Luglio (1°, da poche ore), mese importante, almeno a dar retta al lungo, eterno, calendario della Storia, o, per meglio dire, a dar retta al Credo politico (Destra, Sinistra, Centro, più le mezz’ali e i moderati) di chi la Storia la fa, e/o la subisce (di chi la studia eppoi cerca di capirla).
In Francia, tanto per dire, a Parigi e dintorni  il 14 Juillet è sacrè , De Gaulle (o chi dice di seguirNe le orme) si reca(va) sui Campi Elisi, al Milite Inconnu e vai con la Marsellaise (Marsigliese) dopodichè, almeno un tempo, adesso non so, bals musette nelle strade.

E’ tempo d’estate, la messe è matura, su gente, trebbiate, finchè la dura …

In Italia, il ’25 Luglio’, per i non aficionados alle Umane Vicende, quantomeno a quelle italiche, è il giorno del Golpe (per dirla alla sudamericana) antifasista (per dirla alla rumagnol – emiliana) di Vittorio Emanuele (per la precisione, III°, e in fondo in fondo vuol sempre dire che è finito tra i piazzati nella Storia degli omonimi sovrani savoiarda, ja ja ja…). Quel giorno, tutto (o quasi) il (bel)Paese si scoprì d’amblè en contra, col risultato che nello Stivale si contarono 80 milioni di abitanti, al mattino 40 milioni di fasisti e la sera 40 milioni di en contra (potenza delle Umane Vicende nei Paesi Latini: in Norvegia o Islanda tutto ciò non sarebbe, mai, accaduto, ma questa, avrebbe detto Kilplig, è un’altra storia).  Pertanto anche nello Stivale, il 25 Luglio, a Roma si potrebbe ballare nelle strade ma, col Vaticano incorporato (nb i Français ce provarono con Avignon epperò giustamente, lasciarono perdere…) nell’unica città nel mondo bicapitale (di due Stati) certe cose (per di più, in strada, non si fanno), uno Struscio tra macho ed hembra, quando mai….
Negli States (più o meno United, come quelli di Benetton) il 4 Fourth of July (il 4 Luglio per chi non ha fatto la Berlitz) è come quello festeggiato, nei films di John Ford, dai Cowboys, nei Salooons, e dal 7° Cavalleria nel tradizionale ballo, in cui Victor McLaglen, o, in qualche altro film, Henry Fonda, ma mai il generale Custer aprivano le danze (con i Sioux, e iCheyenne, fuori, che stavano a sentire…).
Dopodichè (a proposito di questo neonato mese) ci sarebbe anche la canzone Luglio (col bene che i voglio…) antan cantata, se ben ricordo, sulle spiagge adriatiche dal rumagnòl Piero Focaccia.
Ma questa, sempre per scimmiottare Kipling (v. sopra) è un’altra Storia…. .
Kalò minà, ordunque, Buon Mese (nel senso di Luglio), come dicono, se ben ricordo, i Greci , che, da quel che so, sono gli unici nel mondo a festeggiare un Inizio mese.
Ma questa, avrebbe detto, anche stavolta, il solito Kipling (e io ripeto)… E’ un’altra storia… .