1° TOMO…. AAA – ALEA IACTA EST ….
AAA
‘Furbata grafica’ per essere letti per primi (sempre che non si voglia far riferimento alla American Automobile Association, il più grande Motor Club del mondo, fondato nel 1902 a Chicago, Usa). E mediante la assegnazione delle A operano pure quelli che sanno tutto sul Rating (tipo la Standard & Poor): un po’ di A e un +, vuol dire che un Paese è pieno di grana ma se tolgono una A e magari pure il +, quel Paese va nel kaos. Ad ogni buon conto (rating e non rating, A+ e A-) a prenderlo in quel posto son sempre i soliti noti.
“A.B.I.”.
Detta anche Associazione delle Banche Italiane, alias Robin Hood al contrario (rubano ai poveri –correntisti- per donare ai ricchi –o arricchiti, vedi le mostruose prebende dei loro managers) piuttosto che istituti di credito. Su tutte svetta il Monte dei Paschi, la più vecchia banca del mondo, ma, a detta degli esperti, anche la più generosa a donare danèe ai compagnucci di partito e/o di merenda, dopodiché ecco le banche dell’Etruria e di Vicenza (e tantissime altre se non tutte, dopodichè se sei finito tra i loro clienti ti conviene sceglierti subito l’uscita da una chiesa in cui andare a chiedere l’elemosina. Morale della favola: se nottetempo rubi polli in canotta vai dentro e ci resti; se invece rubi (tanti) danèe in giacca e cravatta (usando come grimaldello i cosiddetti ‘derivati’), al massimo ti cucchi qualche giorno in casa, ai “domiciliari”. E’ il Belpaese, baby.
ABSBURGO

Un “Wigman” Huli nella Papua Nuova Guinea
Nota casa regnante europea (ahhh ho inserito la B tra la A e la S non tanto perché lo fa –e giustamente- anche Claudio Magris, quanto per il dettaglio che in tedesco si scrive Habsburg), segnatamente austriaca, doppiamente meritevole di plauso (ancorchè i patriottardi italici non
fossero d’accordo, e finì che si ritrovarono quei pidocchiosi dei v. Savoia) imperocchè: 1) Non le piaceva fare le guerre eppertanto ricorreva ai matrimoni (Alii bella gerunt, tu felix Austria nube”). 2) Franz Josef I alias Francesco Giuseppe detto anche Cecco Beppe sarà anche stato un brontolone ma resta il fatto che per vari secoli i popoli e le genti ‘sotto gli Absburgo’ godettero tanta pace e prosperità (v. Giassico).
“AB URBE CONDITA”.
Si riferisce alla data della fondazione di Roma (sempre che la.O sia accentata). N. B. Nel Belpaese vige il brutto vezzo di non apporre –o apporne pochi- accenti su parole dalla pronuncia mica tanto certa, col risultato che in carenza di accenti (non parliamo poi per chi ignora il latino) la Caput Mundi rischia di far la fine di un’insalata (e detto tra noi, se lo meriterebbe ….)….
“ACAB”

Paesaggio andino
Acronimo di “All Cops Are Bastards” (Tutti I Poliziotti Sono Bastardi). Cos’è la politica (in Paesi confinanti e dalle leggi più o meno, ma, forse, meno, simili). Allo stadio di San Remo (Italia) esponi uno striscione con scritto “Acab” e va bene così (è infatti accaduto); esponi lo stesso striscione un po’ più in là, diciamo a Mentone (France) e la polizia ti impacchetta.
AGOSTO
Mese del “grande equivoco turistico-viaggiatorio”. Dicesi infatti “Vanno via” (o vorrebbero) “tutti in agosto”. Ma perché cotanti pirla (datosi che –appetto a luglio- in agosto il tempo peggiora, quindi fa già meno caldo e piove di più, dopodichè i prezzi raggiungono il top)?. Mah. Epperò una spiegazione (non solo psicologica) forse c’è. Ed è la Festa della Madonna, messa lì proprio il giorno 15, da cui (almeno un tempo) nell’immaginario piccolo-borghese l’onta (ma non è colpa della Madonna) su chi (almeno) a Ferragosto “non andava via” (e c’era chi si chiudeva in casa dicendo poi di “essere andato in villeggiatura”). Oggidì chi “non va via” a v. Ferragosto non è considerato un paria, ma un po’ sfigato, sì. Ad ogni buon conto, e sempre a proposito della Festa della Madonna, anni fa (se ben ricordo) il Governo del Belpaese pensò bene di eliminare (insieme ad altre) questa festa. Ma il Vaticano disse No (e così tutti, col cacchio che a Ferragosto stanno in città, male che vada si chiudono in casa) .
“ALEA IACTA EST” – “IL DADO E’ TRATTO”.

Costa della … Costa d’Avorio, si diverte con poco ‘ma’ è contento…
L’autore della chiacchieratissima frase, Svetonio, giura che ‘lo disse Giulio Cesare’ appena varcato il Rubicone (10/1/49 a.c.) ma secondo storici e linguisti è tutto un gran casino: 1 il Rubicone potrebbe essere il torrente Pisciatello (nome poco edificante per un corso d’acqua); 2 non si sa se la frase fu pronunciata esattamente laddove adesso c’è una colonna commemorativa; 3 la traduzione italiana di “Alea Iacta Est” conterrebbe errori imperocchè si dice (Plutarco) che Cesare l’abbia pronunciata in greco (!), lingua assai diversa dal latino (dopodiché il passaggio in italiano …). Tutto quanto sopra non ha niente a che vedere con il “Seven Eleven” noto gioco Usa di dadi (e sovente, a Las Vegas, quando un Yankee tira i dadi sul tappeto verde emana urla da Tarzan, molto più compassato Giulio Cesare….).
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