Info di qualche anno fa … ma forse tuttora valide ….
n.b. mancando foto di quei reconditi posti (salvo quella dei melograni) ecco militari Armata Rossa che in Abkhazia e Ossezia potrebbero esserci stati…. 

Finalmente c’è qualcuno (io) che vi spiega cosa sono, datosi che giornali e mezzibusto tivù citano sempre l’Abkhazia e l’Ossezia (beninteso) del Sud senza però aggiungere (oltre a “cosa sono”) dove sono, quanto misurano, quanta gente c’è dentro e cosa vi è accaduto in passato (storia) tra quei balossi di Russi, Abkazi, Ossezi, Georgiani e compagnia cantando.

russia tovarich urssL’Abkhazia (anche Abchazija o Abhasia e in italiano pure Abcasia) è una regione del Caucaso (sul Mar Nero) situata nella estrema parte nordoccidentale della Georgia, è grande 8.600 kmq (come l’Umbria) e ha 216.000 abitanti, compresi i 48.000 della capitale Sukhumi. Prima che Putin & C. decidesse –alla faccia della Georgia- che l’Abkhazia è indipendente, apparteneva (e per Bush & C. tuttora appartiene) alla Georgia, e prima ancora (1992) era ai Soviet e ancor più in là nel tempo degli Zar (preceduti da Ottomani e Romani). Riparata dalle cime del Caucaso (fino a 4.000 mt) la regione (al 75% montuosa) gode di un clima abbastanza buono e produce frutta, vino, tè, tabacco (che però -visti i quantitativi- non possono appetire né Putin né Bush e siccome gli oleodotti sono in Georgia non si capisce perché litighino per l’Abkhazia, mah).

Oltretutto pure lontana dal mare e quindi ancor (se possibile) più ‘insignificante’ dell’Abkhazia, l’Ossezia del Sud è/era (se la vince Putin) una provincia autonoma al centro nord della Georgia (alle pendici del Caucaso), misura 3.900 kmq (provincia di Belluno) per 95.000 abitanti, di cui 40.000 nella capitale Tskhinvali vivace solo quand’è giorno di mercato (agricolo, passeggiano tanti ovini in arrivo da monti, foreste e pascoli circostanti), meno vivace se si pensa che dal 1934 al 1961 si chiamò Staliniri. Stessa (quasi) storia per Osseti (del Sud) e Abkhazi (partendo da oggi in flashback): Georgia, Soviet, Zar via via fino agli Alani (tribù dell’Asia centrale, niente a che vedere con i pastori tedeschi).

A ‘sto punto chi visita questo blog e ha letto quanto sopra ne sa di più di chi vede i Tiggì Tivù e legge il Corriere & C. Il che non è poco.

Ahhh e già che ci siamo (‘por sì’ o ‘just in case’, casomai, direbbero spagnoli e inglesi, qualcuno non avesse in casa il Calendario Atlante De Agostini e anche il 3° e più importante Paese della Vicenda Caucasica non fosse poi così noto) si aggiunge che la Georgia è grande quanto Piemonte, Lombardia e Veneto messe assieme (circa 69.000 kmq), nella capitale Tiblisi vive un milione dei circa 4 milioni e mezzo di Georgiani sopravvissuti al loro connazionale Stalin (nato appunto a Gori, 49.000 abitanti). In Georgia, poi, si distilla un orrido para-cognac di cui alle sbornie predilette dal citato Compagno Baffone (e di tutta l’Unione Sovietica e dell’attuale Russia che poi –salvo l’aggiunta di qualche miliardario compracalciatori- è più o meno la stessa cosa).