12° Tomo. DOMANI – ED EGLI AVEA DEL CUL….

Un “Wigman” Huli nella Papua Nuova Guinea (in copertina: Tango sul Rio de la Plata).

“DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO”
Celeberrime parole finali di “Via col Vento”, proclamate da Rossella O’ Hara / Vivien Leigh. E vista le radici “Irish” dell’eroina c’è da star tranquilli che la sua Tara, una Plantation che più Dixie non si può, tornerà a rifiorire (anche perché c’è Mamie, la fidata schiava che un tempo si diceva negra e adesso è diventata ‘afroamericana’, e così – solita ipocrisia religiosa… – i bianchi pensano di salvarsi la coscienza …). Altra bella (ancorchè negli States un filino volgaruccia) battuta in “Via col Vento”: “Sorry madam I don’t give a damn” (Rhett Butler – Clark Gable a Rossella).

DON ABBONDIO
“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”. Niente paura, ad ammettere che ha ragione il pavido prete dei “Promessi Sposi”. E potrebbe confermarlo non meno del 76,6% degli Italiani, (molto) poco ‘aficionados’ alle guerre (e a sventolare – salvo nelle partite degli ‘Assurri’ – il tricolore, sul quale, giusta il suggerimento di Leo Longanesi, non starebbe male il motto v. Tengo Famiglia).

“DONAZIONE DI COSTANTINO”
La Chiesa disse che il noto imperatore le lasciò in eredità un (vero e proprio) ben di… dio. Nel ‘400 Lorenzo Valla disse che erano tutte balle. Non si capisce bene (salvo il fatto che la Chiesa non sembra campare di stenti….).

Romagna Mia… Achtung Turisten! (ordinata fila teutonica….)

DON B (in inglese sarebbe WOOD…)….
v. Sfiga, e si ribadisce che non si cita il nome per esteso imperocchè sembra (“non è vero ma ci credo!) che (almeno, dicunt a Torino…) “menasse talmente  gramo che più gramo non si poteva”. Una (schiacciante) prova? Secondo la Agenda Laica del 1971 un bel giorno Don B…. pensò bene (‘colpa’ della Legge Siccardi) di maledire casa Savoia col risultato che il povero Vittorio Emanuele II ipso facto si ritrovò un bel filotto (4 o 5 sicuri) di lutti in famiglia…..

DONNA (vedi anche Compagna, Convivente, Mignotta, Puttana, Busòna, etc etc etc).
Stavolta nel senso di “Disonesta” (ma forse non lo sono tutte ….) laddove tanto infamante quanto gravissima accusa (appunto “Donna disonesta!”) esplose come un tuono a Roma (per la cronaca verso le 14 del 20/7/1950,  ristorante  ‘da Chiarina in via della Vite) a mò di regolata inferta a una femmina scandalosamente andata a mangiare in prendisole (nel senso che –salvo le spalline- aveva le spalle scoperte, ma tutto il resto era coperto, in primis le tette, ci mancherebbe, oltretutto correva l’Anno Santo…)!!!!!!! Il solito bacchettone, dirà il gonzo. Solo che il casto indignato, di nome faceva Oscar Luigi Scalfaro, dopodiché invece di abbonarsi a “Playboy” andò a fare Presidente della Repubblica (pure!). Mah!
p.s. Avendo scoperto che se mai riuscissi a vendere qualche coppia di questi miei voli pindarici il mercato sarebbe composto per il 93,6% da machos, aggiungo che la donna è “tutta quella cosa inutile che c’è intorno alla (pardòn, ma liberiamole una volta per tutte, ‘ste cosiddette parolacce)  figa” (con tante scuse al 6,4% del mio marketing ….).

W le donne!

“DUE AGOSTO” … “FESTA DEGLI UOMINI”
Dicunt che (almeno antan) si festeggiasse dalle parti di Alessandria (ma forse non si celebra più nemmeno nella terra dei “mandrogni” …). Tutto nasce da una storiella risalente alla napoleonica battaglia di Marengo (appunto nell’alessandrino) e si spiega con la cattiva conoscenza del francese da parte delle truppe della repubblica Cisalpina. Quando un ufficiale francese, per colpa dei pantaloni troppo attillati ordinò “Les deux à gauche”, invece di sistemare le dordole come da ordine, i mandrogni capirono “il 2 di agosto” e fu così che decisero di festeggiarlo… .

“DULCE ET DECORUM EST PRO PATRIA MORI”
Poesia quanto mai retorica ma (almeno stavolta) scritta in piena Grande Guerra nel 1917 sul fronte francese dal poeta inglese Wilfred Owen (ma titolo rubacchiato dalle Odi di Orazio) per fare la rèclame all’arruolamento nella Army e andare pertanto a spararsi, da cui una certa aura mena sfiga (mica per niente la Pro Patria di Busto Arsizio, è finita in Serie C).

“DURA LEX SED LEX”
Niente paura, è solo una massima latina (il primo che lo confonde con una marca di preservativi finisce dietro la lavagna….).

“E’ BELLO SVEGLIARSI IN UN LIMPIDO E CHIARO MATTINO”.
(Cechov, “Zio Vanja). Evidentemente Cechov non s’è mai svegliato a Sesto San Giovanni tra smog e polveri sottili.

La nascita di Israele (in copertina, fanghi nel mar Morto)

EBREI – EBRAISMO
Nel corso della Storia tanti ‘ce l’hanno avuta su’ (o ‘ce l’hanno ancora’) con loro. Forse perchè esagerano (ad esempio hanno vinto un po’ troppi Premi Nobel appetto a quanti sono). O forse perché non hanno mai voluto lasciar fare al all’imperatore romano di turno, eppoi al Papa (un bel match…). Chissà. Loro hobby preferito i danèe (come in Spagna i Catalani, nello UK i ben noti scozzesi e in Italia i Xenesi). Ad ogni buon conto (corrente), buoni i “Carciofi alla Giudìa” (e ancor meglio il loro apporto alla cinematografia universale, bravo Chaplin, e quel Woody Allen è un mostro…).

“ECONOMIA DI MERCATO”.
Non si riferisce alle casalinghe che per ‘fare economia’ vanno a far la spesa al mercato. Più scientificamente, si parla di libertà o di interventi (più o meno statali…) nello stabilire prezzi e tariffe… (e vabbè, sui… mercati…). Vedi (anche) Legge Merlin.

“ED EGLI AVEA DEL CUL FATTO TROMBETTA” (Dante, Inferno, XXI).
Da cui (clamoroso al Cibali! una scoreggia nella Divina Commedia!) si evince che tanti secoli fa quest’aria fuoriuscente dal sederino non generava tanta costernazione, mentre oggidì se sei invitato e cena e all’ultimo momento fai bidone e non ti presenti, nessuno fa un plissè, ma se per caso (e/o per meri problemi fisico-sfinterici o per mera disattenzione) ti scappa una scoreggia, scatta tra gli astanti una sorta di (ipocrita) perbenistico moralismo col risultato che vieni bandito dal consorzio civile …