
Un buon risotto al dente e Lei ‘per Presidente’…
Che viavai al Quirinale, col “Presi” che deve star lì a sentire (vabbè, è però anche vero che, a parte qualche cruciverba e bagnare i fiori, non è che abbia molto altro da fare…), deve star lì a sentire, dicevo, tutto quello che gli dicono i soliti di turno (beninteso con mascherina, che per certo odieranno, eppertanto vorrebbero furbescamente abbassarla, perché, sai quanti voti ‘in più’ ti porta alle prossime elezioni il bel primo piano di un volto cuccato c/o Quirinale, con ampio, e visibile, sorriso incorporato?).
Shuttle, a/r al Quirinale, dunque.
Tutta colpa del cosiddetto ‘Cerimoniale’ (che, fosse mica solo per caso, o per scherzo, ci mancherebbe!, fa, pure rima, nomen omen, con Quirinale).
E dategli pure altro nome, e senso, al Cerimoniale, chiosando pure (ma solo per un filino di varietè alla vicenda) sull’immenso dettaglio che al Quirinale ci vada prima il Capo della Camera, eppoi il Capo del Senato: (o forse v.v.). Tanto, il prodotto mica cambia.
Eppoi tutti quelli della Raitivù, più gli altri paria, lì, in piazza, ad aspettare il verbo (che fa pure rima con l’altrettanto scontato riserbo) dopodichè campo lungo sulla bandiera (sulla torre dell’ex papale Palazzo ) e alla fine della fiera, cherie, sempre si evince che di Cerimoniale (Liturgia, Celebrazioni, Funzioni) si tratta (e meno male che tra tanta pompa non si levi – come accadeva lustri fa in una piazza romana poco distante – il grido “Saluto al Presi!!!” e gli altri…“Hip hip hip hurrà”).

Sia la sorte buona o barbina viva Grillo alla Farnesina!!!!
Dopodichè, finiti i blablabla per (tentare di) spartire chi va agli Esteri e chi alla Difesa, quelli che sono dentro vanno fuori, in piazza (tra forze dell’Ordine ma stavolta scorazzate, senza corazza), in pasto ai soliti curiosi della press brandenti taccuini e microfoni. Vogliosi di sapere (ma qui entra prudemente in ballo il doveroso riserbo) cosa dice il visitor uscente (che avrà pur detto qualcosa alle prese con l’O.C. Ospitante Cerimoniante). Mah, chissà che tutta ‘sta curiosità non sia (forse) eccessiva, imperocchè, detto inter nos, non è che (tra Presi ospitante e P. O. politico ospitato) possano essersi detto molto (e meno male…) in un colloquio di non più di 5, 6 minuti effettivi di talk, al netto di a/r nei corridoi, strette di mano, convenevoli, quattro balle, saluti a casa, infilarsi il paltò etc etc…).
Ay ay ay, cherie, quanti delitti si commettono nel nome del Cerimoniale (che – come peraltro già chiaramente sostenuto – fa rima con Quirinale )…. .
Frattanto, sul Colle, aleggia un motivo arcinoto: “As time goes by”.
Indimenticabile canzone, in “Casablanca”, la cantava Arthur ‘Dooley’ Simpson (alias il pianista Sam che, appunto, e nel film, deve “suonarla ancora”…), uno struggente il titolo, che, tradotto, fa: “E mentre il tempo passa”.
Come al Quirinale col Cerimoniale… .
E mentre il tempo passa (a Casà/blanca e al Quirinale…)…
Scrivi un commento