – PALAU* – PANAMÀ’* – PAPUA NUOVA GUINEA* – PARAGUAY* – PERÙ – POLONIA* – PORTOGALLO – REGNO UNITO – ROMANIA – RUSSIA – SAINT KITTS AND NEVIS* – SAINT LUCIA* – SAINT VINCENT AND GRENADINE* – SAN MARINO* – SENEGAL* – SERBIA – SIERRA LEONE* – SINGAPORE* – SIRIA* – SLOVACCHIA* – SLOVENIA – SPAGNA – SRI LANKA* – STATI UNITI – SUD AFRICA* – SVEZIA* – SVIZZERA* – TANZANIA* – THAILANDIA – TONGA* – TUNISIA* – TURCHIA* – UNGHERIA – URUGUAY* – UZBEKISTAN – VANUATU* – VATICANO* – VENEZUELA* – VIET NAM* – ZAMBIA* – ZIMBABWE* …. (* già narrati….).
P.S. A un cronista che gli aveva chiesto perché era andato sull’Everest (Sir) Edmund Hillary rispose: “Perché era là”….. (Morale: Viaggiate, gente, viaggiate….).
AUSTRALIA – CECA REPUBBLICA – GAMBIA – LUSSEMBURGO – TANZANIA – VIET NAM
AUSTRALIA
Enorme Paese, 7.687.943 kmq, in pratica un continente, l’ Australia – Oceania. Conta (solo) 25 milioni di abitanti, città principale (più di 5 milioni in versione ‘big’) Sydney in onore di Lord Sydney, British Home Secretary nella 2a metà del ‘700). Capitale federale, Canberra. Capo dello Stato, la regina Elisabetta II (siamo nel Commonwealth, sistema giudiziario quello della Common Law). Unità monetaria il dollaro australiano.

Australia, i monti Olga.
Molti gli Italiani in Australia e molti (stante la attuale decadenza del Belpaese) quelli che vogliono andarvi: il Paese vanta infatti il 2° posto nell’Indice di Sviluppo Umano.
Un grande vanto per gli Aussies, tenuto conto che a lungo i British usarono la loro terra come ‘deposito’ di galeotti (che, se fuggenti, e viste le distanze, a conti fatti – e con i voli Qantas non ancora inventati – avrebbero fatto una certa fatica a tornare a Londra). Distanze enormi, si diceva, anche se affrontate dentro un jet: eppur oggidì tanti Australiani prendono l’aereo, vanno a fare un pò di shopping in Regent Street – cardigans e twin sets di lambswool made tra Sydney e Melbourne.. – un salto e fotografare Buckingham Palace, e se ne tornano a casa.
Tra i soliti luoghi comuni, dici Australia e pensi ai Canguri (così venivano chiamati – dagli spiritosi commentatori raitivù – i giocatori australiani Tennis, a quei tempi davvero eccelsi). I più colti, poi, sanno che in Australia esistono anche gli Aborigeni.
Inoltre, tra fauna e flora, il Koala, l’ornitorinco, i coccodrilli (nell’Outback) e l’eucalyptus. Bello (non se la tira, sa di pionieri tipo Far West) l’inno nazionale ‘ufficioso’ (Waltzing Matilda).
P.S. Gli Australiani bevono come dighe: a Londra nei pubs ‘aussies’ la birra scorre a fiumi (ivi comprese le ladies, anzi ….).
CECA REPUBBLICA
Detta anche Cechia. E oltre al doppio nome (e alla doppia ‘geografia’, è composta da Boemia e Moravia,) un filino di conoscenza della Storia aiuta a capire che, nella vecchia Europa, il Paese non è di quelli di… annata.
Nacque infatti nel 1918 (patatrac dell’impero austriaco di Cecco Beppe) come Cecoslovacchia, dopodichè nel 1939 fu motivo di guerra (‘Morire per Praga’, la capitale) poi, durante lo Stalinismo, fu tra i più servizievoli satelliti dell’Urss, infine, lasciato ‘libero’ da Mosca (1989), nel 1993 restò soltanto ‘ceco’ nel senso che la Slovacchia se ne andò per conto suo.

Repubblica Ceca, Praga, il cimitero ebraico.
Superficie, quasi 80 mila kmq, capitale la kafkiana e bellissima Praga (1,3 milioni di abitanti) forse un filino triste ma dalla grande Storia e cultura alle spalle.
Valuta: si paga con la corona ceca (in attesa dell’euro), buon 28° posto nell’Indice di Sviluppo Umano (fiore all’occhiello del Paese ‘industriale’ le mitiche Officine Skoda).
N.B. Si presume e spera (conferma scontata) che l’attuale presidente ceco, Zeman, sia più loquace (oltretutto ci vuol poco) del suo omonimo, residente in Italia nonché allenatore di foot ball…. .
GAMBIA
Africa occidentale, sull’Atlantico, a d. e a s. dell’omonimo fiume, piccolo Paese (poco più di 11 mila kmq la superficie, 2 milioni gli abitanti, capitale Banjul) capitale Banjul, musulmani nella quasi totalità. Ex colonia britannica, indipendente nel Commonwealth, repubblica dal 1970. I Mandingo, seguiti dai Wolof, guidano una lunga lista di gruppi etnici che possono capirsi soltanto parlando l’Inglese. Poco…. nota l’unità monetaria (il Dalasi, 100 Butut). La produzione di arachidi e di miglio aiuta in qualche modo (ma ahiloro poco: non buono l’Indice di Sviluppo Umano,173° posto) la fragile economia del Paese.
LUSSEMBURGO
Per capirci, il Lux del… Benelux, ossia (con Be, Belgio, e Ne, Olanda) il nucleo iniziale della Cee, alias l’odierna Unione Europea. Un posto del mondo (tra Belgio, Germania e Francia) assai importante nonostante le modeste (ma vale sempre il noto detto: ‘Piccolo è bello’…) dimensioni: 2586 kmq (meno di Ferrara e provincia), 600 mila abitanti, pochi ma ‘riccotti’ (20° posto nell’Indice di Sviluppo Umano). La capitale (166 mila abitanti) si chiama (quando si dice, fare economia…) come lo Stato (che per sovrano ha un granduca, Henri di Nassau). Non tantissimi i personaggi famosi (lo fu Charly Gaul, grande grimpeur, andava in salita ‘che sembrava in discesa’…). N.B. L’esercito del ‘Lux’ può schierare fino a (ben) 450 soldati.
TANZANIA
A metà dell’Africa, sponde dell’oceano Indiano, una delle tre colonie british dal nome in filastrocca: Kenya, Uganda, Tanganyka (in precedenza tedesca), poi, quest’ultima si unì a Zanzibar e (1964) nacque la Tanzania. Poco meno di 1 milione di kmq per 53 milioni di abitanti (quasi tutti Bantu), capitale Dodoma, sede del governo a Dar Es Salaam (arabo, Porto della Pace) più di 5 milioni di abitanti, si parla inglese e swahili, cristiani, 60%, il resto musulmani. Così così l’Indice di Sviluppo Umano (151° posto). ‘Turisticamente parlando’ una destinazione assai importante (anche se le sue spiagge sono meno chic di quelle del Kenya): basta citare il lago Vittoria, il Ngorongoro e l’arcinoto (grazie anche a Hemingway) Kilimangiaro (appunto con le sue Nevi….).
VIET NAM
Affacciato sul Mar Cinese meridionale, quel posto dal quale (seconda metà del secolo scorso) dovevano “Mettere giù le mani” tutti quelli che la pensavano diversamente da Vietcong, Cinesi, Russi & C.
Adesso in pace, fortunatamente (e turisticamente parlando), il Viet Nam sembra andar bene a tutti, e lo merita (tanta cultura, un crocevia di storia, arte e tradizioni). Nel 1859 colonia francese, indipendente dal 1954 ma diviso dagli ‘Accordi di Ginevra’, poi, 1975, la guerra (“Giù le mani ” v. sopra) e, al termine, la riunificazione.

Viet Nam… tre salse in tre lingue…
Un decimo più grande del Belpaese, più di 92 milioni gli abitanti, capitale Hanoi (nel nord, 7,3 milioni di abitanti in versione ‘big’), altra città importante, nel sud, Than Pho Ho Chi Minh, alias la ex Saigon, più di 8 milioni.
Unità monetaria il Dong (10 Hao e 100 Xu), 115° posto (non male) nell’Indice di Sviluppo Umano.
Lingua, il vietnamita (poco da spartire con l’adiacente cinese…), religioni (post Viet Cong…) pochine… (“lo dice” il Calendario Atlante De Agostini): 7,9% buddisti, 6,6% cattolici, il resto atei. Sulle coste meridionali interessanti allevamenti di perle.
Ottima la cucina vietnamita (a Parigi, capitale della gastronomia, tanti i ristoranti del lontano Paese, un tempo colonia oggidì ricordata con molta simpatia ….).
P.S. A chi, non più giovane, faticasse a localizzare il Viet Nam, ma è aficionado alla Storia, basti ricordare la parola Dien Bien Phu (e qualche francese piange ancora…).
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