Ho scritto la seguente Lettera al Corriere ….
…. La Prima alla Scala, per favore aiutatemi a capire. Nel prendere atto di chi ha la fortuna di “apparire” grazie alle vostre cronache (al 91,35% dedicate alla mondanità, al 8,65% a musica & spettacolo), mi chiedo se ‘sti Signore & Signori, che chiaramente ‘vanno lì’ solamente per terrena voglia di “vedere (chi c’è) e farsi vedere” (mentre il bel canto frega solo al 3,91% di loro, sennò la sera dopo il 96,09% non starebbe lì davanti alla tivù a vedere il Mike Bongiorno….), mi chiedo, appunto, se non sarebbe meglio evitare tutta quella -oltretutto costosissima- messa in scena dell’opera (che come detto non frega niente a quasi tutti, anzi, che palle…) dando invece un pò più di tempo per le “apparizione” tipo Fiera delle Vanità, gioie gioielli vestiti & C., dopodichò -nell’imbandito foyer- alla faccia di Puccini (probabilmente sconosciuto al 95.80% dei presenti, quasi certamente alle sorelle famose commercializzanti i formaggini) concludere il tutto (senza tante sviolinate e do di petto che nessuno o pochi capiscono) con una bella spaghettata (beninteso al caviale). Dopodichè tutti a casa (contenti & felici) a vedere il Pippo Baudo.
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