8° Tomo. CECHIA – COME DIRE

Portogallo, Algarve, Porto Covo (in copertina: Piemonte, dalla Fiat alla Nutella)

CECHIA
Detta anche Ceca Repubblica, gran parte (Boemia e Moravia) di quel che resta (tutto l’ambaradam avvenne nel secolo scorso) della Cecoslovacchia, nata nel 1918, dopodichè, nel 1993, la Slovacchia pensò bene di proclamarsi indipendente (con capitale Bratislava). Bellissima Praga, romantica (e per questo un filino triste, e vabbè) capitale non solo ‘kafkiana’ con eleganti ponti sulla Moldava. Ottima la birra (basterebbe il nome Pilsen, città ceca, mentre al praghese U Fleku se ne consuma un fiume al giorno), celebri le officine Skoda, grandi tennisti furono Ivan Lendl e Martina Navratilova.
N.B. Unico ‘storico turista’ (oltretutto forzato…) forse non entusiasta del Paese, quantomeno dello Spielberg di Brno, Silvio Pellico (‘Le mie prigioni’ non brilla certamente per allegria….ay ay ay quel barbino del maresciallo Radetzky von Radetzk… ça va sans dire boemo…). 

“CH’A COSTA LON CH’A COSTA VIVA L’AOSTA”
‘Costi quel che costi, viva l’Aosta’, detto alpino ispirante una certa italianità. Andrebbe però (anche) aggiunto che nel secondo dopoguerra i valdostani volevano un referendum per andarsene con la Francia, ma sembra (anche) che la Francia non li volesse.

CHAUVIN
v. Sciovinismo.

Che bella l’India…

“CHE'”
Alias Ernesto Guevara de la Sierna, appunto il “Chè”
(pronuncia Cè), intercalare assai comune in Argentina (per chi vuol dimostrare raffinata cultura storica, il Che fu paisano di Messi, per la precisione, di Rosario …).

“CHE L’INSE”
Lo urlò un giovane genovese, Giovan Battista Perasso, il10/12/1746 tirando un sasso agli austriaci per liberare la sua città. E siccome non solo fanno rima Perasso e sasso (vedi l’inno del “sasso che fischiava”) ma il reazionario era pure soprannominato Balilla, fu così che lo scrivente corse il rischio di andare a fare il balilla (del Duce), se non che, cominciato bene come Figlio della Lupa, dovette lasciar perdere perché nel contempo il Duce non c’era più.

“CHERCHEZ LA FEMME”
E se la Femme è (ça va sans dire, vedi, tanto per fare un esempio, la Boschi) una bella gnocchetta e sul banco dell’esecutivo ne aggiungi altre 2 o 3, vai facile che governi (agli italiani dona un certo frisson anche la sola idea di portarsi a letto una ministra, fosse anche degli Affari Regionali …)! Metti (invece) nel governo la Rosibindi e puoi anche correre subito a dimetterti ….

“C’E’ NELLE COSE DEGLI UOMINI UNA MAREA CHE COLTA AL FLUSSO CONDUCE ALLA FORTUNA”.
Shakespeare, “Giulio Cesare”, atto IV scena III, ‘lo dice’ Bruto. v. “E’ tempo d’estate….”. 

Sul lago Titicaca

“C’EST UNE REVOLTE? – NO, SIRE, C’EST UNE REVOLUTION”
Eccellente e concisa analisi politica del duca di La Rochefoucauld – Liancourt a Louis XIV, annunciante quel rebellotto che avrebbe preso il nome di Rivoluzione Francese. 

“CHE DIO CE LA MANDI BUONA”
Commentava quel capofamiglia in attesa della nuova donna di servizio … .

 “CHI LASCIA LA VIA VECCHIA PER LA NUOVA ….”.
Che cacchio c’entrerà mai la toponomastica… . (v. “Si stava meglio quando si stava peggio…”).

 “CHI PER LA PATRIA MUOR…. VISSUTO E’ ASSAI…”
Opera musicata da Francesco Mercadante (a cui si sarebbe tentati di aggiungere… “Ma chi per l’Inter vive non muore mai”…).

“CHI VUSA PU SE’ LA VACA L’E’ SUA”.
Dai mercati lombardi del bestiame ai Talk Show televisivi.

CINISMO
Parola “bi-uso” in quanto riferibile a una antica corrente filosofica oppure (neologia del più becero giornalismo sportivo) a una squadra che ruba una partita giocando male ma vincendo (non parliamo poi se per autogol).

CIULA
Tra Milano e Torino, dallo spagnolo, Chulo, ragazzo, (a ‘Nappule’, Guappo pur esso dall’iberico Guapo, bello, ma anche prepotente) nel senso di “pirla”, stupido, sprovveduto. (Secondo alcuni significherebbe anche Pappone, ma non nel nordovest del Belpaese ….).  

CIULARE
Bisenso (come v. Fottere). Fare l’amore. E in senso lato, quindi in senso non sexy: “M’hanno fottuto i danèe, la morosa….”.

“CLAMOROSO AL CIBALI!”
Esclamò il radiocronista Sandro Ciotti, in occasione della vittoria del Catania, 2 a 0 all’Inter, stadio ‘Cibali’, 4/6/61 (nb … a scanso di equivoci, chi scrive sa anche le date della Battaglia di Novara e di quella di Waterloo ….)..

“COGITO ERGO SUM”
“Penso dunque sono”…. ‘L’ha detto’ Cartesio nei “Discours de la Methode” (ma forse ‘non basta dire’ ….).

COGLIONI (metaforici)
“Mort aux cons (coglioni, stupidi, a Milano, pirla) mon general” esclamò un ex combattente a De Gaulle durante una sfilata. “Vaste programme”, fu il suo (meraviglioso) commento. V. Stupidità.

Australia, Sydney, l’Opera House

COLOMBA
Uccello mediante il quale (dalla fine della WWII World War two, seconda guerra mondiale) i comunisti (dotando il detto uccello di un ramoscello d’ulivo e facendolo disegnare a Picasso, ben felice di fare dinero viste tutte le famiglie che aveva) pensavano di spiegare cos’era la pace (quantomeno la loro, nel senso di Ungheria etc etc). Il tutto permise la nascita della barzelletta sulla differenza tra la Colomba di Picasso e Sophia Loren (La prima era ‘L’uccello della pace’, la Sophia, invece, ‘La pace dell’uccello’ … bella, eh….).

COLOMBIA
L’unico mini-vanto (il suo cognome abbinato a un Paese dell’America mentre il solo nome del Vespucci designa tutto un continente) rimasto a quello sfigato del Cristoforo Colombo. (Scoperta a parte, non gliene andò mai bene una…. ).

“COME DIRE…”
Oggidì comunissimo, di gran moda, intercalare di chi, parlando, a un certo punto del discorso non sa più “cosa dire” eppertanto guadagna tempo sospirando, “come dire…”.