ALITALIA-ETIHAD. DA COSE TURCHE A COSE ARABE
Sottoforma di gradevole “balletto verbale” (Info e Commento) eccoci proiettati nelle ultime notizie di mercato. Un mercato più stuzzicante di quello da poco concluso, ma decisamente più serio e legato ai destini aerei del Belpaese
Info – A proposito di Alitalia e del suo “salvataggio” (solita storia da 60 anni, e continua a pagare Pantalone, perché alla faccia della sbandierata privatizzazione la maggioranza delle Poste, azionista di Alitalia, appartiene ancora allo Stato, da cui si evince che ci prendono per il sederino, ndr) e la parola “salvataggio” non è inventata (vedi Corriere che in prima pagina titola “Gli emiri pronti a salvare Alitalia), il 2 febbraio, contestualmente all’andata di Letta ad Abu Dhabi, (Emirati Arabi Uniti) Etihad, la compagnia aerea di Abu Dhabi, da non confondere con Emirates, che – per inciso, ha da poco messo su bottega a Malpensa e si è cuccata i diritti di traffico su New York – ha diramato il seguente comunicato: “Nei prossimi 30 giorni le compagnie con i propri advisordefiniranno come sviluppare una strategia comune per soddisfare gli obiettivi di entrambe le parti. Eventuali problematiche che potrebbero impedire la creazione di un adeguato business plan dovranno essere risolte per garantire l’implementazione di un piano che possa portare Alitalia ad una redditività sostenibile”.
Commento – Niente male come blablabla, se non che, fosse solo in ossequio al saggio detto “Parla come mangi”, è forse meglio fornirne ai cortesi lettori la traduzione dal citato e dotto linguaggio finanziario politichese nella seguente, più verace versione: coi soldi degli sceicchi Etihad paga i puffi (anzi, la montagna di puffi, un Everest di debiti, come ben noto) di Alitalia e divenutane la padrona deciderà cosa farne e come usare l’ex compagnia aerea del Belpaese.
Info – Ci sono in ballo, secondo Alitalia, 1900 esuberi (e quanto ad altri problemini sindacali … potrebbero essere cacchi acidi…).
Commento – È il caso che si diano una mossa perché (lo sanno bene quelli che vi lavorano o vi hanno lavorato) negli Emirati Arabi Uniti di soldi ne girano a gogò ma chi resta senza lavoro “sono cavoli suoi” (e “non è tutt’oro quel che luccica”, ne sanno qualcosa i lavoratori immigrati da Bangla Desh e dintorni, mica vigono casse integrazioni, mobilità e compagnia cantando). E quanto ad altri problemini sindacali, vattelapesca se anche agli sceicchi andrà bene che (come cattivamente vociferavasi) l’orario di lavoro parta da quando esce di casa e non da quando uno comincia (appunto) a lavorare.
Info – Non è stato precisato con che aereo Letta ha volato fino agli Emirati.
Commento – Se ha volato con Alitalia gli è andata di culo (sarà infatti arrivato col serbatoio agli sgoccioli, essendo infatti assai ben noto che la compagnia prima o poi finisce i soldi per la benzina, e sembra che alla richiesta di farle ancora credito i benzinari abbiano risposto “pagare lira vedere scimmia”).
Info – Se si parla di “lavorare uniti” e “fare squadra” il Belpaese è conciato peggio delle “Puttane di Brescia” (quelle che lavoravano tutta la notte insieme ma, appunto, si sputtanavano a vicenda?
Commento – Ad Abu Dhabi Letta cercava (come tutti i bravi tappetari) di “vendere l’articolo” (tutto va ben, “venite a investire”) imperocché, in Italia (Corriere 3/2: “Gelo di Squinzi: o si cambia o si voti”).
Info – Dagli Emirati Arabi Uniti (più di 4 milioni di abitanti per un Pil/ab di 64,840 usd !) potrebbe anche arrivare un po’ di turismo (da cui si evince che anche il ministro del Turismo – del Belpaese – avrebbe potuto andare con Letta a “vendere l’articolo”).
Commento – E invece è rimasto a Roma (a correggere le bozze dell’enciclopedia Treccani).
Info – Nei primi 9 mesi del 2013 con 89 aerei (e altri 230 sono in arrivo!) Etihad (nonostante un numero maggiore di giornate di sole da quelle parti) ha fatturato 4,8 miliardi; Alitalia, con 137 aerei, ne ha fatturati 1,06 (dati Corriere 3/2 pag. 3).
Commento – I numeri si commentano da soli. E quanto alle giornate di sole vociferavasi (almeno antan, colpevoli i soliti cattivi nordici sparlanti del non eccessivo sudore sparso nella capitale e dintorni) che in primavera, con il primo calduccio e gli invitanti raggi elioterapici, qualche equipaggio partiva incompleto imperocché qualcuno si dava malato e finiva a Fregene per la tintarella.
Info – Ad Abu Dhabi Letta ha soggiornato all’Emirates Palace (unico hotel 7******* nel mondo) e magnato (hummus di ceci e kebab di agnello, cosa non si fa “per un pugno di dollari”, pure alla Coda alla Vaccinara si rinuncia) nel (“lo dice” il Corriere) raffinatissimo ristorante libanese dell’albergo.
Commento – Il tutto (precisa il Corriere) pagato dallo sceicco (meno male, se avesse dovuto pagare Alitalia non ci sarebbero più stati i soldi per la benzina del ritorno).
Info – Lo sceicco vestiva il bianco Thob, la lunga veste che da quelle parti distingue gli emiratini dagli immigrati.
Commento – Pensa tu se ci fosse stato Brunetta nella ‘delegajia’ e avesse dovuto vestire la lunga tunica…
Info – Lo sceicco (probabile) futuro capo della futura “ARUN” (Alitalia aRaba UNita) si chiama Mohammed Bin Zayed Al Nahyan.
Commento – Lo imparino (meglio subito, occorre tempo vista la lunghezza) i sindacati di Alitalia per poi scriverlo sui cartelli esibiti nei futuri scioperi condannanti le “capitalistiche prepotenze del padronato arabo (unito)”. Salam alaykum (nuovo saluto sui voli AZ, sostituisce il trasteverino “Ahò”…).
giovedì 13 febbraio 2014
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NEI CIELI ALI-TALICI VOLANO SOLO ”FALCHI” E ”COLOMBE”
Sapevate che … Le compagnie degli Emirati si stanno comprando i cieli? Il turismo è in crisi anche per colpa del Tribunale e della Questura di Milano? Sono ripresi i viaggi dei turisti italiani in Egitto (e dicono che la Farnesina se la facesse sotto)? Il sindaco di Milano, Pisapia, ha chiesto alla Expo 2015 “Venti milioni di visitatori”?
Sapevate che…
Mentre nel Belpaese stanno menando il torrone tra falchi e colombe, rottamatori e sfasciacarrozze (e Alitalia è alla canna del gas) in altre parti del mondo c’è chi facendo ‘girà i danée’ disegna futuri scenari turistici mondiali di assoluta importanza e dimensioni?
Le attivissime compagnie aeree dei vari emirati arabi “si comprano i cieli” (La Repubblica, 17/11) laddove in un Salone Aeronautico (tenutosi, te pareva, da quelle parti) hanno proceduto a uno shopping di più di 100 miliardi di Us dollars comprando più di 200 aerei. Per la precisione Etihad ha acquistato 56 aerei per 25,2 miliardi, Emirates 150 Boeing 777 spendendo 76 miliardi e Qatar di Boeing 777 ne ha comprati una cinquantina. E Dubai si è fatta un nuovo aeroporto (ancorché quello ‘vecchio’ – mesi fa ispezionato da Mondointasca Gossip – andasse ancora più che bene) scucendo 32 miliardi (sempre di Us $).
Sapevate che… Segnalando che nel 20014 Vueling aumenterà notevolmente i voli a Fiumicino, il ceo Alex Cruz, ha dichiarato che la compagnia conta di diventare il secondo vettore dell’aeroporto?
E diventerà il primo se la compagnia attualmente capoclassifica (si indovini chi è) non avrà più soldi per la benzina.
Sapevate che… Sempre a proposito di compagnie alla canna del gas (indovinate quale) e altre in grande spolvero, nel 2014 Etihad si papperà una bella fetta di traffico aereo europeo?
Ha infatti comprato la svizzera Darwin, che da Zurigo può (ovviamente) volare in tutti gli scali europei che le facciano comodo.
Sapevate che… Quanto a titoli il Corriere della Sera non è più quello di una volta?
Intervistato da Maria Teresa Veneziani, Cristiano Malgioglio dice che: “si cosparge di crema pazzesca all’olio di mandorle – alla barba applica idratante e contorno occhi – alle occhiaie si farebbe una blefaroplastica – si ritocca con qualche punturina di acido ialuronico, botulino mai, è orribile – per make up sempre cipria bianca e, se il volto è gonfio, un velo di fard fucsia – no tatuaggio alle sopracciglia, solo aggiustatura con la matita – ciuffo bianco: la tinta me la faccio io, formula del ciuffo non la rivelerò mai”. Sic transit gloria mundi! E come titola il quotidiano milanese questa (confortante) intervista? “Uomini”.
Sapevate che… Il turismo è in crisi anche per colpa del Tribunale e della Questura di Milano?
“Se avessi il passaporto” ha detto il Berlusca “andrei ad Antigua”.
(N.B. Se è solo problema di passaporto l’estensore di queste umili righe – tra coscritti è il caso di aiutarsi – gli presta il suo ma che il Silvio non gli chieda di tenergli il Dudù).
Sapevate che… Sono ripresi i viaggi dei turisti italiani in Egitto (e dicono che la Farnesina se la facesse sotto)?
Sembra infatti che lo “sconsiglio” (che parolaccia) della Farnesina sia stato revocato (lamentano i tour operator) con qualche giorno di ritardo. A sentire (Lettere al Corriere) un turista italico a Sharm El Sheikh ‘nonostante il ministero degli Esteri’ la località era tranquillissima non meno che piena di turisti, francesi, inglesi, russi: mancavano solo gli italiani.
Sapevate che… A proposito delle feroci polemiche sulle responsabilità della tragica alluvione in Sardegna è stato appurato che l’allarme fu notificato ai Comuni: mediante fax (!!!) e (udite udite) nel pomeriggio di domenica 17?
È il Belpaese, bellezza.
Sapevate che… Se nel Belpaese il Turismo incoming ha sempre costituito la cenerentola dell’economia, non è esagerato affermare che negli ultimi anni è abbandonato allo sbando totale?
Si prenda ad esempio Pompei (Patrimonio dell’Umanità e monumento tra i più importanti e rappresentativi dell’offerta turistica italiana). Un’indagine del TG7 ha documentato il grave stato di abbandono (interruzioni, chiusure parziali, zone sbarrate per rischio crolli) e dimostrato la totale assenza di lavori e di manutenzione negli ultimi sette mesi.
Sapevate che… Il sindaco di Milano, Pisapia, ha chiesto alla Expo 2015 (Corriere 22/11) “Venti milioni di visitatori” (ohèi la peppa! ndr)?
Cominciasse col fare un po’ più di luce nelle strade (Milano è una città ‘buia’, chi va all’estero, almeno in Europa, può notarlo) e col pensare alla salute dei concittadini (i lastroni di granito di tante strade sono ormai drammaticamente sconnessi – non parliamo poi di quelli in corso di Porta Romana – eppertanto chi vi passa in auto si ritrova con la terza vertebra cervicale lesionata, da cui si evince, sciur sindìc, che vale più una bella strada liscia delle tante periodiche – puntuali, ogni anno, a novembre, sai che menata – polemiche su ‘a chi dare gli Ambrogini’).
(26/11/2013)
martedì 26 novembre 2013
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ALITALIA-NITÀ? MA MI FACCIA IL PIACERE (SAPEVATE CHE?)
Cinesi volele complale Alitalia (e pule Sea) … Balotelli meglio di Camusso … A Nocera se ne fottono del barone de Coubertin … Un bacio e un sorriso alle sfortunate Filippine … Madàm Galliani costa poco (Lui, al Berlusca, forse di più)…
per mondointasca.org del 19/11/13
Sapevate che… Alitalia non ha i soldi per la benzina ma possiede uno Smart Carrier? La Susanna Camusso si incazzerà, ma Balotelli è il miglior sindacalista italiano? A Nocera se ne fregano del barone de Coubertin? Nel mondo ci sono posti, come le Filippine, che più sfortunati non si può?
Sapevate che… A proposito di Alitalia, “sembla che cinesi Volele Complala” (e volele complale anche Sea)?
Così si vocifera (Corriere: “Caccia al partner di Pechino”) e sembra che i nuovi ricchi dagli occhi ‘armandurlà’ vogliano “complale pule la Sea” col risultato che con un solo boccone si papperebbero Fiumicino e Linate (oltretutto, in assenza di R, senza ‘dovel affrontale ploblemi di plonuncia’).
Sapevate che… A proposito di Alitalia non ha i soldi per la benzina ma possiede uno Smart Carrier?
Che sarebbe poi la Air One, che – informa la press aeronautica – da dicembre collegherà Palermo e Catania con 26 rotte assortite (mièzzega).
Sapevate che… A proposito di Alitalia ci sa tanto che AF/Klm stia giocando ‘al gatto col topo’?
Nel CdA del 13/11 poche novità (più voli intercontinentali e più gente da lasciare a casa, ma niente di risolutivo) e il voto negativo dei franco/olandesi fa tanto pensare che vogliano stare alla finestra e aspettare che AZ finisca i danée (delle Poste) dopodiché vi zompa addosso e si magna la carcassa.
Sapevate che… La Susanna Camusso si incazzerà, ma Balotelli è il miglior sindacalista italiano?
A Milano il tradizionale e canonico sciopero dei tram (ininterrottamente officiato da 60 anni il venerdì pomeriggio cosicché i tramvieri fanno un weekend più lungo andando a casa della cugina sul lago) è stato revocato per non creare kaos del traffico a chi va a San Siro a vedere la partita Italia–Germania.
Sapevate che… Rocco Siffredi parla d’amore (metafisico) in televisione?
E il Mostro di Firenze impartisce lezioni di ginecologia all’università.
Sapevate che… Mondointasca Gossip non finisce di propinare ai gentili lettori notizie dal grande spessore culturale (e stavolta pure sportivo)?
Dopo attenta lettura di “Gente a Milano” (Corriere 8/11) si informa che: “Va di moda tra le signore della Milano Bene farsi fare le ciglia (finte) da Malika El Hazzazi, consorte di Adriano Galliani a.d. del Milan. Dicono che pratichi prezzi stracciati (ma non si sa chi dei due: se la Malika installando peli o Galliani chiedendo la Buonuscita al Milan, ndr).
Sapevate che… Nel mondo ci sono posti che più sfortunati non si può?
È il caso delle Filippine, sempre in testa nella classifica dei maggiori disastri naturali e umani del pianeta. Non c’è tragico evento naturale che non accada da quelle parti, e con numeri drammatici (deraglia un treno, 1000 morti, va a fondo un traghetto, 2000 annegati). Adesso i filippini han dovuto affrontare Hayian, il più potente tifone della storia, venti a più di 300 kmh seguiti da onde che tutto distruggono. I pover crist son sempre gli stessi.
Sapevate che… A Nocera se ne fregano del barone de Coubertin?
Il creatore delle moderne Olimpiadi aveva infatti sentenziato: “L’importante è partecipare”. I tifosi della Nocerina (Calcio) invece, incazzati perché proibito loro – per precedenti casini commessi – di andare a fare altri danni seguendo la loro squadra a Salerno, han pensato bene di minacciare (chi dice di morte, chi di gambe rotte, chi di una menata generica) la loro squadra dal partecipare, giocare la partita. Dopodiché, appena in campo, i giocatori (più o meno ovviamente) si sono adeguati dandosi per malati col risultato che la partita è andata a puttane.
(N.B. Quanto sopra ha fatto, ovviamente, il giro del mondo, da cui una confortante immagine dello sport, e, in senso più lato, dell’indice di civiltà nel Belpaese).
Sapevate che… Il sciccosissimo (non meno che superdeluxe non meno che esclusivissimo) hotel Four Seasons di Milano l’ha fatta davvero grossa (ma sapientemente ha posto subito rimedio)?
Presente alla Manifestazione “Pitti Uomo”, la giornalista Chiara Dino (lo narra lei stessa sul Corriere del 13/11) durante il buffet seguito alla conferenza stampa ha provato a papparsi un arancino, solo che dentro c’era un bullone (stranamente non nemico, come tanti, dei giornalisti imperocché il dentista della Dino ha escluso lesioni). Prontamente intervenuto, dopo essersi profuso in prolungate scuse, il direttore del Four Seasons ha posto rimedio alla brutta faccenda donando alla Dino una chiave inglese.
Sapevate che… Chi butta via il tempo guardando alla tivù Fili (di Savoia) che balla (con le stelle) se lo meriterebbe?
Nella Corea del Nord hanno condannato a morte (e poco dopo accoppato, là mica scherzano) 80 cittadini che guardavano la tivù della Corea del Sud (quando si dice i campanilismi). Ahhh a proposito, ma quelli di Amnesty, quando vengono a sapere di gente accoppata perché alla tivù guarda altri programmi, proprio nemmeno un plissè?
martedì 19 novembre 2013
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A.V. ALTA VELOCITA’? NO, SOLO ”O.B.M. ODISSEA BOLOGNA MILANO”
Laddove si racconta di 3 ameni giorni trascorsi nella dolce Romagna rovinati dalle beffarde ex FFSS alias Trenitalia mediante un orrido ritardo di un treno sedicente A.V. (Alta Velocità, ma va là….)
gpb per mondointasca.org del 17/12/2009
Dramatis Personae: Il protagonista, io. Altri personaggi e comparse: il personale Trenitalia ex FFSS, polizia e carabinieri, folla e popolo nelle stazioni di Forlì, Bologna, Milano, passeggeri (ma non il controllore, latitante, forse per paura?) del Treno AV (Alta Velocità, si fa per dire) Bologna-Milano
Nella romagnola e a me cara Bertinoro partecipo a un interessante Convegno Internazionale organizzato dalle università di Bologna, Milano e Trento e avente per tema “Il Turismo Enogastronomico in Italia e Spagna: linguaggi e territori da esplorare”. Me la godo davvero. E durante una “Tavola Rotonda con i Giornalisti” che mi vede immeritevolmente invitato, mi fanno pure dire la mia sulle vicende mangerecce degli italici turisti in Spagna. I partecipanti sorridono, nel mondo l’umana pietà non è poi così rara. E oltre a tante cose intelligenti da me ascoltate devo poi sommare alcune piacevoli pappate (termine mica bello per un reduce da un Convegno sul corretto linguaggio enogastronomico, ma si conceda un filino di licenza poetica al povero vate).
Le delizie post Convegno
A Forlimpopoli, in romagnolo “Frampùl”, cene a Casa Artusi e all’Osteria l’Aldiquà; e a Bertinoro, non solo per non interrompere una ormai pluriennale non meno che piacevole tradizione, recomi “en solitario” alla “Ustarì dla Benilde” per degustare le sue fantastiche “Tajadèl” (due piatti con opzione per il terzo). Ma anche l’occhio vuole la sua parte, ed eccomi pertanto ammirare il luogo del Convegno, la Rocca Castello di Bertinoro (da inizio secolo sede distaccata dell’università della Dotta Bulàgna) storico non meno che bell’edificio medioevale dominante i dolci colli dell’appennino romagnolo.
E poco più sotto resto sorpreso da un Centro Residenziale Universitario, un ex seminario di suggestiva eleganza (in Spagna sarebbe un Parador, in Portogallo una Pousada). Sì tanto amene, suesposte sensazioni, ho goduto in meno di tre giorni. Troppa grazia tutta ‘sta felicità, per certo – mi viene da pensare mentre Gloria, leggiadra sorella di sangue nerazzurro mi conduce alla stazione di Forlì – non potendosi vivere soltanto di “toujours perdrix” qualche evento negativo bilancerà, amareggerà il giulebbe delle belle cose testè vissute.
Dramma in arrivo…
E così fu. Le mie fosche previsioni si sarebbero avverate in un amen, pochi minuti ancora e cominciava il dramma. Una vicenda tragica, beh, si, un’odissea ordita ai miei danni dalla malefica Trenitalia (al secolo le ex FFSS) brandente come arma i tanto sbandierati treni AV (Alta Velocità) e qui pongo una domandina al cortese lettore: ma se mai l’Italia volesse considerarsi un Paese civile, alla stregua di altri omologhi europei, cosa c’è da vantarsi mettendo in circolazione treni che in Francia e Spagna sono ormai stufi di far girare?. Ma bando alle polemiche, e novello Omero passo al racconto. Che (ovviamente) più fedele di così non si può.
Cronistoria ferroviaria

Ulteriore mezzo di locomozione (comunque più sicuro dei treni in Lombardia laddove son finiti i 40 ladroni, furti e violenze sulle carrozze….)….
Ore 13 di sabato 5 dicembre, stazione di Forlì: chiedo un biglietto per andare a Milano e la bigliettaia mi dice che arriverò dopo le 18. Mio stupore e lei scortesemente (unica “burdèla” romagnola non allegra e sorridente) mi sgrida per essermi espresso male (ma quando mai!) avendo chiesto di tornare a casa senza cambiare treno.
Si arriva a unasorta di armistizio mediante acquisto da parte mia di un biglietto Forlì-Bologna da 5 euro (viaggio in 2a, non sono avaro, sono povero) con arrivo alle 14,23; dopodiché colà passerò su un AV (al secolo: Frecciarossa) che, in arrivo da Roma, prosegue per Milano alle 15,24. Costo della tratta Bologna-Milano, euro 39,80 (quasi 80.000 lire, roba che col low-cost vado e vengo quattro volte a/da Madrid). Arrivo in orario (evviva!) a Bologna alle 14,23 e vedemdo un treno simile all’AV chiedo al “capo” dove va e lui mi dice Milano, e a quel punto io (non senza mandare a – faccia il lettore – quella balossa della bigliettaia di Forlì perché c’era la connection per prendere questo treno invece di farmi stare un’ora a Bologna) gli chiedo se invece di aspettare le 15,24 posso salire su questo treno.
Ma lui mi dice che: 1) non mi garantisce il posto a sedere e 2) devo pagare 8 euro per “costo pratica”. Mi va bene il punto 1) ma mi incazzo sul punto 2): o grulli delle ex FFSS che siete mai: accetto di stare in piedi, non do fastidio, libero un posto prenotato sul treno successivo e voi che fate? mi chiedete altra lira, moh vè! Morale: procedo al gran rifiuto e aspetto il treno concordato a Forlì passeggiando nella stazione, se non che, improvvisamente, le Forze dell’Ordine iniziano una sorta di pulizia etnica cacciando dal marciapiede principale moltitudini di viaggiatori (siamo in pieno Ponte della Madonna) per far posto agli invitati (ministri, boiardi, vip, nani e ballerine) all’inaugurazione della linea Torino-Milano- Roma-Salerno (pensierino dello scrivente: ma, poveri pirla, mica potevate fare ‘sta festa in un giorno feriale invece di rompere le balle a tanti poveri transeunti in un giorno di megatraffico?).
Eccomi sul Frecciarossa!
Ore 15,24: mi imbarco e finalmente parto sull’AV per Milano. Che treno ragazzi! Hanno ragione: sembra di stare fermi! Ed è proprio così perché, appena partito, l’Altamente Veloce si ferma in mezzo ai campi e lì restiamo mezz’ora, lodevolmente avvertiti da un sedicente manager del treno, che, con l’annuncio via microfono cominciò e finì il suo rapporto professionale con l’utenza (nel senso che mica si fece più sentire o vedere, fosse solo per venire a bucare il mio ticket da 39 euro e 80). Dopodiché, ripartito ma non pago della mora già accumulata, l’AV vi aggiunge un’altra mezz’ora, talché si arriva a Milano alle 17,26 (dello stesso giorno) con un esatto ritardo di 57 minuti (a fronte della sbandierata ora e 15’ di viaggio; mica male, mica). Con due siparietti e un Grand Galop finale.
Siparietti vari e Grand Galop finale
Primo siparietto. Il treno (sembra chiaro, ormai non più AV) ferma (pure) alla stazione (stop non previsto: è solo l’ennesimo semaforo rosso) di Lambrate e a quel punto i miei compagni di viaggio extracomunitari (romeni e romani) leggendo Milano si affannano a scendere ma io, provvido informatore, li blocco informandoli che a Milano c’è anche una stazione Centrale. Secondo siparietto. Prima dell’arrivo una femminile voce microfonica ringrazia i ritardati “per aver scelto Trenitalia”: e fu lì che chi scrive, non potendone più (e furteggiato di 39 euro virgola 80), urlò ardentemente “Noi non abbiamo scelto un “coño”, signorina, per il semplice fatto che voi siete un monopolio, eppertanto abbiamo dovuto accettarvi, barboni!” (vibranti applausi da tutto il vagone). E alla Stazione Centrale Gran Galop finale, leggasi mezz’ora a spintoni per arrivare al metrò perché anche qui “potenti, nani e ballerine” avevano pensato bene di far festa (passaggio AV da Torino a Bologna) fosse solo per incasinare (come a Bologna, pulizia etnica, chiusura di passaggi e marciapiedi, proteste della folla, ma tanto, poi, li votano sempre) e rompere le palle a mezzo Paese in pieno spostamento da inizio Ponte. Ahhh, andare a lamentare il ritardo e chiedere rimborso? Ma mi faccia il piacere: c’era una coda tale che sarei arrivato a casina con due ore e mezza di (ulteriore) ritardo.
AV? Ma và a dà via i ciàpp!!!
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