2 AGOSTO, CURIOSA DATA (PROBABILMENTE, MA NON MOLTO) RISALENTE A VICENDE “NAPOLEONICO – MANDROGNE”

Fin dai (lontani, ahimè) tempi della mia gioventù mi ero chiesto perché, nel (a me caro) Vej Piemont, il 2 agosto era da molti (ormai, credo, da nessuno) festeggiato come “La Festa  degli Uomini”. Dopodichè approfondii le ricerche, fin quando non scoprii l’arcano grazie a una storiella che da sempre mi affascina (beati i poveri di spirito…). Mi intriga a tal punto, la storiella,  che, ogni anno, mi pregio di narrarla, col risultato che chiedo anticipatamente scusa ai miei due scarsi lettori per la ripetitività, ancorchè “Semel in anno” sarà mica poi così grave…. eppertanto chi “la sa già” non me ne voglia… nessuno è perfetto….      

Accadde che (come noto) quel balosso del Napoleone non stava mai fermo, col risultato che andò a far danni “fin là”, in Russia (solo che la Beresina pensò bene di gelare, fenomeno peraltro abbastanza comune nella fu Unione Sovietica, soprattutto se si vuole attraversarla in inverno…). E in precedenza, agli esordi, il Grande (almeno storicamente, di statura superava a fatica l’1 e 60….) Corso si era allenato alle invasioni occupando la Terra Mandrogna, nel senso di Alessandria e dintorni (l’Alessandria piemontese un tempo detta anche “della paglia”, da non confondere con quella d’Egitto, ma no problem, perchè anchè lì l’Empereur titolare della Grande Armèe andò a far danni….). Si parla dunque del 1800, anno della battaglia di Marengo (appunto nell’alessandrino) che “Napo” non poteva non vincere (perché in caso di dèbacle non si commemora un bel niente, eppertanto una vittoria degli Austriaci avrebbe sconsigliato la coniazione dell’aureo Marengo, tanto caro alle sciure per ingioiellarsi quanto nelle quotazioni di Borsa).

La Bruyère, Les Caractères, 1688, attualissima, con in giro tanti bofonchianti tuttologi, soprattutto di cucina … blablabla…

La celeberrima non meno che vittoriosa battaglia di Marengo costituì pertanto la pietra miliare della brillante carriera del 1° dei Bonaparte (che però finì male, a Waterloo, vinto dai British, parimenti all’altro Napoleone, il III° che invece dovette dichiarare forfait a Sadowa per colpa di quei kartoffeln dei Prussiani). E dire che, mentre preparava tatticamente (e strategicamente, ma secondo me sono sinonimi, dovrei frequentare una Scuola di Guerra…) il match bellico, Napoleone trovò pure il tempo di pensare alla “mise” dei suoi Grognards (la sua truppa veterana, tipo gli odierni Ultras Fedelissimi di Inter, Juve etc). E preso atto che (chissà, forse per risparmiare sul tessuto) le brache della sua truppa non potevano che restare estremamente strette, attillate, quanto mai aderenti alle gambe, Napoleone si ritrovò a dover risolvere il problema di dove i suoi soldati – machos o no che fossero – avrebbero dovuto sistemare il pisello e quelli che da antan sono aulicamente chiamati i “gioielli” (ma si dice così anche delle balle del toro, le joyas, che, post corrida, e se ha vinto il torero, vengono ammannite nel ristorante fianco alla Plaza…)..

Vej Piemont … Frà Dolcino da Novara

Insomma, per farla breve, si evince che, prima della battaglia di Marengo, Napoleone (non menzionando, per prudèrie, il già citato pisello) comandò (un filino di ordine e disciplina nell’Armèe ci voleva pure) che le (pardòn madame) balle della truppa dovevano essere riposte a sinistra, quindi “à gauche” della cosiddetta “patta”. Da cui il napoleonico proclama: “Les deux à gauche”. E ci siamo capiti.

Solo che i “capègùs” (in arcaico piemotese i contadini, con riferimento al loro copricapo) Mandrogni, pur non esistendo ancora la Berlitz, riuscirono a comprendere (nella non lontana Torino si parlava un buon francese) cosa volva dire quel “deux” (specialmente se riferentesi alle parti intime dei combattenti napoleonici), epperò si trovarono nei problemi con quel “agòsc”, tanto da pensare che si trattasse di Agosto, l’ottavo mese dell’anno.
E fu così che fin dal primo Ottocento (adesso, non lo so) nell’alessandrino il 2 Agosto si celebra la Festa degli Uomini. Evviva, dunque, machos, no machos, cornuti, becchi e/o quel che sono (perchè l’importante, diceva l’olimpico barone de Coubertin, è “Avere partecipato”).

per mondointasca.org