(Rif. Stati membri Onu e/o nel Calendario Atlante De Agostini)

Mate (che passione…) a Montevideo. (in copertina: il vecchio faro a Capo di Buona Speranza).
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P.S. A un cronista che gli aveva chiesto perché era andato sull’Everest (Sir) Edmund Hillary rispose: “Perché era là”….. (Morale: Viaggiate, gente, viaggiate….).
CINA – EGITTO – MACEDONIA – SAINT LUCIA – SUD AFRICA – URUGUAY
CINA
Un tempo (‘ben’ 30 o 40 anni fa, v. Emanuelli) dicevasi “La Cina è vicina”. Figuriamoci adesso. A Milano nell’arcinota via Canonica (un tempo fifty fifty) tra il 96,7% di cantonesi è stato trovato persino un milanese.
E quanto al bar più “in” di Ro Ferrarese (provincia di Sgarbi) indovinare da dove vengono i padroni (che lo gestiscono pure bene: non hanno orari in quanto, si fa per dire, non sindacalizzati…; appena arrivati sistemano il bimbo in fasce sotto il bancone; non rompono se non consumi …).
Per farla breve, nel Belpaese, della Cina si sa ormai tutto (un po’ meno su Confucio, ma va bene così, l’escursione alla Grande Muraglia è poco richiesta, e quanto a Marco Polo ormai spiegano tutto la Cnn e il corrispondente del Tg di Mentana).

Il Grande Timoniere.
Ad ogni buon conto la Cina “è grande” quasi 10 milioni di kmq (31 volte il Belpaese) e conta quasi 1 miliardo e 400 milioni di abitanti (senza Hong Kong, Macao e la citata via Canonica), di cui 21.5 milioni nella capitale, Pechino (la Città Proibita nonché l’arcinota piazza Tieanmen, quella col ragazzo davanti al carro armato…).
Inoltre figura (così così) al 90° posto nell’Indice di Sviluppo Umano e come Unità monetaria vanta il Yuan Renmimbi (alias 10Jiao o 100 Fen).
Da cui si evince che se la Cina “si allea” con gli Usa, “Ciao Pepp” (nel senso di Europa….).
EGITTO
Vabbè, le Piramidi e la Sfinge (‘fatte’, secondo molti, e giustamente, dai Faraoni), il Canale (di Suez, ‘fatto’ da un trentino), l’Aida (‘fatta’ da Verdi) e Cleopatra (che ‘si fece’ Cesare e Antonio), infine (Last but not least, anzi….) il Nilo e i treni letto dal Cairo (di cui tutti sanno tutto grazie soprattutto ai gialli di Agatha Christie).
Restano, turisticamente parlando, (più Sharm El Sheikh balneariamente parlando e, storicamente parlando, ‘Alex’ nel senso di Alessandria – Iskendereia), le fantastiche Luxor e Assuan. Insomma, chi “non è stato in Egitto” lasciamo perdere…. .

Vecchio bigliardo ad Alessandria d’Egitto.
In questo angolo nordorientale dell’Africa di 1.000.000 di kmq (nb: deserto a d. e a s. del Nilo), quasi 100 milioni di abitanti di cui più o meno un 6° (ma dicono che si sia perso il conto…) nella capitale, il Cairo (dall’arabo Al Kahira, la Vittoriosa).
Al 111° posto nell’Indice di Sviluppo Umano, Unità monetaria la Lira (100 piastre) l’Egitto fu “turco”, poi protettorato british, monarchia indipendente dal 1922 (v. il famoso monarca Faruk re dei casinò…), nel secondo dopoguerra casini per Suez e con Israele per il Sinai (forse Mosè pensò troppo, e soltanto, ai Comandamenti, dimenticando la politica…). Chi scrive può (ancorchè immodestamente) dire che l’Egitto “l’ha visto bene” (le prime volte lìderandovi la gentile clientela) e aggiungere che …. “come si viaggiava una volta… tipo gli alberghi, e la clientela, sul Nilo, a Luxor e ad Assuan…” (ma, per carità di patria, e rispetto delle masse… meglio lasciar perdere … e tiremm innanz…). Morale: andare in Egitto!
MACEDONIA
E sia chiaro che sarebbe meglio aggiungere ‘del Nord’, datosi che (ma che casini combina la Storia!) i Greci chiamano (già) Macedonia una bella fetta del loro territorio. Tutta colpa…. (o quasi…) di Alessandro (356 – 323 a.c.) e/o di chi l’ha chiamato ‘il Macedone’. Ad ogni buon conto il Paese (ex Jugoslavia) nato nel 1991 e riconosciuto dall’Onu 2 anni dopo, confina con Kosovo, Serbia, Bulgaria, Grecia, Albania, conta più di 2 milioni di abitanti, un quarto dei quali nella capitale, Skopje, il tutto in più di 25 mila kmq. Membro dell’Onu, la Macedonia non è messa male nell’Indice di Sviluppo umano (82° posto), Unità monetaria il Denar (100 Deni), lingua ufficiale il macedone, ma si parla anche albanese (bella, perché ‘selvaggiona’, la zona ‘albanofona’… dei laghi di Prespa e Ocrida).
SAINT LUCIA
Può stupire l’”indipendenza”, in quanto Stato sovrano (e fa pure parte dell’Onu nonché del Commonwealth) di una (singola) isola caraibica, ma lo stupore scema nell’apprendere che è esattamente “grande” 10 volte San Marino (617 kmq), 178 mila gli abitanti, di cui meno di un terzo nella capitale, Castries. Unità monetaria il dollaro dei Caraibi orientali, in testa ai Gruppi etnici i neri (85%), cattolici i due terzi della popolazione, lingua ufficiale l’inglese. Il ‘Paese’ campa (non male, 92° posto nell’Indice di Sviluppo umano) di Turismo (alberghi e scalo di crociere), finanza offshore e di una accettabile produzione di banane. Breve visita di chi scrive durante un “salto della Quaglia” nelle tante isole tra Antille e Caraibi.
SUD AFRICA
Tra oceano Atlantico e oceano Indiano, all’estremo Sud (Capo di Buona Speranza) del cosiddetto Continente Nero.
Laddove la Storia, oltre alle dispute tra Bianchi e Neri (il noto Apartheid di qualche decennio fa, le vicende di Soweto, visitata da chi scrive durante un soggiorno per un match di Coppa Davis Sud Africa – Italia), vide in precedenza anche una guerra tra europei, leggasi British e Boeri (coloni di discendenza olandese) non per ideologie bensì per l’esecranda fame dell’oro (e dei diamanti).

Un tempo (non lontano…)… Bianchi e Neri separati (Apartheid),
Altri dettagli storici, Gandhi vi ‘fece l’avvocato’, Barnard vi ‘fece il chirurgo’, Sud Africa è sinonimo di Nelson Mandela (e basta il nome …).
Indipendente dal 1931 (in precedenza federazione tra repubbliche Boere e Colonie britanniche), 1 milione e 220 mila kmq, 57 milioni di abitanti, capitali (un casino… oppure, chissà che non abbiano ragione…): amministrativa, Pretoria; Bloemfontein, giudiziaria; Città del Capo, legislativa.
Unità monetaria il Rand; Indice di Sviluppo Umano, 119° posto; lingue ufficiali, tantissime: afrikans, inglese, isiNdebele, isiXhosa, isiZulu etc. etc. etc. . Principali appeals turistici: il Kruger Park (fauna à gogò), il deserto del Kalahari e la ‘Montagna del Capo’.
URUGUAY
Ufficialmente, ‘Republica Oriental del Uruguay’, situato tra l’Argentina (lungo il fiume Uruguay, confluente nel Paranà) e il Brasile ed affacciato sull’oceano Atlantico (celebre, tra casinò e festival del cine, Punta del Este, sul Rio de la Plata, mèta di Turismo très chic).
Più grande di mezza Italia (176 mila kmq) meno di 3,5 milioni gli abitanti (circa metà nella capitale, Montevideo), l’Uruguay proclamò l’indipendenza dalla Spagna nel 1825 (e come tutti i Paesi sudamericani soffrì nel tempo governi autoritari).

Mate che passione….
Unità di moneta il Peso uruguayo, buon 54° posto nell’Indice di Sviluppo Umano, meno della metà i cattolici, eppoi (Calendario Atlante De Agostini) un 37% di non meglio specificati “credenti in dio” (ma da quelle parti la rivoluzione francese fece molti proseliti….).
Si parla spagnolo e circa il 40% è di origine italiana (chicca poco nota, una delle più note squadre di Calcio del Paese, il Peñarol, deve il suo nome alla piemontese Pinerolo…).
Ricco di tradizioni storiche e civiche l’Uruguay (ospitò a lungo Garibaldi) anticipò con alcune leggi ‘moderne’, in primis quella sul divorzio, tante legislazioni europee ritenute all’avanguardia.
Inoltre (con… el debido respeto per i dirimpettai di Buenos Aires) si dice che a Montevideo nacque il tango e parlando di futbol il piccolo Uruguay se la gioca (tanto per far nomi, Schiaffino, Ghiggia, quel pirlòt del Recoba…) da sempre con la da sempre poco amata Argentina.
E vince (se non quasi sempre…), grazie, alla mai doma “Garra” (artiglio) Charrua (uruguayo)”.
(N.B. A titolo di chiarimento …. chi scrive questi lusinghieri commenti sull’Uruguay ha solo un rapporto di omonimia con l’ex ministro uruguayano del Lavoro e della Giustizia, Eduardo Bonomi….).
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