
Khiva, mura e tombe (in copertina: Bukhara).
Noto che l’antan definito “autorevole” quotidiano milanese propone (“In Viaggio”, 12/9, pag. 35) una gita, a data fissa, 18-25 ottobre, nell’Uzbekistan (prima di capirci male… un Paese, davvero, da vedere…).
(Altri viaggi contestualmente proposti, a data fissa: fine ottobre, 10gg in Sud Africa e 4gg a Venezia, da Milano, quest’ultimo a un costo, vabbè, ma forse solo per me, caruccio. E pensare che lustri fa, fui ‘comprato’, appunto dal ‘Corriere’, e c’era pure la ‘Gazzetta dello Sport’, per organizzare viaggi e venderli, beninteso direttamente … dopodichè, però, il management di allora cambiò pudicosocialmente idea imperocché qualcuno, di andare in gita, “non poteva permetterselo”… ‘O tempora o mores’, direbbe Cicerone…).
Si diceva l’Uzbekistan.
E se qualcuno (oltre ai lettori del ‘Corriere’, in partenza) fosse mai interessato a quella (interessante) destinazione, immodestamente mi pregio omaggiare (a titolo di umile Info, breve e concisa, mica quelle guide ampollose) quanto, pochi gg fa, ho scritto (“Paesi visti”) sull’Uzbekistan. Ciao gpb.
UZBEKISTAN
“Terra, nazione, posto (dal sanscrito Sthana) degli Uzbeki”, tra mar Caspio e Cina, sulla mitica “Via della seta”. Circondato da altri Paesi con dai nomi con desinenza ‘Stan’ (Turkmenistan, Kazakistan, Kirgizistan etc.), è il più intrigante, più interessante da visitare (basti citare una sua ‘mitica’ località: Samarcanda). ‘Grande’ una volta e mezza l’Italia (447 mila kmq), 28 milioni di abitanti con una capitale, Tashkent (più di 2 milioni) non svettante per bellezza a causa di una eccessiva “architettura sovietica” (l’Uzbekistan appartenne all’ex Urss fino al 1991, anno dell’indipendenza del Paese). Unità monetaria, il Sum (100 Tijins, facoltativo ricordarlo…), maluccio l’Indice di Sviluppo Umano (102° posto). Quasi l’80% di Uzbeki tra i gruppi etnici (poi Kazaki, Russi, Tagiki…); lingua ufficiale l’uzbeko; religione, musulmano l’88% della popolazione. Notevole la resistenza al… potere (dal 1990) del presidente, Karimov. Importanti e interessanti città da visitare, oltre alla citata Samarcanda, Bukhara, Patrimonio dell’Umanità, e Khiva (miticamente fondata da Sem, figlio di Noe…). Quanto al ‘mangiare’ la cucina uzbeka riserva piacevoli sorprese: saporito, e ‘divertente’ per le decorazioni con simboli e disegni, il ‘Samsa’ – ‘Samosa’, una sorta di torta, sempre presente a tavola, con ripieno di carne e verdure varie, cotto nel ‘Tandyr’ (forno cilindrico d’argilla).
Scrivi un commento