11° Tomo. DE COUBERTIN – DOCTOR LIVINGSTONE.

Ragazzi in Nuova Zelanda (in copertina: Salmorejo andaluso).
DE COUBERTIN
Il “Barone (inventore) delle v. Olimpiadi”, quello che dilettantisticamente (ciao Pepp … ormai vogliono i soldi anche per andare all’antidoping…) disse “L’importante è partecipare” (appunto alle Olimpiadi, forse aveva pochi iscritti….), epperò smentito dal (più pratico, e meno romantico) allenatore di football yankee, Vince (v.) Lombardi.
DELITTO (D’ONORE)
Quello del machoconiuge che veniva (quasi sempre, se non sempre) assolto se cuccava la sua lady a letto con altri (ne bastava uno) e procedeva testè ad accopparla. Sarebbe forse utile ricordare che, fino a non molto tempo fa, questa sorta di ‘fringe benefit for men only” era in vigore in un certo Paese (per carità di patria non si dice quale ….) …
DEMOCRAZIA
Dal greco antico Dèmos/Popolo e Kratòs/Potere. Un sogno che si può permettere soltanto un Paese in cui chi vota è libero, colto il giusto e campa in grazia di dio. In assenza di queste tre condizioni, c’è rischio che si sostituisca “Crazìa” con “Gogìa” …). V. Votazioni / Elezioni, e v.Tengo Famiglia.
“DEO JUVANTE”

Noche de los Muertos in Messico
Motto nello stemma del Principato di Monaco (e nome – vabbè, poca fantasia…- dello ‘spartano’ cabinato dei Principi) traducibile in “Con l’aiuto di dio”. P.S. Vabbè l’aiuto divino, però, una bella mano ai discendenti del Ranieri gliela danno anche le roulettes.
DIAMINE!
Interiezione familiare quasi scomparsa (anche perchè ‘pulita’, non volgare) tipo “Perbacco” probabilmente dovuta all’”incrocio religioso…” Diavolo’ e ‘Domine’.
“DIEU ET MON DROIT” (MOTTO SULLO SCUDO DEI SOVRANI DI INGHILTERRA)
Modesti.
DIFFERENZE
“La unica diferencia entre un loco (matto) y yo es que yo no estoy loco” (Dalì).
DIFFICOLTA’
“Quand on est dans la merde juasqu’au cou, il ne reste plus qu’à chanter” (Quando ci si trova nella merda fino al collo non resta che cantare”. Dopodichè, se si pensa a “Canta che ti passa” si scopre che “Tutto il mondo è Paese”… .
“DIO LO VUOLE!” – “DEUS LO VOLT” (LA CONQUISTA DI GERUSALEMME, 1099).
Un po’ meno “lo volevano” quei poveri cristi di musulmani ed ebrei accoppati (ne rimasero in vita in pochini, per dirla col poeta, una strage) durante la conquista di Gerusalemme da parte dei Crociati, sensibilizzati (mediante il suesposto grido di battaglia) da Pietro d’Amiens, più noto come ‘L’Eremita’ (forse meglio se fosse rimasto nell’eremo …).
“DIO ME L’HA DATA, GUAI A CHI LA TOCCA”.
(Napoleone, 26 maggio 1805 duomo di Milano) L’accenno a dio (e il luogo sacro in cui esternò) fa pensare che il Grande Corso si riferisse alla Corona Ferrea (mentre, se al posto della corona fosse stata citata la bellissima creola Josephine Beauharnais, la storica frase avrebbe potuto avere riferimenti un filino più cochon ….).

Dizionario gastronomico Italiano – Spagnolo….. inviabile (e/o copiabile) se “gentilmente” richiesto (ad ogni buon conto, in gianpaolobonomi.it)
“DI QUA DI LA’ DAL PO TUTTI FIGLI DI NICCOLO’”.
Lo dicevano i ferraresi (‘sotto sotto’ orgogliosi, perchè in Romagna/Emilia chi ‘guzza’ “ha sempre ragione!”…) a proposito delle virtù amatorie (sembra scopasse come un riccio) di Niccolò III d’Este.
“DIRITTI DI ISCRIZIONE”.
Una gherminella (non so se c’è ancora) da aggiungere alla ‘quota di partecipazione’, inventata dai tour operators e basata sulla frescaccia che dal momento dell’iscrizione a un viaggio ci sono (pare ovvio) costi (di gestione), che, però, non si capisce perchè debba pagarli il cliente (e fare a metà, no?). Epperò ça va sans dire che ‘sti diritti non erano “commissionabili” (te pareva) e così veniva fottuto pure il dettagliante. Per la cronaca, si cominciò a sfruttare questa furbata chiamandola Tassa (di iscrizione) salvo poi sapersi che questa parola è Copyright dello Stato* e solo Lui può usarla (* beninteso si parla di Stato medioevale, laddove si parla di suddito, mica di cittadino….).
“DIVITIAS ALIUS FULVO SIBI CONGERAT AURO….”
“Un altro accumuli (pure) ricchezze con il biondo oro….” ma vedrà in che casini si ritroverà con tutti quei danèe accumulati … mentre, per quanto mi riguarda “che bello fare il contadino senza rompere le balle a nessuno ma nemmeno averle rotte …”, Catullo (più o meno), Elegie, I, 1. Gaio Valerio Catullo (1° sec. A.C.) era nato a Verona ma morì a Roma, forse dopo un soggiorno troppo breve da non aver potuto scoprire che per quelli della Giunta Capitolina (& C.) riempirsi le saccocce di Fulvo Auro era uno sport praticatissimo (dopodiché se oggidì al Campidoglio non rubi sei solo un povero pirla…)..
“DOCTOR LIVINGSTONE, I PRESUME”.
Per quei 2 o 3 ignoranti, nel senso che non conoscono la vicenda, trattasi dell’incontro avvenuto il 10/11/1875 a Ujiji, sul lago Tanganika, tra il missionario/esploratore David Livingstone e il giornalista/esploratore anglo-gallese Henry Morton Stanley (che era ‘andato a cercare’ il Livingstone nel Continente Nero, in un posto – volgarmente definibile, ma si dice – “il buco del culo del mondo”, roba che sarebbe già stato difficile trovarlo a Piccadilly Circus…). NB Da cui si evince la suesposta precisazione della nazionalità di Stanley è del tutto superflua. Infatti solo un british poteva aggiungere quel “I presume” ….
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